domenica 31 maggio 2009

Debora Serracchiani in Europa e Diego Zardini in Provincia

In ogni competizione elettorale vi sono due fattori sui quali si discute e si dibatte. Nel 2007 mia figlia Roberta, candidata al consiglio circoscrizionale di Verona per L’Ulivo, gli è stata posta in una intervista la domanda “giovani e donne un binomio che in politica fa parlare molto, qual è la tua impressione?” ed ella rispose che “la giovane età senza idee è arida. Occorre invece sostenere le buone idee che si ritrovano nelle persone di diverse età. Nel corso della storia gli uomini hanno ricoperto ruoli di prestigio e di potere ed è stato sottovalutato l’apporto innovativo delle donne, le quali possiedono specifiche capacità: sensibilità, empatia, capacità di fare e pensare diverse cose contemporaneamente, propensione a pianificare ed a cooperare. Sarebbe un peccato non usufruire di tali qualità. Solo attraverso una sana integrazione delle diverse capacità di entrambi i sessi si arriverà a comporre un disegno armonico di benessere sociale”. Sono affermazioni che condivido a distanza di due anni perché hanno una loro validità anche oggi. La segreteria del Partito Democratico ha approvato un ordine del giorno che impegna il partito a tutti i livelli a dare indicazione affinché almeno una preferenza sia data ad una candidata donna.
“La Segreteria Nazionale del Partito Democratico ha coniato lo slogan “Più donne per l’Europa” perché:
1) sono preparate;
2) sono assidue;
3) fanno bene alla nostra idea di futuro.
Il PD non sceglie le candidate in base ai gusti estetici del capo, ma in base a competenze e passione.
Ci sono donne che hanno un percorso da amministratrici, nell'associazionismo, nelle professioni. Per questo è importante che alle europee su tre preferenze almeno una vada a una donna.
Non sappiamo se gli altri partiti lo faranno, noi lo riaffermiamo: nel parlamento europeo deve esserci una rappresentanza femminile forte e agguerrita che qualificherà la nostra presenza”.
La posizione del PD nei confronti delle donne è giusta e condivisibile particolarmente in questo momento al fine di utilizzare tutte le capacità di donne e uomini per rinnovare questo paese attraverso l’Europa. Trascurare il talento delle donne significa per la politica non avvalersi di tutte le potenzialità che il paese ed il Partito Democratico possiede.
Quali sono le capacità specifiche delle donne?
La letteratura è molto vasta (Helen Fisher, Judy B. Rosener, Tom Peters). In media le donne e gli uomini possiedono alcune capacità innate diverse. Molti studi e ricerche affermano che l’economia e la politica avranno sempre più bisogno dei talenti naturali delle donne. Le donne nel tempo hanno sviluppato alcune capacità: facilità di parola, abilità di cogliere indizi non verbali, sensibilità emotiva, empatia, pazienza, capacità di fare e pensare diverse cose contemporaneamente, propensione a pianificare a lungo termine, abilità di negoziare e interagire e predilezione per la cooperazione, per raggiungere il consenso e dirigere su un livello paritario (Tom Peters, 2005). Inoltre, a differenza degli uomini le donne possiedono un pensiero reticolare che le aiuta a gestire l’incertezza che caratterizza il mondo oggi.
Perché dovremmo privarci delle capacità delle donne nell’imminente consultazione elettorale? Perché non dovremmo mettere al servizio del paese le caratteristiche e le qualità delle donne?
Ritengo che ogni elettore del PD deve considerare tali aspetti ed esprimere una preferenza alle donne nelle prossime elezioni Europee.
Inoltre, occorre scegliere una candidata che rappresenti le capacità peculiari delle donne e nello stesso tempo abbia la possibilità di essere eletta al Parlamento Europeo.
Io questa candidata l’ho scelta, l’ho vista una sola volta ed ho ascoltato tante volte i suoi interventi dall’assemblea dei circoli in poi. Questa candidata è Debora Serracchiani, la quale è giovane, capace, competente, rappresenta il nuovo ricco di visione e contenuti ed è determinata. A lei non mi lega nessun rapporto di potere perché sono libero dal bisogno e da ambizioni politiche.
La mia avventura politica l’ho vissuta in gioventù in ambienti socio-economici molto pericolosi ed adesso desidero contribuire nel mio piccolo al rafforzamento del PD ed alla risoluzione dei problemi dell’Italia.
In questa campagna elettorale occorre stare attenti perché agli uomini piace comandare, prediligere le strutture gerarchiche e dominare le organizzazioni. Pertanto, occorre considerare la proposta di Franceschini di votare almeno una donna ed in questo caso la nostra Debora Serracchiani.
"L'esigenza di rafforzare la presenza femminile, afferma Debora Serracchiani, nelle istituzioni, nazionali e internazionali, è evidente, visto che siamo uno degli ultimi paesi europei per numero di donne con responsabilità politiche. Io faccio politica da anni, sul territorio, e a questa passione dedico una grande parte della mia vita e del mio impegno. Un impegno che voglio portare in Europa, per rappresentare le tante donne lasciate ai margini del mondo del lavoro, magari perché hanno figli o ne aspettano uno. Uno stato di cose che deve e voglio cambiare".
All’inizio ho parlato di giovane età ed il riferimento è a Diego Zardini, candidato alla Presidenza della Provincia Di Verona, il quale oltre a possedere una giovane età (trentenne) ha dimostrato in questa campagna elettorale di essere un giovane capace, preparato e di avere le idee molto chiare, rispetto alla giunta di centro destra che ha il record delle incompiute, in materia di sviluppo della Provincia di Verona.
Debora Serracchiani e Diego Zardini vanno premiati votandoli non perché sono amici nostri ma per avviare un programma di cambiamento e di sviluppo nel nostro territorio.
Intervista a Debora Serracchiani

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