Incominciano ad arrivare i primi messaggi dei gruppi, dei deputati e delle correnti. Tutti raccomandano di votare alcuni candidati uomini, da Silvio Gandini a Vittorio Prodi, da Silvio Gandini a Gabriele Frigato. In definitiva tali proposte occupano le tre preferenze per le elezioni Europee. E le donne?
Nessuno si preoccupa di invitare l’elettorato del Partito Democratico a scegliere tra le tre preferenze una donna.
“E’ da almeno tre decenni, afferma Donata Gottardi, che mi occupo di parità tra donne e uomini. So per esperienza diretta quanto la normativa antidiscriminatoria e promozionale sia sconosciuta ai più, considerata marginale e comunque ignorabile. Non mi sarei mai aspettata però che questo accadesse anche all’interno del Partito democratico, di un partito che ha accettato dalla sua origine di considerarsi a rappresentanza paritetica”.
“Anche in questa tornata elettorale, continua Donata Gottardi, non se ne è tenuto conto. E non se ne sta tenendo conto nemmeno nelle indicazioni di voto nelle candidature al Parlamento europeo. Eppure le preferenze sono tre. Non mi pare difficile indicare almeno una donna. E soprattutto mi parrebbe dovuto, visto che esiste una precisa indicazione proveniente dai vertici del Partito”.
“E pensare che mi sembrava troppo poco, conclude Donata Gottardi. Troppo poco chiedere di esprimere almeno una preferenza per una donna. Troppo elevato il rischio di dispersione. Ma indicazioni di voto solo al maschile non me lo sarei mai aspettato!”
La direzione del Partito Democratico ha approvato un ordine del giorno che impegna il partito a tutti i livelli a dare delle indicazioni affinché almeno una preferenza sia data ad una candidata donna.
Si ricorda che le liste del Partito Democratico per le elezioni europee sono composte dal 40% di donne.
Ritengo che alcuni esponenti del Pd si preoccupano soltanto del proprio orticello e di rafforzarsi all’interno del Partito facendo votare questo o quel candidato, dimenticando che in questa tornata elettorale è importante che:
- Il Partito Democratico guadagni consensi al fine di poter affrontare in una prospettiva europea i problemi sociali ed economici che il Governo Berlusconi non riesce a far fronte in modo strutturale ed equo;
- Gli esponenti periferici del Pd riflettano sull’emergenza sociale ed economica che l’Italia vive e superino gli egoismi di potere ed i conseguenti steccati al fine di operare in modo unitario e rappresentare in periferia la proposta politica della Segreteria;
- La decisione della Segreteria nazionale del Pd di indicare una preferenza per una candidata donna venga rispettatta.
Ritengo che una sana e chiara integrazione delle diverse capacità di entrambi i sessi possa comporre una proposta politica all’altezza dei problemi che gli italiani vivono sulla propria pelle a cominciare dalle fasce più deboli.
Inviare solo comunicazione agli iscritti ed agli elettori del Pd non è sufficiente in quanto occorre convincere gli indecisi e gli incerti a votare Pd con testimonianze ed impegno esemplare ed all’altezza della situazione che stiamo vivendo.
Se non vengono fuori delle proposte di sostegno alle candidature delle donne sarò costretto ad invitare tutti gli amici di facebook e del mio blog ad esprimere tre preferenze esclusivamente a favore delle donne.
Invito intanto ad una buona lettura per conoscere le qualità delle donne e, quindi, poterle apprezzare e sostenere nelle imminenti consultazioni elettorali:
- Helen Fisher, Donne: il primo sesso, Lyra Libri, 2000
- Tom Peters, Leadership, Sperling & Kupfer, 2005
Nessuno si preoccupa di invitare l’elettorato del Partito Democratico a scegliere tra le tre preferenze una donna.
“E’ da almeno tre decenni, afferma Donata Gottardi, che mi occupo di parità tra donne e uomini. So per esperienza diretta quanto la normativa antidiscriminatoria e promozionale sia sconosciuta ai più, considerata marginale e comunque ignorabile. Non mi sarei mai aspettata però che questo accadesse anche all’interno del Partito democratico, di un partito che ha accettato dalla sua origine di considerarsi a rappresentanza paritetica”.
“Anche in questa tornata elettorale, continua Donata Gottardi, non se ne è tenuto conto. E non se ne sta tenendo conto nemmeno nelle indicazioni di voto nelle candidature al Parlamento europeo. Eppure le preferenze sono tre. Non mi pare difficile indicare almeno una donna. E soprattutto mi parrebbe dovuto, visto che esiste una precisa indicazione proveniente dai vertici del Partito”.
“E pensare che mi sembrava troppo poco, conclude Donata Gottardi. Troppo poco chiedere di esprimere almeno una preferenza per una donna. Troppo elevato il rischio di dispersione. Ma indicazioni di voto solo al maschile non me lo sarei mai aspettato!”
La direzione del Partito Democratico ha approvato un ordine del giorno che impegna il partito a tutti i livelli a dare delle indicazioni affinché almeno una preferenza sia data ad una candidata donna.
Si ricorda che le liste del Partito Democratico per le elezioni europee sono composte dal 40% di donne.
Ritengo che alcuni esponenti del Pd si preoccupano soltanto del proprio orticello e di rafforzarsi all’interno del Partito facendo votare questo o quel candidato, dimenticando che in questa tornata elettorale è importante che:
- Il Partito Democratico guadagni consensi al fine di poter affrontare in una prospettiva europea i problemi sociali ed economici che il Governo Berlusconi non riesce a far fronte in modo strutturale ed equo;
- Gli esponenti periferici del Pd riflettano sull’emergenza sociale ed economica che l’Italia vive e superino gli egoismi di potere ed i conseguenti steccati al fine di operare in modo unitario e rappresentare in periferia la proposta politica della Segreteria;
- La decisione della Segreteria nazionale del Pd di indicare una preferenza per una candidata donna venga rispettatta.
Ritengo che una sana e chiara integrazione delle diverse capacità di entrambi i sessi possa comporre una proposta politica all’altezza dei problemi che gli italiani vivono sulla propria pelle a cominciare dalle fasce più deboli.
Inviare solo comunicazione agli iscritti ed agli elettori del Pd non è sufficiente in quanto occorre convincere gli indecisi e gli incerti a votare Pd con testimonianze ed impegno esemplare ed all’altezza della situazione che stiamo vivendo.
Se non vengono fuori delle proposte di sostegno alle candidature delle donne sarò costretto ad invitare tutti gli amici di facebook e del mio blog ad esprimere tre preferenze esclusivamente a favore delle donne.
Invito intanto ad una buona lettura per conoscere le qualità delle donne e, quindi, poterle apprezzare e sostenere nelle imminenti consultazioni elettorali:
- Helen Fisher, Donne: il primo sesso, Lyra Libri, 2000
- Tom Peters, Leadership, Sperling & Kupfer, 2005
Nessun commento:
Posta un commento