Comunicato stampa del PD 28 maggio 2009
Più donne per l’Europa, perché sono preparate, perché sono assidue, perché fanno bene alla nostra idea di futuro. Il Partito Democratico ha presentato questa mattina le sue candidature femminili al parlamento di Bruxelles, nel corso della conferenza “Io voto una donna PD”. A promuovere l’evento Dario Franceschini, segretario del PD e Vittoria Franco, responsabile dell’area Pari Opportunità.
In un periodo di degenerazione dilagante, in cui le candidature sono determinate dal gusto estetico del capo assoluto, Vittoria Franco spiega la scelta dei democratici: “Si e' parlato troppo di estetica nelle settimane scorse. La nostra discriminante e' la competenza e la passione. Sono donne che hanno un percorso da amministratrici, nell'associazionismo, nelle professioni. È importante puntare sulle donne in Europa, perché è proprio lì che si gioca la battaglia sulle Pari Opportunità. In pochi ricordano che le donne migliorano l’economia. Si calcola che per cento donne che lavorano si creano 15 nuovi posti di lavoro, quindi se le donne lavorassero quanto gli uomini si avrebbe un incremento del PIL pari al 17,5%. Bisogna mettere in campo politiche che incentivino l’occupazione femminile, che aiutino le donne, ad esempio, a mantenere il posto di lavoro durante e dopo la gravidanza. Noi sosterremo la presenza femminile nelle liste perché le donne sono un valore aggiunto”.La rappresentanza in rosa è da sempre uno dei temi maggiormente curati dal Partito Democratico che dopo aver incrementato la presenza femminile nei suoi gruppi alla Camera e al Senato, punta sull’elettorato per fare lo stesso all’Europarlamento. Il leader PD. Franceschini, afferma: "Noi abbiamo composto le nostre liste in linea con il nostro statuto che prevede che ci sia un equilibrio di genere e che il 40 per cento sia rappresentato da donne. Donne che sono in lista per il loro percorso professionale e politico, per la loro qualità, serietà e competenza. Abbiamo introdotto il principio che a tutti i livelli di partito, su tre preferenze almeno una vada a una donna. Oggi rinnoviamo questo appello questo dovrebbe essere un impegno anche degli altri partiti. Vogliamo che nel parlamento europeo ci sia una rappresentanza femminile forte e agguerrita che qualificherà la nostra presenza".Difficile che la maggioranza si adatti, perché, come ricordato dalla Franco ad Econews, “altra cosa e' candidare 'le veline', persone che si sono appena affacciate sui media per fare niente, per apparire, perché hanno belle gambe, non e' questo che noi vogliamo, ma persone che conoscano la politica, che sappiano rappresentare l'Italia in Europa. Altrimenti si candidano riempitivi, persone che non saranno mai elette ma stanno nelle liste per far passare persone che hanno potere, costruiti con sistemi clientelari. Noi abbiamo scelto persone vere".
Più donne per l’Europa, perché sono preparate, perché sono assidue, perché fanno bene alla nostra idea di futuro. Il Partito Democratico ha presentato questa mattina le sue candidature femminili al parlamento di Bruxelles, nel corso della conferenza “Io voto una donna PD”. A promuovere l’evento Dario Franceschini, segretario del PD e Vittoria Franco, responsabile dell’area Pari Opportunità.
In un periodo di degenerazione dilagante, in cui le candidature sono determinate dal gusto estetico del capo assoluto, Vittoria Franco spiega la scelta dei democratici: “Si e' parlato troppo di estetica nelle settimane scorse. La nostra discriminante e' la competenza e la passione. Sono donne che hanno un percorso da amministratrici, nell'associazionismo, nelle professioni. È importante puntare sulle donne in Europa, perché è proprio lì che si gioca la battaglia sulle Pari Opportunità. In pochi ricordano che le donne migliorano l’economia. Si calcola che per cento donne che lavorano si creano 15 nuovi posti di lavoro, quindi se le donne lavorassero quanto gli uomini si avrebbe un incremento del PIL pari al 17,5%. Bisogna mettere in campo politiche che incentivino l’occupazione femminile, che aiutino le donne, ad esempio, a mantenere il posto di lavoro durante e dopo la gravidanza. Noi sosterremo la presenza femminile nelle liste perché le donne sono un valore aggiunto”.La rappresentanza in rosa è da sempre uno dei temi maggiormente curati dal Partito Democratico che dopo aver incrementato la presenza femminile nei suoi gruppi alla Camera e al Senato, punta sull’elettorato per fare lo stesso all’Europarlamento. Il leader PD. Franceschini, afferma: "Noi abbiamo composto le nostre liste in linea con il nostro statuto che prevede che ci sia un equilibrio di genere e che il 40 per cento sia rappresentato da donne. Donne che sono in lista per il loro percorso professionale e politico, per la loro qualità, serietà e competenza. Abbiamo introdotto il principio che a tutti i livelli di partito, su tre preferenze almeno una vada a una donna. Oggi rinnoviamo questo appello questo dovrebbe essere un impegno anche degli altri partiti. Vogliamo che nel parlamento europeo ci sia una rappresentanza femminile forte e agguerrita che qualificherà la nostra presenza".Difficile che la maggioranza si adatti, perché, come ricordato dalla Franco ad Econews, “altra cosa e' candidare 'le veline', persone che si sono appena affacciate sui media per fare niente, per apparire, perché hanno belle gambe, non e' questo che noi vogliamo, ma persone che conoscano la politica, che sappiano rappresentare l'Italia in Europa. Altrimenti si candidano riempitivi, persone che non saranno mai elette ma stanno nelle liste per far passare persone che hanno potere, costruiti con sistemi clientelari. Noi abbiamo scelto persone vere".
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