Roma 16 marzo 2009. Raid di Azione Universitaria a Roma3. Tre studenti all’ospedale
Dopo più di 60 anni in Tutta Italia, e poco più di 40 anni nella capitale, oggi più che mai le squadre fasciste sono legittimate a svolgere vere e proprie aggressioni nei confronti di chi non ha i loro stessi ideali, sempre se di ideali si può parlare. Il raid è stata svolto da studenti di Azione Universitaria (legata ad Alleanza Nazionale) che si sono sempre definiti membri di una destra moderata che ripudia il fascismo e che ritiene quest’ultimo, come giusto che sia, incostituzionale. Il sindaco Alemanno ha sempre parlato di voler rendere Roma una città più sicura, ma in che modo! Roma non ha bisogno né di militari, né di ronde e né tanto meno di vere e proprie squadre fasciste. Ciò che è accaduto presso la facoltà di Scienze Politiche di Roma3 è una cosa da denunciare e da far conoscere a tutti i cittadini romani, in primis, ma anche a tutti gli Italiani.
Penso che ogni singolo genitore abbia il diritto di poter mandare tranquillamente il proprio figlio all’università senza dover temere per la sua salute, ma purtroppo ormai non è così. Atti di questo genere sono già accaduti all’interno di questa facoltà, dove è sempre più evidente una certa preoccupazione e paura da parte degli studenti che pagano per studiare in una struttura che dovrebbe garantire la massima sicurezza. Infatti prima dell’aggressione avvenuta Lunedì, la facoltà, situata in Via Chiabrera è stata vittima di altre aggressioni: il 13 Dicembre 2004 sei studenti del collettivo furono mandati all’ospedale, perché stavano protestando per l’incontro sugli OGM dove partecipò l’attuale Sindaco di Roma; il 22 aprile 2005 due studenti di sinistra furono mandati all’ospedale perché stavano pubblicizzando un incontro per ricordare il sessantesimo anniversario della Liberazione. Dopo quest’ ultima aggressione fu promesso che all’interno della facoltà sarebbe stata esposta una targa Anti-Fascista, targa che ancora oggi non è presente, in segno di rispetto per chi ha perso la vita per liberare il Paese, ma soprattutto per far ricordare alle future generazioni che il fascismo è incostituzionale. Le aggressioni furono tutte promosse da esponenti di Azione Universitaria. Il raid del 16 Marzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ora tutti gli studenti vogliono risposte concrete vogliono che si prendano dei seri provvedimenti, per garantire la libertà di esprimere le proprie idee. Alcuni giovani militanti di azione universitaria sono stati subito riconosciuti dai tanti testimoni presenti nel cortile. Tra questi ci sono studenti della facoltà, nonché rappresentanti di questo partito, che a Novembre hanno vinto l’elezioni con 1755 voti.
Il tutto è iniziato alle ore 10:30 quando uno studente del collettivo è stato minacciato e picchiato all’interno della sua auletta autogestita da 6 o 7 studenti di destra che con la violenza hanno chiesto di non rovinare l’incontro programmato per la presentazione del libro su Gabriele Sandri. A tale incontro avrebbero dovuto partecipare il fratello di Gabriele e anche due consiglieri comunali di AN. L’intento era quello di intimorire quegli studenti che non vogliono che la storia di Gabriele venga strumentalizzata per scopi politici. Verso le ore 12 il collettivo si è riunito cercando con estrema democrazia di far capire che non voleva arrivare alle maniere dure, che l’incontro su Sandri non interessava e che non bisognava assolutamente minacciare di morte una persona per imporre il proprio volere. Subito dopo c’è stata un’ aggressione da parte dei militanti di destra, iniziata con un
pugno in faccia ad una ragazza e conclusa con due manganellate sulla testa di due studenti del collettivo che prontamente sono stati soccorsi dai testimoni e poi dal Pronto soccorso. Ai due giovani è stato diagnosticato trauma cranico con 5 e 3 punti di sutura. “Tutto questo sarebbe potuto finire nel peggiore dei modi”, denuncia durante la conferenza stampa del 17 Marzo la mamma di Renato Biagetti, giovane ucciso dopo una Dance Hall da un gruppo di skin head. Durante la conferenza stampa la signora, fondatrice dell’Ass. Mamme per Roma Città Aperta, in lacrime denuncia la mancata chiusura di due centri sociali romani di destra altamente pericolosi dove ci sono persone che picchiano i più deboli ed impongono nella città il loro volere con l’uso della forza.
Dopo il raid i giovani ragazzi di Scienze Politiche, e non solo quelli del collettivo, si sono riuniti in un’assemblea dove s’è cercato di stimolare il Preside di Facoltà, il signor Guida, a prendere seri provvedimenti. Il Preside, sia durante l’assemblea sia durante la conferenza stampa, ha dichiarato che i provvedimenti verranno presi solo dopo la conclusione dell’indagini che faranno luce su quanto è accaduto. Nelle prossime settimane, all’interno della facoltà, come ha detto il Preside, ci sarà un continuo controllo da parte della digos e della polizia e verranno bloccate tutte le iniziative, anche quelle autorizzate, che erano state previste.
La giornata s’è conclusa con un corteo da parte di studenti di scienze politiche e di lettere e filosofia
che al grido, “Noi siamo anti-fascisti!”. Hanno bloccato il traffico nel quartiere San Paolo per riunirsi sotto il Rettorato e chiedere al Magnifico Rettore di prendere seri provvedimenti. Spero che Alemanno dia risposte concrete in riguardo a questa violenza perché è impossibile credere che giovani con caschi, guanti neri in pelle e manganelli riescano per un giorno a sconvolgere la serena attività della facoltà.
Andrea D’Agostino
Coordinatore del Circolo PD La Rustica di Roma
Dopo più di 60 anni in Tutta Italia, e poco più di 40 anni nella capitale, oggi più che mai le squadre fasciste sono legittimate a svolgere vere e proprie aggressioni nei confronti di chi non ha i loro stessi ideali, sempre se di ideali si può parlare. Il raid è stata svolto da studenti di Azione Universitaria (legata ad Alleanza Nazionale) che si sono sempre definiti membri di una destra moderata che ripudia il fascismo e che ritiene quest’ultimo, come giusto che sia, incostituzionale. Il sindaco Alemanno ha sempre parlato di voler rendere Roma una città più sicura, ma in che modo! Roma non ha bisogno né di militari, né di ronde e né tanto meno di vere e proprie squadre fasciste. Ciò che è accaduto presso la facoltà di Scienze Politiche di Roma3 è una cosa da denunciare e da far conoscere a tutti i cittadini romani, in primis, ma anche a tutti gli Italiani.
Penso che ogni singolo genitore abbia il diritto di poter mandare tranquillamente il proprio figlio all’università senza dover temere per la sua salute, ma purtroppo ormai non è così. Atti di questo genere sono già accaduti all’interno di questa facoltà, dove è sempre più evidente una certa preoccupazione e paura da parte degli studenti che pagano per studiare in una struttura che dovrebbe garantire la massima sicurezza. Infatti prima dell’aggressione avvenuta Lunedì, la facoltà, situata in Via Chiabrera è stata vittima di altre aggressioni: il 13 Dicembre 2004 sei studenti del collettivo furono mandati all’ospedale, perché stavano protestando per l’incontro sugli OGM dove partecipò l’attuale Sindaco di Roma; il 22 aprile 2005 due studenti di sinistra furono mandati all’ospedale perché stavano pubblicizzando un incontro per ricordare il sessantesimo anniversario della Liberazione. Dopo quest’ ultima aggressione fu promesso che all’interno della facoltà sarebbe stata esposta una targa Anti-Fascista, targa che ancora oggi non è presente, in segno di rispetto per chi ha perso la vita per liberare il Paese, ma soprattutto per far ricordare alle future generazioni che il fascismo è incostituzionale. Le aggressioni furono tutte promosse da esponenti di Azione Universitaria. Il raid del 16 Marzo è stata la goccia che ha fatto traboccare il vaso, ora tutti gli studenti vogliono risposte concrete vogliono che si prendano dei seri provvedimenti, per garantire la libertà di esprimere le proprie idee. Alcuni giovani militanti di azione universitaria sono stati subito riconosciuti dai tanti testimoni presenti nel cortile. Tra questi ci sono studenti della facoltà, nonché rappresentanti di questo partito, che a Novembre hanno vinto l’elezioni con 1755 voti.
Il tutto è iniziato alle ore 10:30 quando uno studente del collettivo è stato minacciato e picchiato all’interno della sua auletta autogestita da 6 o 7 studenti di destra che con la violenza hanno chiesto di non rovinare l’incontro programmato per la presentazione del libro su Gabriele Sandri. A tale incontro avrebbero dovuto partecipare il fratello di Gabriele e anche due consiglieri comunali di AN. L’intento era quello di intimorire quegli studenti che non vogliono che la storia di Gabriele venga strumentalizzata per scopi politici. Verso le ore 12 il collettivo si è riunito cercando con estrema democrazia di far capire che non voleva arrivare alle maniere dure, che l’incontro su Sandri non interessava e che non bisognava assolutamente minacciare di morte una persona per imporre il proprio volere. Subito dopo c’è stata un’ aggressione da parte dei militanti di destra, iniziata con un
pugno in faccia ad una ragazza e conclusa con due manganellate sulla testa di due studenti del collettivo che prontamente sono stati soccorsi dai testimoni e poi dal Pronto soccorso. Ai due giovani è stato diagnosticato trauma cranico con 5 e 3 punti di sutura. “Tutto questo sarebbe potuto finire nel peggiore dei modi”, denuncia durante la conferenza stampa del 17 Marzo la mamma di Renato Biagetti, giovane ucciso dopo una Dance Hall da un gruppo di skin head. Durante la conferenza stampa la signora, fondatrice dell’Ass. Mamme per Roma Città Aperta, in lacrime denuncia la mancata chiusura di due centri sociali romani di destra altamente pericolosi dove ci sono persone che picchiano i più deboli ed impongono nella città il loro volere con l’uso della forza.
Dopo il raid i giovani ragazzi di Scienze Politiche, e non solo quelli del collettivo, si sono riuniti in un’assemblea dove s’è cercato di stimolare il Preside di Facoltà, il signor Guida, a prendere seri provvedimenti. Il Preside, sia durante l’assemblea sia durante la conferenza stampa, ha dichiarato che i provvedimenti verranno presi solo dopo la conclusione dell’indagini che faranno luce su quanto è accaduto. Nelle prossime settimane, all’interno della facoltà, come ha detto il Preside, ci sarà un continuo controllo da parte della digos e della polizia e verranno bloccate tutte le iniziative, anche quelle autorizzate, che erano state previste.
La giornata s’è conclusa con un corteo da parte di studenti di scienze politiche e di lettere e filosofia
che al grido, “Noi siamo anti-fascisti!”. Hanno bloccato il traffico nel quartiere San Paolo per riunirsi sotto il Rettorato e chiedere al Magnifico Rettore di prendere seri provvedimenti. Spero che Alemanno dia risposte concrete in riguardo a questa violenza perché è impossibile credere che giovani con caschi, guanti neri in pelle e manganelli riescano per un giorno a sconvolgere la serena attività della facoltà.
Andrea D’Agostino
Coordinatore del Circolo PD La Rustica di Roma
1 commento:
COSA SAREBBE SUCCESSO A ROMA DOPO L'ELEZIONE DI ALEMANNO,EX MAZZIERE AGLI ORDINI DI BONTEMPO,SI CAPI' SUBITO,PICCOLI MANIPOLI DI DESTRA SI MISERO TUTTI IN EVIDENZA CON AGGRESSIONI A PERSONE CHE METTEVANO
MANIFESTI,DURANTE LA NOTTE AI GAZEBO DEL PD METTENDOLI A SOCQUADRO,PICCOLI RAID QUA E Là,QUELLO CHE E' SUCCESSO ALL'UNIVERSITA' NON E' NE IL PRIMO
E NON SARA' NEMMENO L'ULTIMO EPISODIO(SI INTENSIFICHERANNO ORA CHE IL PDL SI E' FUSO CON AN,PERCHE' ORA NON SARANNO PIU' GLI APPARTENENTI AD AN MA A FORZE ESTREME SENZA RIFERIMENTO A PARTITI DI GOVERNO,QUINDI VIA LIBERA)E FINORA RIDIMENSIONANDO IL FENOMENO ALEMANNO HA GIUSTIFICATO
GLI EPISODI.COME SI CONTRASTANO CERTI EPISODI?
CON LA VOLONTA' POLITICA DI ALEMANNO CHE NON C'E'(LA SICUREZZA RIGUARDA GLI IMMIGRATI E GLI SLOGAN
PER ACQUISIRE CONSENSI),QUINDI RIMANIAMO NOI DEL PD FINORA ASSENTI
MA E' ARRIVATO IL MOMENTO DI RENDERCI PARTECIPI POLITICAMENTE CONTRASTANDO IN CONSIGLIO COMUNALE ALEMMANNO,FACENDO ASSEMBLEE DI CIRCOLI E MUNICIPI,DENUNCIANDO CON VOLANTINAGGI GLI EPISODI SQUADRISTI,GLI STESSI STUDENTI DEVONO RITORNARE A FARE VITA DI UNIVERSITA' E NON LAUREARSI ISOLANDOSI DALLA STESSA PER FARE I DISOCCUPATI O I CORROTTI INDIGNITOSAMENTE PER TROVARE UN POSTO DI LAVORO,QUINDI LA PATATA BOLLENTE LA DEVONO RISOLVERE I MILITANTI DEL PD IN QUANTO ORGANIZZATI,CHI SI RITIENE APOLITICO NON CONTA NIENTE E NON E' NEANCHE PRESO IN CONSIDERAZIONE.
PERCIO' I CIRCOLI PD DEVONO ORGANIZZARSI OLTRE CHE PER LOTTARE CONTRO IL TUMORE "BERLUSCONI" ANCHE CONTRO QUESTI FENOMENI DI RIGURGIDO FASCISTA DI NOME E DI FATTO.
C.R.
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