Yunus si incontra in Italia con banchieri, operatori e studenti e spiega il suo modello di social business ed i progetti di collaborazione realizzati con imprese come Danone, Basf e Volkswagen per lottare contro la povertà, la quale dovrebbe essere rinchiusa in un museo. Un grande sogno per Muhammad Yunus al quale sta lavorando da molto tempo.
Muhammad Yunus è nato e cresciuto a Chittagong. Laureato in economia, ha insegnato in diverse Università ed ha diretto il dipartimento di economia dell’università di Chittagong. Nel 1977 ha fondato la Grameen Bank, una banca indipendente che pratica il microcredito senza garanzie e che è diffusa in 57 paesi ed in 36 mila villaggi del Bangladesh.
Yunus ha rivoluzionato il modo di fare banca e di aiutare gli altri: a favore dei poveri cioè di soggetti che non possono offrire alcuna garanzia e non a favore dei ricchi. L’obiettivo è quello di liberare dal bisogno i poveri e restituire loro la libertà di vivere superando i bisogni essenziali della sopravvivenza dall’istruzione alla nutrizione. Non si tratta di una forma di carità o di beneficienza perché i soldi dati prestito dalla Grameen Bank rientrano per essere utilizzati per altre persone.
Il prof. Yunus afferma che gli insolventi sono i ricchi e non i poveri. L’attuale crisi finanziaria nel mondo dimostra chiaramente che ha mettere in crisi il sistema non sono stati i poveri ma le persone ricche con la loro insolvenza. Le vittime della crisi nell’attuale sistema saranno i poveri non i ricchi che ritorneranno ad avere i loro capitali.
La Grameen non è entrata in crisi e la sua mission continua con più vigore e impegno.
Per approfondire il pensiero di Muhammad Yunus si invita a leggere i suoi libri:
- Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, 2006
- Un mondo senza povertà, Feltrinelli, 2008
Sulla esperienza della banca dei poveri e di altre esperienze C. K. Prahalad ha proposto una nuova strategia che nello stesso tempo realizza profitti e sconfigge la povertà. Nella sua ultima pubblicazione, La fortuna alla base della piramide, ed in alcune interviste insiste nella collaborazione tra imprese profit e non profit per trasformare 4 miliardi di poveri in consumatori senza trascurare il conseguimento del profitto.
Yunus ha annunciato che Grameen interverrà in Italia con Unicredit e l’Università di Bologna. Questo dimostra che nell’occidente la strategia di Yunus e di Prahalad può essere realizzata a favore delle nuove povertà che si sono presentate nelle società occidentali, le quali hanno bisogno di riformare lo Stato Sociale per riuscire ad intervenire in modo efficace per debellare i nuovi problemi del terzo millennio.
Yunus ha sottolineato che l’attuale sistema, compreso il settore finanziario, non tiene conto della persona umana e fa ricadere la crisi sui più deboli.
Video Un mondo senza povertà
Muhammad Yunus è nato e cresciuto a Chittagong. Laureato in economia, ha insegnato in diverse Università ed ha diretto il dipartimento di economia dell’università di Chittagong. Nel 1977 ha fondato la Grameen Bank, una banca indipendente che pratica il microcredito senza garanzie e che è diffusa in 57 paesi ed in 36 mila villaggi del Bangladesh.
Yunus ha rivoluzionato il modo di fare banca e di aiutare gli altri: a favore dei poveri cioè di soggetti che non possono offrire alcuna garanzia e non a favore dei ricchi. L’obiettivo è quello di liberare dal bisogno i poveri e restituire loro la libertà di vivere superando i bisogni essenziali della sopravvivenza dall’istruzione alla nutrizione. Non si tratta di una forma di carità o di beneficienza perché i soldi dati prestito dalla Grameen Bank rientrano per essere utilizzati per altre persone.
Il prof. Yunus afferma che gli insolventi sono i ricchi e non i poveri. L’attuale crisi finanziaria nel mondo dimostra chiaramente che ha mettere in crisi il sistema non sono stati i poveri ma le persone ricche con la loro insolvenza. Le vittime della crisi nell’attuale sistema saranno i poveri non i ricchi che ritorneranno ad avere i loro capitali.
La Grameen non è entrata in crisi e la sua mission continua con più vigore e impegno.
Per approfondire il pensiero di Muhammad Yunus si invita a leggere i suoi libri:
- Il banchiere dei poveri, Feltrinelli, 2006
- Un mondo senza povertà, Feltrinelli, 2008
Sulla esperienza della banca dei poveri e di altre esperienze C. K. Prahalad ha proposto una nuova strategia che nello stesso tempo realizza profitti e sconfigge la povertà. Nella sua ultima pubblicazione, La fortuna alla base della piramide, ed in alcune interviste insiste nella collaborazione tra imprese profit e non profit per trasformare 4 miliardi di poveri in consumatori senza trascurare il conseguimento del profitto.
Yunus ha annunciato che Grameen interverrà in Italia con Unicredit e l’Università di Bologna. Questo dimostra che nell’occidente la strategia di Yunus e di Prahalad può essere realizzata a favore delle nuove povertà che si sono presentate nelle società occidentali, le quali hanno bisogno di riformare lo Stato Sociale per riuscire ad intervenire in modo efficace per debellare i nuovi problemi del terzo millennio.
Yunus ha sottolineato che l’attuale sistema, compreso il settore finanziario, non tiene conto della persona umana e fa ricadere la crisi sui più deboli.
Video Un mondo senza povertà
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