Care democratiche e democratici,
sono Diego Zardini ed in qualità di candidato alle primarie per la Presidenza della Provincia ritengo necessario ed utile fornirvi alcune informazioni su di me.
Ho 30 anni, sono nato e vivo a Verona e sono un Democratico convinto.
Lavoro per un’azienda multinazionale con sede nell’est veronese, a Colognola ai Colli, con diversi stabilimenti in Italia ed all’estero, operante in diversi settori industriali quali il comparto ceramico, metalmeccanico e vetrario.
Mi occupo di sicurezza e salute sul lavoro, curando i rapporti sindacali e con gli organismi di controllo per gli aspetti tecnico-legali e di formazione.
Le caratteristiche dei rischi presenti nel comparto industriale di riferimento mi hanno conferito particolari competenze sui rischi da movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetuti degli arti superiori, microclima severo caldo e rumore.
Mi occupo anche del settore ambientale, dalla normativa sui rifiuti fino alla regolamentazione sull’Emission Trading (protocollo di Kyoto), l’Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) e di gestione delle energie. Infine sono incaricato di seguire il Sistema di Gestione della Qualità per la certificazione ISO 9001. Recentemente sono stato nominato Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del settore vetro.
Vengo da una famiglia di quattro persone, padre artigiano, madre casalinga e un fratello studente. I miei genitori hanno avuto sempre un grande coinvolgimento nella vita sociale del quartiere dove vivo, nel settore sportivo ed in parrocchia, pur non avendo mai fatto politica attiva.
Sono stato io, a nove anni, a chiedere loro di iscrivermi ad una associazione ambientalista, attratto dalle tematiche ambientali e preoccupato dai risvolti che poteva avere l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Da allora ho vissuto un crescendo di passione per le problematiche sociali, umanitarie ed ambientali e un sempre maggior impegno, fino alla politica attiva dal 2004, convinto che solo operando in prima persona avrei avuto titolo di poter contribuire e far valere le mie opinioni.
Ho iniziato ad impegnarmi in tematiche legate all’ambiente, alla mobilità e all’economia lavorando in gruppi di lavoro, sempre collaborando per ottenere approfondimenti e soluzioni pragmatiche.
Il riconoscimento di tale impegno ha condotto presto a incarichi di carattere organizzativo nel partito, per il quale ho avuto sempre un amore spassionato e gratuito, sempre slegato da qualunque lobby, legato solo e soltanto alla mia voglia di fare ed alle mie idee, mettendomi al servizio, sperando di poter contribuire al miglioramento della società in cui viviamo.
Sono stato responsabile per quattro anni consecutivi dell’organizzazione delle Festa di partito del mio quartiere, collaborando con tutta la squadra dei militanti in modo attivo, raggiungendo insieme buoni risultati per quanto riguarda l’impatto politico, sociale, economico e umano del gruppo e del quartiere.
Nel 2007 sono stato candidato per l’Ulivo in 2^ Circoscrizione: sono stato eletto consigliere capogruppo e, tra i primi abbiamo fondato, il gruppo del Partito Democratico. In Consiglio e nel quartiere abbiamo cercato di portare avanti un’opposizione costruttiva, ma severa e visibile, mettendo in evidenza contraddizioni, sprechi e ambiguità della maggioranza. Abbiamo condotto efficaci collaborazioni con le realtà associative di volontariato e di opinione del territorio.
La convinzione nel progetto del Partito Democratico, l’attitudine a ricercare sempre un franco confronto e una discussione serena mi ha portato a far parte dell’Esecutivo Provinciale e ad occuparmi di Ambiente. Ho portato avanti con l’esecutivo il tema delle tangenziali a pagamento e con un gruppo di lavoro abbiamo redatto un documento sul Traforo delle Torricelle, votato poi a larghissima maggioranza nell’assemblea cittadina.
Sto attualmente lavorando alacremente per far trovare al partito una posizione chiara, forte e comune sulle tematiche più spinose, come Ca’ del Bue, convinto che una politica credibile possa essere comunicata solo se abbiamo idee chiare, dopo un confronto serio, approfondito e democratico.
Negli ultimi mesi ho percepito sempre più forte le difficoltà nella realizzazione, costruzione e radicamento del Partito Democratico, tanto più, ma non solo, a livello nazionale.
I risultati elettorali, ahinoi, sono stati sicuramente inferiori alle nostre aspettative ed inadeguati al grandissimo impegno dei tanti militanti che hanno lavorato con sacrificio. Difficoltà giunte fino alle recenti dimissioni di Walter Veltroni ed all’assemblea costituente nazionale di sabato u.s. dove è stato eletto il nuovo segretario Dario Franceschini, cui mi sento di fare i miei più grandi e sinceri auguri di buon lavoro.
Il progetto del Partito Democratico ha sicuramente dato, il 14 ottobre 2007, una grandissima ventata di novità e di entusiasmo al sistema politico italiano. Milioni di italiani, di democratici, hanno con grandi speranze scelto di fondare questo partito che raccoglieva diverse storie politiche importanti, ma che voleva essere molto, molto di più.
Il PD voleva lanciare un segnale di rinnovamento della politica, sia come modus operandi, sia sotto il profilo generazionale, facendo nascere il primo partito italiano veramente democratico, partecipato e trasparente dove le grandi scelte vengono fatte davanti agli elettori, anzi facendo partecipare gli elettori stessi nei processi decisionali.
Occorre non desistere su questo grande progetto e perseguire tali obiettivi fino in fondo, con una convinzione tanto maggiore in un momento in cui l’entusiasmo rischia di scemare ed i risultati auspicati sembrano allontanarsi. La svolta che occorre al Partito Democratico parte da noi, parte anche dai territori come il nostro, dove il consenso sul nostro progetto risente della difficoltà di entrare in sintonia con i cittadini.
Per questo è necessario lavorare coerentemente per dare risposta alle aspettative del popolo delle primarie, del popolo democratico, spesso evocato ma troppo spesso inascoltato nel quale credo fermamente, convinto che questo sia il valore aggiunto che abbiamo noi, per l’entusiasmo e la capacità di coinvolgimento che può esprimere se siamo in grado di valorizzarlo ed accettarlo fino in fondo.
Forte è la necessità di coerenza tra pensiero ed azione, di pensare alle generazioni di domani come protagoniste della politica di oggi, di rinnovare radicalmente il modo di presentare la politica ai cittadini, di pensare ad un partito che si fondi sull’etica, sull’impegno, sul merito, sulle competenze e sulla capacità organizzativa, un partito che risponde alle esigenze dei cittadini.
Il programma dovrà essere chiaro e forte, con alcuni temi chiave su cui puntare con convinzione come una mobilità sostenibile e razionale, la tutela dell’ambiente e della salute, il lavoro e le persone come risorse per superare la crisi economica, solidarietà concreta con le fasce deboli, ascolto delle esigenze dei diversi territori della Provincia, puntando su efficienza burocratica, riduzione vera degli sprechi e risposte convincenti ad una società intraprendente e dinamica come quella veronese con un riformismo altamente avanzato.
Altro obbiettivo è superare le divisioni che hanno distolto troppe energie al progetto ed al radicamento del Partito Democratico, individuando nel confronto partecipato delle idee un modello di crescita e condivisione.
L’attuale situazione politica fa respirare aria di urgenza, ma fa intravedere anche una grande occasione. Urgenza per non ripetere schemi rischiosamente elitari che ci porterebbero ad una sconfitta cocente. Grande occasione perché questo può trasformarsi in momento propizio per tentare di realizzare i nostri sogni ed i nostri obiettivi, rinnovandoci con entusiasmo e creatività. Il tutto con la grande speranza di poter avvicinare un’opinione pubblica veronese piuttosto chiusa e diffidente, che potendo vedere la nostra coerenza, il coraggio e la determinazione, possa scegliere di darci fiducia nelle prossime elezioni amministrative e provinciali.
Avendo sempre rigettato la politica della cooptazione e delle correnti fini a se stesse, avendo sempre guadagnato ogni riconoscimento con il sacrificio e l’impegno personale, valorizzando le risorse umane e politiche che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso e mettendo la mia faccia davanti al giudizio degli elettori, ho deciso di mettermi al servizio, non di qualcuno o di una parte, ma a servizio del Partito, con un disegno di rilancio che possa unirci tutti in un corale sforzo teso a battere i nostri avversari, stanco, come tutta la base, delle divisioni, dei litigi, dei continui riposizionamenti personalistici e strategici di una classe dirigente, nazionale e locale, poco propositiva nei contenuti e troppo lontana dagli elettori.
Per proporre questo nuovo modo di fare politica mi sto impegnando a raccogliere le firme necessarie a depositare la mia candidatura alle primarie ed offrire al partito un’occasione di confronto e di crescita, non contro qualcuno, ma per il partito e per tutti noi. Finora moltissimi democratici hanno raccolto con gioia e una risvegliata passione il mio appello, in modo estremamente trasversale, comprendendo tutte le sensibilità presenti nel nostro partito e in tutto il territorio della nostra provincia, tutte le generazioni, con una base di militanti davvero matura in questo senso, nel senso di sentirsi davvero democratici, democratici e basta.
Questo è il primo obbiettivo che vedrà nascere poi un progetto conseguente e coerente.
Infatti presentata la candidatura avremo bisogno di radicare e presentare il progetto su tutto il territorio provinciale con contenuti adeguati parlando con tutti i circoli e tutti i cittadini, al fine di realizzare concretamente una proposta democratica plurale e condivisa, aperta a tutte le democratiche ed i democratici di buona volontà con il modello delle Primarie delle Idee.
Vi ringrazio per l’attenzione, nella speranza di avervi con noi, al servizio del Partito Democratico e per aiutarci a realizzare il nostro sogno.
Diego Zardini
Per adesioni o informazioni:
diegozardini@libero.it
347-1386918
sono Diego Zardini ed in qualità di candidato alle primarie per la Presidenza della Provincia ritengo necessario ed utile fornirvi alcune informazioni su di me.
Ho 30 anni, sono nato e vivo a Verona e sono un Democratico convinto.
Lavoro per un’azienda multinazionale con sede nell’est veronese, a Colognola ai Colli, con diversi stabilimenti in Italia ed all’estero, operante in diversi settori industriali quali il comparto ceramico, metalmeccanico e vetrario.
Mi occupo di sicurezza e salute sul lavoro, curando i rapporti sindacali e con gli organismi di controllo per gli aspetti tecnico-legali e di formazione.
Le caratteristiche dei rischi presenti nel comparto industriale di riferimento mi hanno conferito particolari competenze sui rischi da movimentazione manuale dei carichi, movimenti ripetuti degli arti superiori, microclima severo caldo e rumore.
Mi occupo anche del settore ambientale, dalla normativa sui rifiuti fino alla regolamentazione sull’Emission Trading (protocollo di Kyoto), l’Autorizzazione Integrata Ambientale (IPPC) e di gestione delle energie. Infine sono incaricato di seguire il Sistema di Gestione della Qualità per la certificazione ISO 9001. Recentemente sono stato nominato Responsabile del Servizio Prevenzione e Protezione del settore vetro.
Vengo da una famiglia di quattro persone, padre artigiano, madre casalinga e un fratello studente. I miei genitori hanno avuto sempre un grande coinvolgimento nella vita sociale del quartiere dove vivo, nel settore sportivo ed in parrocchia, pur non avendo mai fatto politica attiva.
Sono stato io, a nove anni, a chiedere loro di iscrivermi ad una associazione ambientalista, attratto dalle tematiche ambientali e preoccupato dai risvolti che poteva avere l’impatto dell’uomo sull’ambiente. Da allora ho vissuto un crescendo di passione per le problematiche sociali, umanitarie ed ambientali e un sempre maggior impegno, fino alla politica attiva dal 2004, convinto che solo operando in prima persona avrei avuto titolo di poter contribuire e far valere le mie opinioni.
Ho iniziato ad impegnarmi in tematiche legate all’ambiente, alla mobilità e all’economia lavorando in gruppi di lavoro, sempre collaborando per ottenere approfondimenti e soluzioni pragmatiche.
Il riconoscimento di tale impegno ha condotto presto a incarichi di carattere organizzativo nel partito, per il quale ho avuto sempre un amore spassionato e gratuito, sempre slegato da qualunque lobby, legato solo e soltanto alla mia voglia di fare ed alle mie idee, mettendomi al servizio, sperando di poter contribuire al miglioramento della società in cui viviamo.
Sono stato responsabile per quattro anni consecutivi dell’organizzazione delle Festa di partito del mio quartiere, collaborando con tutta la squadra dei militanti in modo attivo, raggiungendo insieme buoni risultati per quanto riguarda l’impatto politico, sociale, economico e umano del gruppo e del quartiere.
Nel 2007 sono stato candidato per l’Ulivo in 2^ Circoscrizione: sono stato eletto consigliere capogruppo e, tra i primi abbiamo fondato, il gruppo del Partito Democratico. In Consiglio e nel quartiere abbiamo cercato di portare avanti un’opposizione costruttiva, ma severa e visibile, mettendo in evidenza contraddizioni, sprechi e ambiguità della maggioranza. Abbiamo condotto efficaci collaborazioni con le realtà associative di volontariato e di opinione del territorio.
La convinzione nel progetto del Partito Democratico, l’attitudine a ricercare sempre un franco confronto e una discussione serena mi ha portato a far parte dell’Esecutivo Provinciale e ad occuparmi di Ambiente. Ho portato avanti con l’esecutivo il tema delle tangenziali a pagamento e con un gruppo di lavoro abbiamo redatto un documento sul Traforo delle Torricelle, votato poi a larghissima maggioranza nell’assemblea cittadina.
Sto attualmente lavorando alacremente per far trovare al partito una posizione chiara, forte e comune sulle tematiche più spinose, come Ca’ del Bue, convinto che una politica credibile possa essere comunicata solo se abbiamo idee chiare, dopo un confronto serio, approfondito e democratico.
Negli ultimi mesi ho percepito sempre più forte le difficoltà nella realizzazione, costruzione e radicamento del Partito Democratico, tanto più, ma non solo, a livello nazionale.
I risultati elettorali, ahinoi, sono stati sicuramente inferiori alle nostre aspettative ed inadeguati al grandissimo impegno dei tanti militanti che hanno lavorato con sacrificio. Difficoltà giunte fino alle recenti dimissioni di Walter Veltroni ed all’assemblea costituente nazionale di sabato u.s. dove è stato eletto il nuovo segretario Dario Franceschini, cui mi sento di fare i miei più grandi e sinceri auguri di buon lavoro.
Il progetto del Partito Democratico ha sicuramente dato, il 14 ottobre 2007, una grandissima ventata di novità e di entusiasmo al sistema politico italiano. Milioni di italiani, di democratici, hanno con grandi speranze scelto di fondare questo partito che raccoglieva diverse storie politiche importanti, ma che voleva essere molto, molto di più.
Il PD voleva lanciare un segnale di rinnovamento della politica, sia come modus operandi, sia sotto il profilo generazionale, facendo nascere il primo partito italiano veramente democratico, partecipato e trasparente dove le grandi scelte vengono fatte davanti agli elettori, anzi facendo partecipare gli elettori stessi nei processi decisionali.
Occorre non desistere su questo grande progetto e perseguire tali obiettivi fino in fondo, con una convinzione tanto maggiore in un momento in cui l’entusiasmo rischia di scemare ed i risultati auspicati sembrano allontanarsi. La svolta che occorre al Partito Democratico parte da noi, parte anche dai territori come il nostro, dove il consenso sul nostro progetto risente della difficoltà di entrare in sintonia con i cittadini.
Per questo è necessario lavorare coerentemente per dare risposta alle aspettative del popolo delle primarie, del popolo democratico, spesso evocato ma troppo spesso inascoltato nel quale credo fermamente, convinto che questo sia il valore aggiunto che abbiamo noi, per l’entusiasmo e la capacità di coinvolgimento che può esprimere se siamo in grado di valorizzarlo ed accettarlo fino in fondo.
Forte è la necessità di coerenza tra pensiero ed azione, di pensare alle generazioni di domani come protagoniste della politica di oggi, di rinnovare radicalmente il modo di presentare la politica ai cittadini, di pensare ad un partito che si fondi sull’etica, sull’impegno, sul merito, sulle competenze e sulla capacità organizzativa, un partito che risponde alle esigenze dei cittadini.
Il programma dovrà essere chiaro e forte, con alcuni temi chiave su cui puntare con convinzione come una mobilità sostenibile e razionale, la tutela dell’ambiente e della salute, il lavoro e le persone come risorse per superare la crisi economica, solidarietà concreta con le fasce deboli, ascolto delle esigenze dei diversi territori della Provincia, puntando su efficienza burocratica, riduzione vera degli sprechi e risposte convincenti ad una società intraprendente e dinamica come quella veronese con un riformismo altamente avanzato.
Altro obbiettivo è superare le divisioni che hanno distolto troppe energie al progetto ed al radicamento del Partito Democratico, individuando nel confronto partecipato delle idee un modello di crescita e condivisione.
L’attuale situazione politica fa respirare aria di urgenza, ma fa intravedere anche una grande occasione. Urgenza per non ripetere schemi rischiosamente elitari che ci porterebbero ad una sconfitta cocente. Grande occasione perché questo può trasformarsi in momento propizio per tentare di realizzare i nostri sogni ed i nostri obiettivi, rinnovandoci con entusiasmo e creatività. Il tutto con la grande speranza di poter avvicinare un’opinione pubblica veronese piuttosto chiusa e diffidente, che potendo vedere la nostra coerenza, il coraggio e la determinazione, possa scegliere di darci fiducia nelle prossime elezioni amministrative e provinciali.
Avendo sempre rigettato la politica della cooptazione e delle correnti fini a se stesse, avendo sempre guadagnato ogni riconoscimento con il sacrificio e l’impegno personale, valorizzando le risorse umane e politiche che ho avuto la fortuna di incontrare nel mio percorso e mettendo la mia faccia davanti al giudizio degli elettori, ho deciso di mettermi al servizio, non di qualcuno o di una parte, ma a servizio del Partito, con un disegno di rilancio che possa unirci tutti in un corale sforzo teso a battere i nostri avversari, stanco, come tutta la base, delle divisioni, dei litigi, dei continui riposizionamenti personalistici e strategici di una classe dirigente, nazionale e locale, poco propositiva nei contenuti e troppo lontana dagli elettori.
Per proporre questo nuovo modo di fare politica mi sto impegnando a raccogliere le firme necessarie a depositare la mia candidatura alle primarie ed offrire al partito un’occasione di confronto e di crescita, non contro qualcuno, ma per il partito e per tutti noi. Finora moltissimi democratici hanno raccolto con gioia e una risvegliata passione il mio appello, in modo estremamente trasversale, comprendendo tutte le sensibilità presenti nel nostro partito e in tutto il territorio della nostra provincia, tutte le generazioni, con una base di militanti davvero matura in questo senso, nel senso di sentirsi davvero democratici, democratici e basta.
Questo è il primo obbiettivo che vedrà nascere poi un progetto conseguente e coerente.
Infatti presentata la candidatura avremo bisogno di radicare e presentare il progetto su tutto il territorio provinciale con contenuti adeguati parlando con tutti i circoli e tutti i cittadini, al fine di realizzare concretamente una proposta democratica plurale e condivisa, aperta a tutte le democratiche ed i democratici di buona volontà con il modello delle Primarie delle Idee.
Vi ringrazio per l’attenzione, nella speranza di avervi con noi, al servizio del Partito Democratico e per aiutarci a realizzare il nostro sogno.
Diego Zardini
Per adesioni o informazioni:
diegozardini@libero.it
347-1386918
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