venerdì 31 ottobre 2008

Scuola: la protesta continua

Dopo l’approvazione definitiva del decreto Gelmini le manifestazioni e le contestazioni non si placano anzi continuano con maggior vigore. Sono inutili le dichiarazioni minacciose per fermare le contestazioni che proseguono in tutta Italia: - cortei nei capoluoghi di provincia; sciopero della scuola indetto da Cgil, Cisl, Uil, Snals, e Gilda con la manifestazione di Roma; lezioni in piazza dei docenti con gli studenti universitari; occupazioni pacifiche di alcune università.
Ha ragione Epifani quando afferma “La maggioranza del Paese non si rassegna. Un intero paese insorge”. Alla manifestazione di Roma hanno sfilato Veltroni, Bertinotti, Fioroni, Mussi, Bindi, Di Pietro e Ferrero.
La maggioranza si è assunta una grave e grande responsabilità e non sa come venirne fuori.
Beppe Cellai, fondatore del gruppo “Raccolta firme contro il decreto Gelmini” su Facebook, in attesa di partire per Roma per partecipare alla manifestazione indetta dalle organizzazioni sindacali esprime il suo stato d’animo dopo l’approvazione del decreto Gelmini “non ci sono parole, davanti all’arroganza di tale governo non c’è niente da dire…Il fatto che il governo si permetta di minimizzare il grande movimento studentesco che c’è stato in queste settimane, bollandolo come un operazione partita dalla sinistra, fa rabbrividire e non rende merito a tutti noi, studenti, insegnanti e cittadini (di sinistra e destra), che ci siamo battuti in maniera pacifica per far ascoltare le nostre idee e far valere i nostri diritti. Questo dovrebbe essere il bello della democrazia ma questo governo non ne conosce il significato, ora come non mai. Su quello che è successo oggi non so come commentare, come chiamare un paese che permette ad un furgone pieno di mazze e spranghe di entrare nel cuore della città più bella del mondo, davanti a famiglie e turisti mentre c’è un corteo pacifico di studenti che manifestano le proprie opinioni? Ho paura che poco sia stato lasciato al caso. Rammaricato e con un senso di forte impotenza aspetto le 4 per partire per Roma”.
Francesca Pavanello, responsabile della Cisl per la scuola, afferma “non riesco in questo momento ad essere depressa per il decreto approvato, dopo aver partecipato alla grandissima manifestazione di ieri a Roma che è stato il culmine di una mobilitazione mai vista in questi ultimi decenni nella scuola in tutta Italia e a Verona: dalla nostra città sono partiti addirittura 8 autobus, di cui uno di studenti, quando a fatica se ne facevano 1 o 2 ai tempi di altre mobilitazioni; moltissime scuole hanno chiuso i battenti per l’adesione totale del personale; siamo stati in piazza anche con numerosissimi studenti, una saldatura generazionale mai vista! Non passa sera che in giro per la provincia non ci sia un dibattito organizzato dai genitori per capire quanto stia succedendo. La scuola è diventata, finalmente il centro di discussione del Paese: ci si interroga sulla sua importanza. si capisce, in pratica, quanto sia fondamentale per le sorti della democrazia, del principio di uguaglianza, delle pari opportunità, per il futuro del Paese: per questo dico grazie Gelmini! grazie Governo!”
Intanto su Facebook viene lanciato l’appello del referendum abrogativo della legge Gelmini con il gruppo “Legge Gelmini approvata: Ora il referendum abrogativo”, fondato da Antonio Ricci, che ha raccolto in pochi giorni una adesione di 14892 persone. Sono nati altri due gruppi: “Referendum abrogativo anti riforma Gelmini”, fondato da Diletta Fantini, e “Raccogliamo le firme per il referendum anti-legge Gelmini”, fondato da Barbara Cataldi.
"Il governo Berlusconi, dichiara Antonio Ricci, senza alcun dialogo con insegnanti, rappresentanze degli studenti e dei genitori ed altre categorie di lavoratori del mondo della scuola ha approvato al riforma Gelmini. Sappiamo che nella scuola italiana molto c'è da fare ma qui ci troviamo di fronte a tagli massicci e non a una riforma organica. Dalla sua presentazione questi tagli hanno provocato indignazione e proteste, culminate nello sciopero generale del 30 ottobre”.
“Appena appresa la notizia dell'approvazione della legge la mia prima reazione, afferma Antonio Riccci, è stata quella di pensare ad una possibilità da mettere in atto subito. Mi sono quindi tuffato su facebook è ho gridato la mia rabbia con il gruppo "Legge Gelmini approvata: ora il referendum abrogativo". Certo le norme sono inserite nella legge finanziaria, quindi non sarà facile individuare le modalità con cui mettere in campo il referendum abrogativo. I giuristi del partito democratico stanno studiandone la possibilità e la forma. Il senso del gruppo è però quello di gridare la rabbia per una legge che in pochi vogliono in attesa di trovare la modalità migliore per mettere in campo il referendum”.
Alle manifestazioni hanno partecipato studenti, docenti, precari, bambini, genitori. In definitiva è sceso in piazza il paese contro una maggioranza sorda e arrogante che cerca di placare la mobilitazione con dichiarazioni assurde e minacce.
La solidarietà e la partecipazione è nata da una grande presa di coscienza dei problemi che la legge Gelmini causerà e non certamente dalla cattiva informazione o dalla strumentalizzazione della sinistra. Milioni di persone non possono essere disinformati e strumentalizzati tutti e per lo stesso problema. Chi pensa questo sottovaluta la capicità e l'intelligenza delle persone.
Occorre creare tutti insieme una nuova stagione politica che si fonda su democrazia, dialogo, confronto e partecipazione. Valori questi dimenticati da Berlusconi, da Gelmini e dalla maggioranza politica che nel paese potrà diventare ben presto minoranza se prosegue con le posizioni espresse ed i provvedimenti presi.
Le proposte del PD per l'Università

18 commenti:

Anonimo ha detto...

su questa riforma ci sono alcune cose da dire:
- innanzitutto sarà difficile attuare il referendum, visto che questo decreto è più che altro una manovra finanziaria
- per scuola dell'infanzia e primaria l'unico dubbio rimane quello legato al tempo pieno: sarà garantito o no? e se sì, chi pagherà: stato, istituti o famiglie? al momento ricordo che in buona parte d'Italia il tempo pieno non si attua. Tutto al più, viene sostituito da attività didattiche tipo dopo-scuola (finanziate da comuni e famiglie che richiedono il servizio).
Per il resto, grembiulino, voto in condotta e voto al posto del giudizio nn mi sembrano cose così gravi o che possano stravolgere il sistema scolastico.
Per il maestro unico, invece ci sono pareri discordanti tra i pedagogisti.
Per quanto riguarda l'università, vediamo cosa il governo propone. Ma sono pessimista...

Anonimo ha detto...

RAGAZZI NON MOLLATE,MA ATTENTI ALLE PROVOCAZIONI BEN CONSIGLIATE DA CHI IN PASSATO NE E' STATO MAESTRO,FILMATE TUTTO E TUTTI,SE AVETE LA POSSIBILITA'FATE PIU' PRIMI PIANI POSSIBILE SE VI TROVATE DIFRONTE MALINTENZIONATI PRONTI A PROVOCARE SCONTRI,DURANTE I CORTEI,SIATE PRUDENTI E CERCATE ANCHE SE DIFFICILE OGNUNO DEVE CONOSCERE CHI HA A FIANCO!
C.R.

Anonimo ha detto...

Come spesso accade si chiacchiera e si manifesta tralasciando i fatti; tutti parlano delle manifestazioni e nessuno dei contenuti della legge. Ma da dove vengono i fondi per organizzare queste manifestazioni? E a chi giovano? Quante braccia rubate all'agricoltura...

Anonimo ha detto...

Cara Lollo il tuo è un atteggiamento sempliciotto. Di contenuti della legge Gelmini tutti ne hanno parlato e scritto. La manifestazione di Roma e lo sciopero del 30 è una forma di partecipazione democratica. Per quanto riguarda le braccia rubate all'agricoltura mi limito a dirti che il lavoro dell'agricoltore è un lavoro dignitoso come tutti gli altri. Per i fondi i partiti e le persone hanno sostenuto costi per partecipare alla manifestazione democratica senza andare a rubare.

Anonimo ha detto...

Nel post come nel panorama politico mancano proposte precise dal PD sulla scuola. Quali sono??? Non si può soltanto dire no alla Gelmini se l'alternativa è il nulla.

Anonimo ha detto...

Il post non può essere esaustivo. Se esamina tutti i post sulla scuola ed ha voglia di leggere troverà i riscontri che cerca. Considerato che si presenta come anonimo non accetto le sue provocazioni. Esiste cosi tanta documentazione che risulta facile informarsi

Anonimo ha detto...

La democrazia è una bella cosa; in teoria funziona così: si fa quello che decide la maggioranza; poi la minoranza può protestare, e si vedrà.
Qui però ci sono degli elementi estranei all'equazione: i soliti facinorosi che picchettano (è criminale impedire l'accesso a un posto a chi ci si voglia o debba recare), che vanno in piazza con caschi e spranghe, finanziati non si sa come (almeno io non so come). Visto che qualcuno paga per questa marmaglia, deve averci una convenienza: ebbene dove? Questo mi sfugge. Questa alla fine è la domanda: cui prodest? Perché i contenuti sono certo estranei a queste polemiche: primo non se ne parla mai, o se ne parla poco (contento adesso Antonino?); secondo non è certo una riforma così tragica da rovinare il futuro della scuola, al contrario consente di risparmiare qualcosa e va nella giusta direzione di dare un po' più di disciplina ai ragazzi. Quindi davvero: cui prodest?

Anonimo ha detto...

Gentile Lollo poni tante domande e non esprime una opinione anche se si comprende quale sia la tua posizione.
Le legge Gelmini bnonrappresenta una riforma ma piuttosto un intervento di carattere finanziario. Quando si riducono le spese occorre entrare nel merito ed eliminare gli spreghi, i doppioni e i costi che non creano valore. Il Governo non ha fatto questo. Per quanto riguarda Piazza Navona in un successivo post "Riflessioni su Piazza Navona" un mio amico ha scritto la sua testimonianza che non coincide con la tua. Inoltre ho allegato dei documenti che smentiscono quanto affermato dal Governo in sede parlamentare. La manifestazione del 30 ottobre indetta dai sindacati è stato un evento democratico che è stato inquinato da infiltrazioni dei fascisti di Blocco Studentesco.
Occorre condannare qualsiasi forma di violenza e consentire a chi manifesta democraticamente e pacificamente di poterlo fare.
Alla destra estrema interessava che il movimento degli studenti e dei docenti fosse inquinato e portato sul terreno della violenza. Ti prego per i prossimi tuoi interventi di esprimere opinioni e non domande e di intervenire non come anonimo.

Anonimo ha detto...

Io penso che oggi come oggi il contraddittorio sul"decreto gelmini" "alitalia"" referendum"
e via dicendo non si può ridurre in chiacchiere da bar,le situazioni
e i fatti riportati sono ricchi di speculazione e dichiarazioni contorte e faziosità,quindi ci si deve prima documentare a fondo sulla realtà dei fatti,tipo proposte del"PD"sulla scuola,che ci sono non solo a parole ma anche scritte come tutti gli argomenti in ballo attualmente,ci si deve solo documentare una volta fatto,
magari sul sito del PD,non per votarlo ma per informarsi,o su
YOUDEM (SKY CAN.813),si può affrontare un serio costruttivo contraddittorio impostato sui fatti
non sulle chiacchiere devianti,tipo chi paga le manifestazioni,se le leggi non si dibattono in parlamento,organo preposto per fare ciò,poi non ci si può chiedere come mai la gente scende in piazza.
C.R.

Anonimo ha detto...

cari lollo e anonimi vari, veramente il PD ha pubblicato un decalogo riguardante la riforma della scuola. io stesso l'ho pubblicato sul blog che curo:
http://pdvedano.blogspot.com/2008/10/pd-10-proposte-per-salire-in-cattedra.html

poi sono d'accordo con antonino: le spese si possono tagliare, ma in maniera mirata, lavorando di bisturi, non con la scure. con questa riforma si vogliono raggiungere 2 obbiettivi:
- fare tagli per avere denaro da utilizzare per altre spese (INUTILI: vedi aeroporto di Albenga aperto SOLO per il ministro dei voli ad personam Scajola)
- smantellare l'istruzione pubblica a favore della privata (nn è un caso che si taglia per la scuola pubblica ma poi si trovano i fondi per la privata -berlusconi dixit-)

Anonimo ha detto...

Esiste talmente tanta documentazione sulle proposte del PD sulla scuola, che non è in grado di fornire uno straccio di riferimento preciso. Tanta e generica che si confonde con il nulla appunto. Però per l'università lo ha fatto...Why? E' inutile lamentarsi delle provocazioni di un anonimo finchè mi si da la possibilità di scegliere tale identità.

Anonimo ha detto...

Le ho chiarito in precedenza che può leggere attentamente i post pubblicati per capire i motivi della protesta ed i contenuti delle proposte alternative. Per quanto riguarda il suo intervento anonimo mi chiede di non darle più questa possibilità. Rifletterò su questo punto. Lei ha soltanto espresso delle provocazioni senza esprimere opinioni e cerca da me delle risposte alle sue "sicurezze". Si informi ci riuscirà certamente e dopo si confronti. Sulla scuola vi sono diverse interviste tra le quali quelle della senatrice Maria Pia Caravaglia e del consigliere comunale Roberto Fasoli. SE non è soddisfatta visiti il sito del Partito Democratico troverà senz'altro cose diverse dal nulla.

Anonimo ha detto...

Mah io trovo che queste 10 proposte del PD per l'università (http://pdvedano.blogspot.com/2008/10/pd-10-proposte-per-salire-in-cattedra.html) non risolvano il problema principale: occorre disciplinare l'intero mondo universitario che è fuori controllo. Troppi amministrativi che si grattano tutto il giorno e nessun modo di controllare i professori che si fanno i cavoli propri anziché far lezione e assistere gli studenti.
Non ho trovato proposte alternative per la scuola invece, hai mica un link?
Personalmente sono contento della scuola com'era qualche anno fa (elementari dalle suore - maturità classica 1990) e superscontento dell'università. Per primo assumerei i professori solo con contratti a termine e collegherei i programmi alle richieste delle imprese che cercano futuri dipendenti. Altro che i miei 7 anni di mazzo a ingegneria, che ho dovuto scappare all'estero altrimenti sarei ancora lì a pietire.
Poi la nostra università dovrebbe essere in grado di inventare roba nuova e utile, per avere qualcosa da opporre a India e Cina che costano due lire e quindi devono restare più arretrate tecnologicamente, altrimenti poveri noi.
Io non credo che la gente voglia sprecare questo blog per futili litigi, almeno non io, è più interessante cercare di capire. Quindi non sentirti attaccato se percepisci delle divergenze (lo ammetto: non sono molto comunista).

Anonimo ha detto...

Cara Lollo premetto alcune cose. Io non sono stato mai stato comunista. Stimo moltissimo Enrico Berlinguer e Moro.Provengo dal mondo cattolico e sono stato democristiano, assessore comunale nel sud. Le divergenze arricchiscono le posizioni di ciascuno. Le provocazioni mi danno fastidio.Questo blog vuole essere uno spazio libero per il confronto, per la ricerca. Nessuno di noi possiede la verità. Quindi le riflessioni serie e responsabili ci aiutano ad arricchirci. Certo l'università è una istituzione complessa e le proposte di riforma non possono essere inventate da un giorno all'altro. Occorre secondo me coniugare la crescita degli studenti, la conoscenza ed il mondo esterno che richiede alti livelli di professionalità ed innovazione. Per quanto riguarda la scuola quella ante Gelmini è preferibile rispetto alle modifiche intervenute. Inoltre la scuola pre Gelmini ha bisogno di interventi migliorativi. La contraddizione del nostro tempo è che il pianeta richiede cambiamenti veloci e lo stato non regge a tale adattamento perchè è troppo lento e macchinoso.

Anonimo ha detto...

«Mi augurerei - ha proseguito il primo cittadino di Venezia - che il Pd mi dicesse come si intende organizzare e cosa dice su scuola, crisi finanziaria e Alitalia. Mi sembra un`invenzione strana organizzare una manifestazione di protesta con cinque mesi di anticipo. Avrei preferito - conclude l’esponente del Pd - che il Pd avesse elaborato delle proposte concrete sul federalismo fiscale, non lasciando lo spazio allo spot di Lega Nord e Berlusconi, e su questo disastro della scuola». A quanto pare siamo almeno in due. Infatti le parole sopra riportate sono di Massimo Cacciari. Non esattamente l'ultimo arrivato. E neanche il penultimo...

Anonimo ha detto...

Caro Lollo, per quanto riguarda il pensiero del PD sulla scuola, ti consiglio di leggere questa intervista a Maria Pia Garavaglia (http://www.partitodemocratico.it/allegatidef/garavaglia61664.pdf). Il sunto finale è che la scuola dell'infanzia e quella elementare sono efficienti e tra le prime al mondo per eccellenza: perché andare a toccarle? E' da lì in poi (scuole medie inferiori e superiori, università) che c'è bisogno di intervenire, perché lì siamo tra gli ultimi al mondo.
Riguardo alle università: mettiamo i guardiani per disciplinare il personale? Non credo risolva, anche perché poi chi controlla i guardiani? Però la soluzione non è nemmeno quella di tagliare a pioggia, ma basandosi sulla qualità.
Se ci sono università che hanno conseguito risultati, non devono essere toccate, anzi, semmai premiate.
Questa riforma pensa solo a creare risparmi, senza vedere dove va a tagliare.
Ti ricordo che fra i "baroni" tanti sono politici e parlamentari: stai sicuro quindi che i "baroni" non verranno toccati.
Si andrà a tagliare sulle risorse e sulla ricerca.
Sulla tua proposta di collegare i corsi alle richieste delle aziende: io penso che sarebbe la fine delle università, se si tiene conto del livello della nostra imprenditoria d'elite, impegnata a costruire scatole cinesi per spostare i capitali dai piccoli azionisti ai magnati, ma incapace di concepire un qualsiasi piano industriale.
Mi parli di Cina e India: quanti nostri imprenditori vanno lì a farsi fare tutto per 4 soldi (rivendendo però a 100, 1000 volte di più), salvo poi indignarsi se dopo qualche anno cinesi e indiani, avendo acquisito mezzi e tecnica, mettono sul mercato prodotti copiati?
Per cui, secondo me, se vogliamo seguire la tua proposta (che io reputo interessante) significa anche, oltre all'università, cambiare anche il mondo dell'imprenditoria: dai, buttiamo 'sta gente a mare. Sono anni che i Tronchetti, i Colaninno, i Ligresti continuano a fare porcate e dovunque vanno lasciano macerie!

Anonimo ha detto...

Finalmente Anonimo esprime un'opinione con le parole di Cacciari. Potrai notare se leggi i miei post che sono molte le cose cose che condivido di Cacciari. Quindi non è sconvolgente per me che tu riporti le sue dichiarazioni. Non siete in due perchè Cacciari non appartiene a te ma è una risorsa libera che ha scelto il PD. La sua dichiarazione non è interamente condivisile per quanto riguarda Alitalia e la crisi finanziaria. Per la scuola leggi il commento di Pino S.. Certo una proposta organica del PD non è stata espressa in Parlamento in quanto tutti i provvedimenti sono passati a colpi di fiducia e a maggioranza. Invece per la scuola e l'università occorre superare i confini e confrontarsi per fare cose al passo con i tempi. Mi fa piacere che tu apprezzi Cacciari come lo apprezzo io. Comunque Cacciari nonostante la sua capacità critica e di lettura dei cambiamenti non appartiene al centro destra. Presentati con il tuo vero nome sarai accolta con tranquillità.

Anonimo ha detto...

per quanto riguarda il federalismo fiscale, nemmeno Lega e PdL hanno presentato proposte concrete. Il documento preparato da Calderoli è un ammasso di slogan triti e ritriti, senza alcun accenno a costi e dati (e basta andare a leggere i commenti degli articolisti di www.lavoce.info per capire).
L'unica cosa certa che si sa è che hanno calcolato 7 anni di tempo per la fattibilità della riforma.
Che mi sembrano tempi davvero lunghi: però è anche vero che possono coprire almeno un paio di campagne elettorali.
Così avranno ancora una scusa per prendere i giro i propri elettori