Si è svolto ieri il convegno sui servizi pubblici locali alla luce delle ultime misure legislative.
Dopo la presentazione dell’incontro da parte Giandomenico Allegri, coordinatore provinciale del Partito Democratico, sono intervenute Francesca Simeoni e Vania Vigolo dell’Università di Verona che hanno illustrato rispettivamente la struttura dei settori e le ultime disposizioni legislative in materia di servizi pubblici locali. Tali interventi sono stati importanti per promuovere un confronto efficace tra i relatori sui problemi normativi ed operativi inerenti alla gestione operativa dei servizi locali.
Maurizio Battista, giornalista de L’Arena, ha coordinato i lavori, stimolando i relatori ad intervenire sui problemi della gestione dei servizi locali e sui cambiamenti legislativi.
Le nuove disposizioni legislative sono state criticate da tutti i relatori: politici, Federico Testa - parlamentare del PD- e Alberto Giorgetti – sottosegretario all’Economia e alle Finanze – e responsabili di aziende, Stefano Bolla – vice presidente Assogas – e Mario D’Ascenzi – vice presidente Federutility.
Giorgetti ha affermato che “non esistono nel centro destra e nel centro sinistra posizioni omogenee” e che “la nuova legge esprime una posizione di compromesso”.
I rappresentanti delle aziende hanno sottolineato “che la legge 133/2008 non rappresenta una piena liberalizzazione ed uno scardinamento del sistema precedente”. Hanno auspicato maggiore concorrenza, superando l’affidamento diretto e la gestione in house dei servizi.
Federico Testa, responsabile del PD per l’energia e docente dell’Università di Verona, ha ribadito i punti debolezza delle nuove disposizioni che aveva espresso in Parlamento in sede di conversione del decreto 112.
"Gli effetti delle nuove disposizioni, afferma Federico Testa, porteranno ad una ulteriore chiusura del mercato e di limitazione della concorrenza con conseguenze gravi per i consumatori in termini di costi e di qualità".
Per Federico Testa i punti deboli sono il conferimento della gestione dei servizi, i bacini di gara per i diversi servizi e l’ottima dimensione dell’impresa per sfruttare economie di scala e di scopo.
A conclusione del convegno Giorgetti e Testa si sono trovati d’accordo nell’esprimere la necessità per AGSM di procedere ad accordi ed alleanze per rafforzare l’impresa in termini economici e finanziari e superare l’attuale stato di isolamento.
Gli interventi dei relatori dimostrano chiaramente che le riforme non si possono improvvisare in particolar modo nel settore dei servizi pubblici locali, i quali presentano caratteristiche imprenditoriali diverse e, quindi, non si prestano ad essere regolamentati in modo uniforme.
Dopo la presentazione dell’incontro da parte Giandomenico Allegri, coordinatore provinciale del Partito Democratico, sono intervenute Francesca Simeoni e Vania Vigolo dell’Università di Verona che hanno illustrato rispettivamente la struttura dei settori e le ultime disposizioni legislative in materia di servizi pubblici locali. Tali interventi sono stati importanti per promuovere un confronto efficace tra i relatori sui problemi normativi ed operativi inerenti alla gestione operativa dei servizi locali.
Maurizio Battista, giornalista de L’Arena, ha coordinato i lavori, stimolando i relatori ad intervenire sui problemi della gestione dei servizi locali e sui cambiamenti legislativi.
Le nuove disposizioni legislative sono state criticate da tutti i relatori: politici, Federico Testa - parlamentare del PD- e Alberto Giorgetti – sottosegretario all’Economia e alle Finanze – e responsabili di aziende, Stefano Bolla – vice presidente Assogas – e Mario D’Ascenzi – vice presidente Federutility.
Giorgetti ha affermato che “non esistono nel centro destra e nel centro sinistra posizioni omogenee” e che “la nuova legge esprime una posizione di compromesso”.
I rappresentanti delle aziende hanno sottolineato “che la legge 133/2008 non rappresenta una piena liberalizzazione ed uno scardinamento del sistema precedente”. Hanno auspicato maggiore concorrenza, superando l’affidamento diretto e la gestione in house dei servizi.
Federico Testa, responsabile del PD per l’energia e docente dell’Università di Verona, ha ribadito i punti debolezza delle nuove disposizioni che aveva espresso in Parlamento in sede di conversione del decreto 112.
"Gli effetti delle nuove disposizioni, afferma Federico Testa, porteranno ad una ulteriore chiusura del mercato e di limitazione della concorrenza con conseguenze gravi per i consumatori in termini di costi e di qualità".
Per Federico Testa i punti deboli sono il conferimento della gestione dei servizi, i bacini di gara per i diversi servizi e l’ottima dimensione dell’impresa per sfruttare economie di scala e di scopo.
A conclusione del convegno Giorgetti e Testa si sono trovati d’accordo nell’esprimere la necessità per AGSM di procedere ad accordi ed alleanze per rafforzare l’impresa in termini economici e finanziari e superare l’attuale stato di isolamento.
Gli interventi dei relatori dimostrano chiaramente che le riforme non si possono improvvisare in particolar modo nel settore dei servizi pubblici locali, i quali presentano caratteristiche imprenditoriali diverse e, quindi, non si prestano ad essere regolamentati in modo uniforme.
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