L'articolo di Anna Zegarelli è stato pubblicato su L'Arena del 12 ottobre 2008.
Due dirigenti della pubblica amministrazione, il veronese Antonino Leone e Lucio Scarpa di Venezia, hanno costituito il gruppo "SOS P.A.": scopo, aumentare la competitività di quanti sono impiegati negli uffici pubblici e offrire servizi di qualità ai cittadini.
Gli obiettivi: sensibilizzare i cittadini utenti di qualsiasi ente; trattare i problemi della pubblica amministrazione; ricerca e aggiornamento; raccogliere testimonianze sul funzionamento delle pubbliche amministrazioni; divulgare quanto proposto da parlamentari e senatori della Commissione lavoro; promuovere le proposte dei cittadini e dei lavoratori.
All'iniziativa hanno già aderito un centinaio di persone di città diverse. Chiunque può iscriversi a http://www.facebook.com/ e, quindi, al gruppo SOS P.A. portando opinioni, commentando e raccontando esperienze.
Occorre occupare uno spazio riformista e democratico mentre il nostro Paese sembra invaso dal qualunquismo", spiega Leone, "non è questo il mnodo di intervenire sul mutamento strutturale ed organizzativo delle pubbliche amministrazioni".
Al sito si lega un blog, nato qualche mese prima e che è già stato visitato da quattromila persone, che hanno detto la loro su organizzazione, efficienza dei servizi, utilizzo dei professionisti esterni e delle risorse umane. Si è parlato di assenteismo. E su questo problema Leone dice: "E' il sintomo del cattivo funzionamento della P.A., riempire uffici non serve se il management non è in grado di organizzare il personale. Occorre indicare agli operatori gli obiettivi da conseguire. Ma soprattutto occorre che vi sia trasparenza dei risultati conseguiti. A controllare come funzionano le P.A. devono essere innanzitutto i cittadini, serve dare loro gli strumenti per farlo".il cannocchiale
domenica 12 ottobre 2008
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1 commento:
Riprendono a volare le borse. Continuano a precipitare salari e pensioni.
Volano le borse di tutto il mondo dopo il via libera al “piano anticrisi” messo a punto dai leader dell'Unione europea che prevede che i quindici Paesi della zona euro garantiscano i prestiti interbancari e la ricapitalizzazione delle banche in difficoltà. I listini di tutto il mondo si lasciano alle spalle una delle settimane più nere della storia dei mercati (-21% il calo segnato da Piazza Affari) e tornano a salire. A spingere in alto i titoli, la valanga di miliardi di euro e di dollari immessi nel fine settimana dai governi per cercare di far ripartire la circolazione del credito, congelato dalla crisi dei mutui. Milano, Parigi, Londra, Francoforte e Wall Street, chiudono la giornata con guadagni stellari, mai visti negli ultimi anni, che arrivano a superare il 10%. In forte ascesa nel Vecchio Continente proprio i titoli bancari, maggiormente tartassati dalla crisi scatenata ormai più di un anno fa dalla tempesta dei mutui statunitensi. In salita anche i petroliferi sulla spinta del petrolio, tornato nella notte sopra la soglia degli 81 dollari al barile. “LORO” hanno trovato cifre assurde per salvare banche corrotte, incapaci (nella migliore delle ipotesi) e speculatrici, poi ogni anno ci dicono che non ci sono i soldi per la sanità, per la sicurezza, per la scuola, per il lavoro e le pensioni. I soldi ci sono sempre per chi ne maneggia tanti. Non ci sono mai per chi - come da contratto (CCNL) - ne ha pochi. Anzi sono proprio pensionati e lavoratori dipendenti che vengono sempre tartassati e chiamati in causa per salvare governi, banche, assicurazioni, compagnie telefoniche e di bandiera. Con i nostri sacrifici, con le nostre tasse, le banche potranno ancora… strozzarci!!!
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