Il 17 e 18 ottobre decine di migliaia di giovani del Partito Democratico parteciperanno alle primarie per eleggere il segretario nazionale, i delegati che parteciperanno all'assemblea nazionale e all'assemblea regionale e costituiranno l'assemblea provinciale.
Sono aperte fino al 14 ottobre le candidature per diventare delegato.
In tutte le province verrà nominato un Comitato Promotore Provinciale che avrà il compito di organizzare le primarie sul territorio.
Fino a questo momento vi sono tre candidature alla carica di segretario nazionale:
- Giulia Innocenzi di Rimini, radicale e collaboratrice di Pannella a Bruxelles;
- Fausto Raciti siciliano, trasferitosi a Roma dal 2004 per intraprendere l’attività politica, è stato l’ultimo segretario nazionale della sinistra giovanile dei DS;
- Dario Marini di Brescia che ha iniziato a fare politica con il Partito Democratico.
"Il Segretario dei giovani del PD, afferma Federico Benini -Coordinatore del comune di Verona di generazione democratica- non dovrà essere o apparire una figura di apparato, con un passato marcatamente partitico, ma dovrà unire le varie anime che compongono l’assemblea, anime che a loro volta hanno militato per anni in partiti e che si ritrovano a ricoprire un incarico nazionale solo per vecchie logiche di sapore cencelliano. Per questo motivo i giovani di Verona hanno seguito un’altra strada: candidare e sostenere i giovani che da poco si sono affacciati alla politica e che credono, con il loro entusiasmo, di cambiare veramente le cose. Il candidato nazionale verrà quindi scelto in piena libertà e autonomia, proprio per dimostrare che la logica delle primarie è un modo di fare politica che parte dal basso e nessuno può permettersi di essere eletto algebricamente!"
Marta Meo afferma nel suo blog che “Dario Marini ha cominciato a fare politica pensando al PD (come me), che ha fatto il CFP a Milano (come me), che ha un blog dove scrive il partito che vorrebbe (come me). Dario studia per specializzarsi a Scienza Politiche e per mantenersi nel fine settimana fa il cameriere in una discoteca (come me, no, scherzo!). Insomma, non so se si era capito, sarà che anche lui vive lungo la A4, sarà che abbiamo dei riferimenti politico culturali comuni, sarà perché una volta tanto mi sembra un giovane vero e non il solito prevecchio a me Dario piace e lo considero (anche se non lo potrò votare) il mio candidato”.
Dal sito Faceboock Dario Marini lancia un appello ai giovani democratici. “Il Partito Democratico, afferma Dario Marini, è un grande partito, ma soprattutto un progetto da costruire e da realizzare insieme. Vogliamo per il nostro paese, l’Italia, un partito inclusivo, un partito veramente riformista, moderno e innovatore”. “Il Partito Democratico, continua Dario, ha posto le proprie fondamenta sulla partecipazione rappresentativa, ma soprattutto diretta. La sua costruzione richiede passione, costanza, coerenza e soprattutto lungimiranza. Ed è appunto al futuro che vogliamo guardare, sogniamo un progetto in grado di costruire una classe dirigente rinnovata, formata e rappresentativa della società. Per questo motivo pensiamo che i giovani siano la vera forza motrice del Partito Democratico e che quindi debbano esserne i protagonisti”.
“I giovani democratici, conclude Dario, non siano una realtà a sé stante, autonoma, indipendente, né tanto meno il pungolo del partito. Non esiste il partito degli adulti e quello dei ragazzi, per noi esiste solo il Partito Democratico. Una giovanile dentro le università, le scuole nei luoghi di lavoro, ma che operi fin da subito nel partito senza la necessità di costruire strutture parallele troppo spesso autoreferenziali e non rappresentative della società complessa in cui viviamo. Per questo riteniamo che siano i giovani ad esprimere in primis una politica riformista, una politica in grado di dare risposte nuove e al passo con i tempi sui temi della tecnologia, dell’economia, dell’ambiente e della vita privata”. Per conoscere il profilo di Dario basta collegarsi al gruppo di Facebook Comitato Nazionale Dario Marini Segretario dei Giovani Democratici.
Condivido le dichiarazioni di Marta Meo e credo che Dario Marini possa essere il segretario ideale dei giovani del Partito Democratico per i seguenti motivi:
- Il suo impegno politico non ha legami con il passato e con le anacronistiche divisioni e diversità tra Popolari, Margherita e Democratici di Sinistra ma rappresenta una nuova cultura ed un nuovo impegno finalizzato a costruire il futuro del terzo millennio. Molto spesso i nostri politici vedono solo la loro sopravvivenza e sono incapaci a guardare il futuro per gli altri senza la loro presenza;
- Non è un politico di professione e, quindi, predestinato ad assumere incarichi e ruoli;
- La sua partecipazione al centro di formazione politica presieduto da Massimo Cacciari e diretto da Nicola Pasini fornisce delle garanzie sulla sua preparazione e affidabilità politica.
Nell'impegno politico occorre avere una visione complessiva dei fenomeni e dei problemi sociali ed economici e non di una parte di essi così come avviene spesse volte con i radicali.
Sono aperte fino al 14 ottobre le candidature per diventare delegato.
In tutte le province verrà nominato un Comitato Promotore Provinciale che avrà il compito di organizzare le primarie sul territorio.
Fino a questo momento vi sono tre candidature alla carica di segretario nazionale:
- Giulia Innocenzi di Rimini, radicale e collaboratrice di Pannella a Bruxelles;
- Fausto Raciti siciliano, trasferitosi a Roma dal 2004 per intraprendere l’attività politica, è stato l’ultimo segretario nazionale della sinistra giovanile dei DS;
- Dario Marini di Brescia che ha iniziato a fare politica con il Partito Democratico.
"Il Segretario dei giovani del PD, afferma Federico Benini -Coordinatore del comune di Verona di generazione democratica- non dovrà essere o apparire una figura di apparato, con un passato marcatamente partitico, ma dovrà unire le varie anime che compongono l’assemblea, anime che a loro volta hanno militato per anni in partiti e che si ritrovano a ricoprire un incarico nazionale solo per vecchie logiche di sapore cencelliano. Per questo motivo i giovani di Verona hanno seguito un’altra strada: candidare e sostenere i giovani che da poco si sono affacciati alla politica e che credono, con il loro entusiasmo, di cambiare veramente le cose. Il candidato nazionale verrà quindi scelto in piena libertà e autonomia, proprio per dimostrare che la logica delle primarie è un modo di fare politica che parte dal basso e nessuno può permettersi di essere eletto algebricamente!"
Marta Meo afferma nel suo blog che “Dario Marini ha cominciato a fare politica pensando al PD (come me), che ha fatto il CFP a Milano (come me), che ha un blog dove scrive il partito che vorrebbe (come me). Dario studia per specializzarsi a Scienza Politiche e per mantenersi nel fine settimana fa il cameriere in una discoteca (come me, no, scherzo!). Insomma, non so se si era capito, sarà che anche lui vive lungo la A4, sarà che abbiamo dei riferimenti politico culturali comuni, sarà perché una volta tanto mi sembra un giovane vero e non il solito prevecchio a me Dario piace e lo considero (anche se non lo potrò votare) il mio candidato”.
Dal sito Faceboock Dario Marini lancia un appello ai giovani democratici. “Il Partito Democratico, afferma Dario Marini, è un grande partito, ma soprattutto un progetto da costruire e da realizzare insieme. Vogliamo per il nostro paese, l’Italia, un partito inclusivo, un partito veramente riformista, moderno e innovatore”. “Il Partito Democratico, continua Dario, ha posto le proprie fondamenta sulla partecipazione rappresentativa, ma soprattutto diretta. La sua costruzione richiede passione, costanza, coerenza e soprattutto lungimiranza. Ed è appunto al futuro che vogliamo guardare, sogniamo un progetto in grado di costruire una classe dirigente rinnovata, formata e rappresentativa della società. Per questo motivo pensiamo che i giovani siano la vera forza motrice del Partito Democratico e che quindi debbano esserne i protagonisti”.
“I giovani democratici, conclude Dario, non siano una realtà a sé stante, autonoma, indipendente, né tanto meno il pungolo del partito. Non esiste il partito degli adulti e quello dei ragazzi, per noi esiste solo il Partito Democratico. Una giovanile dentro le università, le scuole nei luoghi di lavoro, ma che operi fin da subito nel partito senza la necessità di costruire strutture parallele troppo spesso autoreferenziali e non rappresentative della società complessa in cui viviamo. Per questo riteniamo che siano i giovani ad esprimere in primis una politica riformista, una politica in grado di dare risposte nuove e al passo con i tempi sui temi della tecnologia, dell’economia, dell’ambiente e della vita privata”. Per conoscere il profilo di Dario basta collegarsi al gruppo di Facebook Comitato Nazionale Dario Marini Segretario dei Giovani Democratici.
Condivido le dichiarazioni di Marta Meo e credo che Dario Marini possa essere il segretario ideale dei giovani del Partito Democratico per i seguenti motivi:
- Il suo impegno politico non ha legami con il passato e con le anacronistiche divisioni e diversità tra Popolari, Margherita e Democratici di Sinistra ma rappresenta una nuova cultura ed un nuovo impegno finalizzato a costruire il futuro del terzo millennio. Molto spesso i nostri politici vedono solo la loro sopravvivenza e sono incapaci a guardare il futuro per gli altri senza la loro presenza;
- Non è un politico di professione e, quindi, predestinato ad assumere incarichi e ruoli;
- La sua partecipazione al centro di formazione politica presieduto da Massimo Cacciari e diretto da Nicola Pasini fornisce delle garanzie sulla sua preparazione e affidabilità politica.
Nell'impegno politico occorre avere una visione complessiva dei fenomeni e dei problemi sociali ed economici e non di una parte di essi così come avviene spesse volte con i radicali.
2 commenti:
d'accordo con la novità... ma poi in concretezza?
scusa il dubbio e il modo diretto in cui ho ho pronunciato la frase (che fra l'altro ho anche fatto a Salvatore Bruno...)
Detto questo il mio dubbio non è tanto chi scegliere (sarebbe sicuramente uno fra Bruno e Marini in rigoroso ordine di preferenza), ma se andare a votare per le primarie. Non credo nella giovanile così come pensata (ecco anche il perché della leggera preferenza a Bruno)...
Detto questo sono d'accordo sul fatto che bisogna dire basta ai piccoli burocrati di partito!
ciao e grazie del tuo intervento sul mio blog!
Rimango delle mie idee non bisogna scegliere un predestinato alla carica di segretario del giovanile PD. Salvatore Bruno per quanto possa essere un ragazzo bravo e capace proviene dall'apparato e dalle vecchie logiche. Invece occorre costruire il futuro con perosne che non appartengono alle vecchie logiche. Salvatore si è trasferito dalla Sicilia a Roma per fare attività politica .... e questo significa molto .........
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