Non è possibile che il ministro Brunetta con le sue dichiarazioni irresponsabili e propagandistiche comprometta i rapporti di collaborazione costruttiva che si sono realizzati sul disegno di legge delega sulla Pubblica Amministrazione. Cosi facendo rende ingovernabili le Pubbliche Amministrazioni e compromette i rapporti con il Partito Democratico che con il suo impegno responsabile ha qualificato il disegno di legge delega presentato dal Governo sulla Pubblica Amministrazione.
Il Ministro Brunetta intervenendo ad un dibattito pubblico ha dichiarato “Se uno fa il professore, il burocrate, l’impiegato al catasto, si vergogna di dire quello che fa. Se invece dice al figlio “faccio il tornitore alla Ferrari lo dice con il sorriso, con orgoglio e dignità. Io vorrei che la nostra burocrazia fosse come la Ferrari: perché non si può?”
Ancora una volta le intenzioni o i desideri del Ministro Brunetta si contrappongono ai metodi ed agli strumenti adoperati. Il problema del clima aziendale, del senso di appartenenza ad un qualsiasi settore della Pubblica Amministrazione è l’effetto dei valori proposti e condivisi, dei modelli organizzativi adottati e dei contenuti del lavoro. Tutti questi temi hanno al centro la persona umana (lavoratore pubblico) con i suoi valori e desideri che va coinvolta in un grande disegno organizzativo che valorizzi e faccia crescere professionalmente i lavoratori e che interpreti il lavoro non contro le persone ma al servizio dei cittadini. Se questo non esiste ancora, come afferma il Ministro Brunetta, significa che i dirigenti non hanno fatto il loro dovere e non possiedono le capacità di adeguare i settori della P.A. alle esigenze ed ai cambiamenti intervenuti nel pianeta. E quello che è più grave non sono in grado di costruire un modello per il terzo millennio.
Mai una volta il Ministro Brunetta è intervenuto per analizzare e valutare il management pubblico ed avviare operativamente un grande cambiamento. Anzi i dirigenti con il Ministro Brunetta si sentono protetti e questo è molto grave perchè presuppone rapporti che non sono finalizzati al miglioramento della P.A..
Il ministro Brunetta ‘la smetta di fare propaganda a spese dei milioni di impiegati, professori, magistrati, addetti ai servizi, che con orgoglio e dignità, pur tra enormi difficoltà, fanno funzionare i servizi fondamentali del Paese.’ E' quanto afferma il ministro ombra della PA Linda Lanzillotta secondo cui Brunetta dovrebbe ‘vergognarsi’ e ‘chiedere scusa’ agli italiani ‘per tutto quello che non funziona e contro cui si scontrano ogni giorno cittadini e imprese’. ‘Troppo facile per il ministro, aggiunge , ‘continuare a vestire i panni del difensore civico e a non rispondere di tutto ciò che rientra nella sua responsabilità: l'organizzazione degli uffici dove sarà anche diminuito l'assenteismo ma non aumenta la produttività, i superstipendi dei dirigenti che questo Governo ha aumentato senza però chiedere conto dei risultati, le spese delle pubbliche amministrazioni che ricominciano a correre. Se il ministro Brunetta vuole davvero il sostegno del PD per portare avanti le riforme dell'amministrazione pubblica nell'interesse del Paese, allora lavori con sobrietà e concretezza e faccia meno insopportabile demagogia.’
Le dichiarazioni di Linda Lanzillotta sono la logica conseguenza degli slogans del Ministro Brunetta, il quale dovrebbe impegnarsi a rendere coerenti le sue intenzioni con il metodo e gli strumenti adottati.
Il Ministro Brunetta intervenendo ad un dibattito pubblico ha dichiarato “Se uno fa il professore, il burocrate, l’impiegato al catasto, si vergogna di dire quello che fa. Se invece dice al figlio “faccio il tornitore alla Ferrari lo dice con il sorriso, con orgoglio e dignità. Io vorrei che la nostra burocrazia fosse come la Ferrari: perché non si può?”
Ancora una volta le intenzioni o i desideri del Ministro Brunetta si contrappongono ai metodi ed agli strumenti adoperati. Il problema del clima aziendale, del senso di appartenenza ad un qualsiasi settore della Pubblica Amministrazione è l’effetto dei valori proposti e condivisi, dei modelli organizzativi adottati e dei contenuti del lavoro. Tutti questi temi hanno al centro la persona umana (lavoratore pubblico) con i suoi valori e desideri che va coinvolta in un grande disegno organizzativo che valorizzi e faccia crescere professionalmente i lavoratori e che interpreti il lavoro non contro le persone ma al servizio dei cittadini. Se questo non esiste ancora, come afferma il Ministro Brunetta, significa che i dirigenti non hanno fatto il loro dovere e non possiedono le capacità di adeguare i settori della P.A. alle esigenze ed ai cambiamenti intervenuti nel pianeta. E quello che è più grave non sono in grado di costruire un modello per il terzo millennio.
Mai una volta il Ministro Brunetta è intervenuto per analizzare e valutare il management pubblico ed avviare operativamente un grande cambiamento. Anzi i dirigenti con il Ministro Brunetta si sentono protetti e questo è molto grave perchè presuppone rapporti che non sono finalizzati al miglioramento della P.A..
Il ministro Brunetta ‘la smetta di fare propaganda a spese dei milioni di impiegati, professori, magistrati, addetti ai servizi, che con orgoglio e dignità, pur tra enormi difficoltà, fanno funzionare i servizi fondamentali del Paese.’ E' quanto afferma il ministro ombra della PA Linda Lanzillotta secondo cui Brunetta dovrebbe ‘vergognarsi’ e ‘chiedere scusa’ agli italiani ‘per tutto quello che non funziona e contro cui si scontrano ogni giorno cittadini e imprese’. ‘Troppo facile per il ministro, aggiunge , ‘continuare a vestire i panni del difensore civico e a non rispondere di tutto ciò che rientra nella sua responsabilità: l'organizzazione degli uffici dove sarà anche diminuito l'assenteismo ma non aumenta la produttività, i superstipendi dei dirigenti che questo Governo ha aumentato senza però chiedere conto dei risultati, le spese delle pubbliche amministrazioni che ricominciano a correre. Se il ministro Brunetta vuole davvero il sostegno del PD per portare avanti le riforme dell'amministrazione pubblica nell'interesse del Paese, allora lavori con sobrietà e concretezza e faccia meno insopportabile demagogia.’
Le dichiarazioni di Linda Lanzillotta sono la logica conseguenza degli slogans del Ministro Brunetta, il quale dovrebbe impegnarsi a rendere coerenti le sue intenzioni con il metodo e gli strumenti adottati.
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