I meccanismi normativi ed organizzativi della carta acquisti non hanno funzionato e le previsioni del Ministro Tremonti sono risultate errate. Per tali motivi l’on.le Marialuisa Gnecchi, con altri deputati del Partito Democratico, ha presentato un’interrogazione con risposta in commissione al Ministro dell’Economia e delle Finanze per sapere - premesso che:
- i dati forniti dall'INPS - poco prima di Capodanno - hanno evidenziato che sono state attivate 330.000 social card, rispetto alle 520.000 domande ricevute, 140.000 sono state respinte, mentre 50.000 devono essere ancora esaminate, a fronte dei dati del Governo che aveva previsto circa 1,3 milioni di aventi diritto; - notizie stampa riportano che su 330.000 card effettivamente distribuite finora, solo 200.000 sarebbero state in realtà attivate, le rimanenti 100.000 sarebbero state bloccate successivamente alla prima autorizzazione, in attesa della verifica per accertamento dei requisiti da parte dell'INPS. Inoltre, nel 40 per cento dei casi, la card, presentata alle casse dei supermercati, è stata respinta per ragioni non meglio specificate relative ad una «intempestiva ricarica»: le responsabilità di tale disguido non sono al momento chiare, ma l'unica certezza è il disagio provato dagli interessati; - migliaia di persone rischiano di perdere il bonus di 120 euro, rappresentato dalla ricarica iniziale, che riguarda i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008, poiché, una volta superato il limite del 31 dicembre 2008, si perderà tale somma teoricamente maturata, in assenza di una specifica proroga dei termini; - patronati, CAAF, poste e Inps hanno dichiarato che ci si trova di fronte ad un meccanismo inutilmente complicato: infatti, chi pensa di aver diritto alla card, la ottiene assieme al pin (il codice personale per usarla, tipo bancomat) direttamente alle Poste, ma successivamente la pratica viene inviata all'Inps che decide se il richiedente abbia diritto o meno alla ricarica. In questo modo si genera la prima illusione, in persone bisognose al punto da chiedere un aiuto da 40 euro al mese, che hanno in tasca card e pin ma non sanno di non aver ancora «conquistato» alcun diritto, cosa che scopriranno solo, più o meno amaramente, non appena si recano alla cassa di un supermercato, con grande imbarazzo loro e del personale dei supermercati : - quante social card siano state effettivamente distribuite, e quanti siano effettivamente gli aventi diritto le cui richieste sono già state verificate dall'INPS nel complesso e con riferimento alle singole regioni e Province autonome; - quanti fossero gli aventi diritto inizialmente stimati dal Governo, che avrebbero dovuto beneficiare della social card; - a quanto ammontino le richieste, relativamente alla social card, che sono state respinte per mancanza di requisiti; - quanti caaf o patronati abbiano collaborato all'operazione di informazione e richiesta della social card; - quante social card siano state consegnate e quante siano state effettivamente attivate al 31 dicembre 2008; - quanti siano gli esercizi convenzionati sul territorio nazionale; se non ritenga, a fronte delle difficoltà della complessa procedura per ottenere la social card, di trovare ogni strumento utile, per chiarire ai potenziali aventi titolo, che ancora non hanno potuto, per ragioni esposte, utilizzare la carta ovvero non hanno ancora presentato domanda entro il 31 dicembre 2008, se verrà loro riconosciuto il credito di 120 euro relativo ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2008.
Per fare chiarezza e pervenire a risultati migliori di quelli attuali è necessario che l’INPS offra assistenza nelle sedi periferiche alle persone interessate e stabilisca un riesame delle richieste respinte da affidare a livello periferico poiché i controlli automatizzati effettuati a livello centrale sui dati forniti dalle Poste potrebbero risultare in parte errate.
I cittadini interessati al momento possono solo ricevere informazioni sullo stato della pratica dalle Sedi territoriali dell'INPS e queste non possono intervenire nel rilascio del nullaosta per la ricarica della carta acquisti anche nel caso in cui si rendono conto di eventuali errori.
- i dati forniti dall'INPS - poco prima di Capodanno - hanno evidenziato che sono state attivate 330.000 social card, rispetto alle 520.000 domande ricevute, 140.000 sono state respinte, mentre 50.000 devono essere ancora esaminate, a fronte dei dati del Governo che aveva previsto circa 1,3 milioni di aventi diritto; - notizie stampa riportano che su 330.000 card effettivamente distribuite finora, solo 200.000 sarebbero state in realtà attivate, le rimanenti 100.000 sarebbero state bloccate successivamente alla prima autorizzazione, in attesa della verifica per accertamento dei requisiti da parte dell'INPS. Inoltre, nel 40 per cento dei casi, la card, presentata alle casse dei supermercati, è stata respinta per ragioni non meglio specificate relative ad una «intempestiva ricarica»: le responsabilità di tale disguido non sono al momento chiare, ma l'unica certezza è il disagio provato dagli interessati; - migliaia di persone rischiano di perdere il bonus di 120 euro, rappresentato dalla ricarica iniziale, che riguarda i mesi di ottobre, novembre e dicembre 2008, poiché, una volta superato il limite del 31 dicembre 2008, si perderà tale somma teoricamente maturata, in assenza di una specifica proroga dei termini; - patronati, CAAF, poste e Inps hanno dichiarato che ci si trova di fronte ad un meccanismo inutilmente complicato: infatti, chi pensa di aver diritto alla card, la ottiene assieme al pin (il codice personale per usarla, tipo bancomat) direttamente alle Poste, ma successivamente la pratica viene inviata all'Inps che decide se il richiedente abbia diritto o meno alla ricarica. In questo modo si genera la prima illusione, in persone bisognose al punto da chiedere un aiuto da 40 euro al mese, che hanno in tasca card e pin ma non sanno di non aver ancora «conquistato» alcun diritto, cosa che scopriranno solo, più o meno amaramente, non appena si recano alla cassa di un supermercato, con grande imbarazzo loro e del personale dei supermercati : - quante social card siano state effettivamente distribuite, e quanti siano effettivamente gli aventi diritto le cui richieste sono già state verificate dall'INPS nel complesso e con riferimento alle singole regioni e Province autonome; - quanti fossero gli aventi diritto inizialmente stimati dal Governo, che avrebbero dovuto beneficiare della social card; - a quanto ammontino le richieste, relativamente alla social card, che sono state respinte per mancanza di requisiti; - quanti caaf o patronati abbiano collaborato all'operazione di informazione e richiesta della social card; - quante social card siano state consegnate e quante siano state effettivamente attivate al 31 dicembre 2008; - quanti siano gli esercizi convenzionati sul territorio nazionale; se non ritenga, a fronte delle difficoltà della complessa procedura per ottenere la social card, di trovare ogni strumento utile, per chiarire ai potenziali aventi titolo, che ancora non hanno potuto, per ragioni esposte, utilizzare la carta ovvero non hanno ancora presentato domanda entro il 31 dicembre 2008, se verrà loro riconosciuto il credito di 120 euro relativo ai mesi di ottobre, novembre, dicembre 2008.
Per fare chiarezza e pervenire a risultati migliori di quelli attuali è necessario che l’INPS offra assistenza nelle sedi periferiche alle persone interessate e stabilisca un riesame delle richieste respinte da affidare a livello periferico poiché i controlli automatizzati effettuati a livello centrale sui dati forniti dalle Poste potrebbero risultare in parte errate.
I cittadini interessati al momento possono solo ricevere informazioni sullo stato della pratica dalle Sedi territoriali dell'INPS e queste non possono intervenire nel rilascio del nullaosta per la ricarica della carta acquisti anche nel caso in cui si rendono conto di eventuali errori.
1 commento:
Italy was, is and will always be a country of born loosers..!!
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