I consiglieri regionali Giuseppe Civati, Sara Valmaggi, Carlo Spreafico e Antonio Viotto interrogano la Giunta Regionale della Lombardia e l’Assessore competente al fine di intervenire presso l’INPS per conoscere la quantità e gli importi dei conguagli a favore dei pensionati suddivisi per anni di riferimento e classificati per ogni provincia della Lombardia. Inoltre, viene chiesto di intervenire al fine di velocizzare e conseguire un’adeguata gestione corrente del pagamento dei conguagli stessi. Interrogazione
Si rammenta che sul pagamento dei conguagli ai pensionati INPS gli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico hanno presentato il 12 dicembre 2008 una interrogazione parlamentare al Ministro Maurizio Sacconi, il quale non ha ancora dato risposta al quesito posto dai parlamentari del Partito Democratico.
Successivamente il consigliere regionale Franco Bonfante ha presentato una interrogazione alla Giunta Regionale del Veneto al fine di conoscere le giacenze del prodotto in questione nelle province del Veneto e velocizzare il tempo di pagamento dei conguagli stessi.
Il silenzio del Ministro Sacconi (anche dell'INPS) è molto eloquente e lascia intravedere che le giacenze dei conguagli da porre in pagamento ai pensionati INPS, titolari di una pensione collegata al reddito, non sono normali e rappresentano un prodotto consistente.
La tanto decantata trasparenza, prevista dal disegno di legge delega sulla Pubblica Amministrazione, non è rispettata dal Ministro Sacconi e dall'INPS che è in condizioni di conoscere in poco tempo le giacenze dei conguagli in questione, classificati per anni e per provincia.
In un momento di grave crisi economica che colpisce le famiglie con redditi bassi (pensionati e lavoratori dipendenti) occorre che l’INPS intervenga immediatamente per sostenere i pensionati, i quali vivono un momento di estrema difficoltà nell’affrontare i problemi quotidiani della loro sopravvivenza.
Non è possibile constatare che lo Stato è un cattivo pagatore nei confronti delle imprese con circa 60 miliardi di debiti per i lavori e le forniture ricevute e dei pensionati che aspettano il pagamento dei conguagli scaturiti dal ricalcolo delle pensioni in rapporto al reddito dichiarato.
Gli interventi a sostegno delle persone che vivono il disagio sociale della crisi economica in atto devono contenere l’elemento della velocità per essere efficaci altrimenti non incidono sui bisogni delle persone e sulla domanda di consumo che continua a scendere.
Le previsioni dell’economia non sono rosee in quanto si prevede il calo del PIL di due punti e l’aumento del tasso di disoccupazione all’8,2% con 600 mila posti di lavoro in meno.
A differenza della carta acquisto e del bonus famiglia che hanno incontrato notevoli difficoltà e problemi organizzativi i conguagli se posti in pagamento dall'INPS sono immediatamente esigibili dai pensionati, i quali potranno utilizzarli secondo i propri bisogni.
Famiglia Cristiana attacca il governo e Berlusconi, il quale sembra preoccupato più di Fiorello che passa a Sky e della cessione di Kakà anziché della crisi economica.
Famiglia Cristiana
Si rammenta che sul pagamento dei conguagli ai pensionati INPS gli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico hanno presentato il 12 dicembre 2008 una interrogazione parlamentare al Ministro Maurizio Sacconi, il quale non ha ancora dato risposta al quesito posto dai parlamentari del Partito Democratico.
Successivamente il consigliere regionale Franco Bonfante ha presentato una interrogazione alla Giunta Regionale del Veneto al fine di conoscere le giacenze del prodotto in questione nelle province del Veneto e velocizzare il tempo di pagamento dei conguagli stessi.
Il silenzio del Ministro Sacconi (anche dell'INPS) è molto eloquente e lascia intravedere che le giacenze dei conguagli da porre in pagamento ai pensionati INPS, titolari di una pensione collegata al reddito, non sono normali e rappresentano un prodotto consistente.
La tanto decantata trasparenza, prevista dal disegno di legge delega sulla Pubblica Amministrazione, non è rispettata dal Ministro Sacconi e dall'INPS che è in condizioni di conoscere in poco tempo le giacenze dei conguagli in questione, classificati per anni e per provincia.
In un momento di grave crisi economica che colpisce le famiglie con redditi bassi (pensionati e lavoratori dipendenti) occorre che l’INPS intervenga immediatamente per sostenere i pensionati, i quali vivono un momento di estrema difficoltà nell’affrontare i problemi quotidiani della loro sopravvivenza.
Non è possibile constatare che lo Stato è un cattivo pagatore nei confronti delle imprese con circa 60 miliardi di debiti per i lavori e le forniture ricevute e dei pensionati che aspettano il pagamento dei conguagli scaturiti dal ricalcolo delle pensioni in rapporto al reddito dichiarato.
Gli interventi a sostegno delle persone che vivono il disagio sociale della crisi economica in atto devono contenere l’elemento della velocità per essere efficaci altrimenti non incidono sui bisogni delle persone e sulla domanda di consumo che continua a scendere.
Le previsioni dell’economia non sono rosee in quanto si prevede il calo del PIL di due punti e l’aumento del tasso di disoccupazione all’8,2% con 600 mila posti di lavoro in meno.
A differenza della carta acquisto e del bonus famiglia che hanno incontrato notevoli difficoltà e problemi organizzativi i conguagli se posti in pagamento dall'INPS sono immediatamente esigibili dai pensionati, i quali potranno utilizzarli secondo i propri bisogni.
Famiglia Cristiana attacca il governo e Berlusconi, il quale sembra preoccupato più di Fiorello che passa a Sky e della cessione di Kakà anziché della crisi economica.
Famiglia Cristiana
Nessun commento:
Posta un commento