martedì 7 aprile 2009

INPS: Conguagli ai pensionati

Gli on Donata Lenzi, Federico testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico hanno presentato il 12 dicembre del 2008 un'interrogazione sul pagamento dei conguagli ai pensionati INPS al fine di conoscere il numero e gli importi di tali pagamenti classificati per provincia e di velocizzare il pagamento di tali somme a favore dei pensionati INPS.
Inoltre, gli interroganti hanno sottolineato la necessità di normalizzare la giacenza e di introdurre in forma automatica la misurazione dei tempi di definizione e della giacenza di tale prodotto.
L'on. Pasquale Viespoli, sottosegretario al Lavoro, ha risposto senza entrare nel merito delle problematiche esposte in modo chiaro dai deputati Lenzi, Testa e Codurelli chiarendo l'iter burocratico dei pagamenti.
Si riporta il testo della risposta all'interrogazione.
Con riferimento all'atto ispettivo, presentato dall'Onorevole Lenzi, relativo alle operazioni di ricalcolo delle prestazioni collegate al reddito che originano da variazioni dei redditi posseduti dai pensionati, passo ad illustrare i dati informativi trasmessi dall'INPS.
L'Istituto procede ad effettuare le elaborazioni reddituali, volte a ricostituire le pensione determinandone il giusto importo dovuto, una volta l'anno. In tale ambito, vengono quantificati i conguagli, a credito o a debito, i cui importi finali dipendono dall'entità della riduzione e dal termine iniziale dal quale si effettua il calcolo degli arretrati.
Gli arretrati, a debito o a credito, hanno, quindi, una decorrenza iniziale e un termine finale che coincide con il mese precedente alla ricostituzione.
In particolare, per quanto riguarda i conguagli a credito, se di importo compreso entro 2.500 euro, vengono calcolati con procedura centralizzata e posti in pagamento sulla prima cedola della pensione successiva all'elaborazione. Sempre nel caso di conguagli a credito, ma con precedenti situazioni di indebiti riferiti allo stesso soggetto, o di conguagli a credito di importo superiore a 2.500 euro, questi sono messi a disposizione della Sede competente dell'Istituto per le relative verifiche e il successivo pagamento, che viene effettuato sempre sulla prima cedola utile della pensione successiva all'elaborazione.
Il dettaglio delle operazioni è analiticamente riportato nel modello «TE08» il quale è a disposizione del pensionato che può, in qualunque momento, rivolgersi alla sede INPS competente e richiederne la consegna al fine di acquisire le notizie circa il dettaglio del calcolo. Tale possibilità è portata a conoscenza dell'interessato nella lettera con la quale vengono comunicati gli importi conguagliati.
Al fine di addivenire ad una gestione più veloce e corrente delle operazioni di ricalcolo delle prestazioni collegate al reddito, l'INPS ha reso noto che è in fase di realizzazione una procedura che consentirà una lavorazione continua e non più concentrata in unico momento dell'anno dei modelli reddituali, garantendo in tal modo al pensionato la tempestività dell'aggiornamento dell'importo della sua pensione e la riduzione, a livelli puramente fisiologici, degli indebiti.
Tale operazione è favorita anche dall'approvazione delle nuove disposizioni sull'accertamento reddituale contenute nell'articolo 35, commi da 8 a 13, della legge n. 14 del 2009.
Infine, avverto che è annessa alla risposta una tabella contenente i dati relativi alla quantità dei conguagli a credito e a debito delle ultime tre operazioni reddituali.

Operazione RED ... Redditi riferiti agli anni ... A debito ... A credito
2008 ........................ 2007/2006 ............ 216.899 .... 559.009
2007 ........................ 2006/2005 ............ 462.427 .... 325.492
2006 ....................... 2005/2004 ............. 316.092 .... 352.643
2005 .................... 2004/2003/2002 ......... 552.189 .....309.394

Osservazioni alla risposta predisposte dal sottoscritto
I conguagli positivi non interessati da indebito, che raffigurano degli arretrati per i pensionati, vengono messi in pagamento dal sistema centrale se di importo fino a 2.500 euro. Tutti gli altri conguagli d’importo superiore a 2.500 o interessati da indebiti sono trasferiti in rete alle sedi competenti dell’Istituto per la lavorazione ed il conseguente pagamento. La verifica della esistenza di indebiti sui conguagli riguarda tutti gli indebiti incluso quelli già riscossi e, quindi, la tipologia di conguagli d’importo fino a 2.500 euro interessati da indebiti definiti e riscossi non sono messi in pagamento ma sono trasferiti invano alle sedi periferiche.
La richiesta del modello di liquidazione deve essere effettuata dal pensionato e non viene inviato automaticamente al pensionato dal sistema centrale dopo l’elaborazione delle dichiarazioni reddituali.
Le nuove disposizioni incidono positivamente sulla diminuzione della quantità dei conguagli negativi poiché tengono conto del reddito dell’anno precedente. Le procedure che l’Inps sta predisponendo permettono la lavorazione continua delle dichiarazioni reddituali. Ma sulla lavorazione dei conguagli positivi trasferiti alle sedi non cambia nulla.
Con messaggio n. 24868 del 6/11/2008 l’Inps ha annunciato in via sperimentale una innovazione nella procedura conguagli con la gestione unica del soggetto e non della singola pratica o conguaglio e, pertanto, gli operatori dovrebbero intervenire sulla totalità dei conguagli che fanno capo ad un soggetto.
La tabella nell’ultima colonna rappresenta il numero delle dichiarazioni reddituali elaborati nell’anno con risultato a credito.
La tabella non indica le elaborazioni antecedenti al 2005 ed il numero complessivo e gli importi dei conguagli giacenti da porre in pagamento suddivisi per anni e classificati per provincia, provenienti dalla elaborazione delle dichiarazioni reddituali e dalla liquidazione delle ricostituzioni delle pensioni (calcolo delle pensioni in essere) nelle sedi periferiche dell’Istituto.
I conguagli da porre in pagamento hanno un impatto sociale dovuto alla grave crisi economica del paese nei confronti dei redditi bassi.
Non vi è alcuna indicazione riguardo alla definizione dei conguagli giacenti e la predisposizione di procedure finalizzate alla rilevazione statistica automatizzata del prodotto e dei tempi di liquidazione.
Infine i tempi di definizione dei conguagli positivi non sono tenuti presenti nei tempi di liquidazione delle ricostituzioni. Quindi dal calcolo delle ricostituzioni delle pensioni al pagamento degli arretrati non è rilevato il tempo di definizione.
Non vi sono impegni trasparenti di definizione dei conguagli in giacenza e di sottoposizione del prodotto a controlli automatizzati per conoscere oggettivamente il numero, l’importo ed il tempo di definizione dei conguagli. Quest’ultimo elemento dovrebbe essere incluso nei tempi di liquidazione delle ricostituzioni in quanto se il pagamento del conguaglio non avviene la ricostituzione anche se calcolata non è definita in tutte le sue fasi di lavorazione.
In definitiva il Ministero del Lavoro e l’INPS non rispettano la trasparenza delle Pubbliche Amministrazioni che rappresenta uno degli obiettivi della legge 4 marzo 2009, n. 15.
Il Ministero del Lavoro e l'INPS si sbagliano nel caso in cui pensassero che tutto finisca con la risposta del sottosegretario Viespoli. La battaglia continuerà per rendere trasparenti i dati e per velocizzare i tempi di pagamento dei conguagli ai pensionati in un momento di grave crisi economica che colpisce i redditi bassi e particolarmente i pensionati.

5 commenti:

roberto celani ha detto...

Osservazioni in gran parte condivisibili quelle fatte sulla base della risposta alle interrogazioni. Trascurano però di considerare la sempre più consistente riduzione dell'organico del personale in forza all'Istituto e le contraddizioni nella dichiarazione dei redditi operata da pensionati e patronati. Sarebbe comunque interessante conoscere la giacenza divisa per sede, in quanto nella regione dove vivo e opero la giacenza sembra essere quella strettamente fisiologica rispetto ai tempi tecnici.
Un'ultima osservazione sul ricomprendere i tempi di definizione del conguaglio tra i tempi di definizione della domanda stessa di prestazione:
analoga richiesta andrebbe proposta (e gli operatori impegnati nella elaborazione teorica del tempo reale lo hanno fatto, inascoltati) per il pagamento dei conguagli di arretrati di prima liquidazione delle pensioni. Una revisione della convenzione con l'ABI s'impone come improcastinabile.
Dal momento della definizione e della trasmissione del relativo flusso perchè attendere mediamente 15/30 giorni prima dell'effettiva data di accredito a favore dei pensionati?
Quanto vale per le Banche una differenza di valuta così determinata?

Antonino Leone ha detto...

L’INPS ha registrato una riduzione consistente dell’organico rispetto al 2005 pari al 10%. Nel 2008 ha registrato un organico di 32.074 unità, contro le 35.234 del 2005. Inoltre, negli ultimi due anni è stata congelata la mobilità tra gli enti in attesa che venissero completati i passaggi di livello del personale interno. Questa condizione ha consentito all’INPS una riduzione dei costi di circa 152 milioni di euro e nello stesso tempo ha posto in difficoltà le Sedi dell’Istituto, in particolare quelle che registrano una chiara carenza di personale, rispetto agli obiettivi da conseguire stabiliti nel business plan di ciascuna Sede.
Il problema dei tempi di definizione per le prime liquidazioni dovrebbero comprendere i tempi di pagamento degli arretrati. Occorre entrare nel merito della convenzione con l'ABI e rivedere i tempi di accreditamento delle somme. Per le ricostituzioni delle pensioni (liquidazioni delle pensioni in essere) il problema è più grave in quanto gli arretrati devono essere lavorati dagli operatori nella maggior parte dei casi e non vanno in pagamento automaticamente. Gli utenti in questi casi aspettano molto tempo prima del pagamento ed è per questo che bisogna rendere trasparenti le giacenze ed i tempi di pagamento. Cosa che l'Inps ed il Ministero del Lavoro evitano.
Condivido le analisi di Roberto e l'ho invito a fare sua questa causa a favore dei pensionati in un momento di grave difficoltà economica che si ripercuote sui redditi bassi.

Anonimo ha detto...

le pensioni sono terribilmente squilibrate, sopraqttutto se paragonaste agli stipendiu dei ministri ecc, ecce. che percepiscono sino a 38.000,00 dico 38.000,00 Euro al mese. purtroppo non posso far nulla se non pensare che almeno ci le percepisce abbia vergogna-.

GianFranco ha detto...

è UN ANNO CHE RINCORRO LA PENSIONE X MIA MOGLIE 60 ANNI COMPIUTI, E' UNA PENSIONE COMPOSTA DA CONTRIBUTI INPS E ENPALS, 8 RIFIUTI,DOPO RICORSI DA PARTE DEL PATRONATO, ORA ATTENDIAMO IL MODELLO TE, MA CHE CAVOLO E' STO MODELLO, E' PASSATO UN INTERO ANNO SPERIAMO IN UNA RISPOSTA DEGNA DI SERIETA'

Antonino Leone ha detto...

Il modello TE08 è il prospetto di liquidazione della pratica. Faccia controllare dal Patronato l'effettiva liquidazione della domanda.