lunedì 27 aprile 2009

Gli incarichi di Antonio Mastrapasqua

Il senatore Elio Lannutti dell’Idv ha presentato l’interrogazione n. 4-01407 del 21 aprile al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali per conoscere la posizione del Governo di fronte alla molteplicità di incarichi di Antonio Mastrapasqua. Si riporta il testo dell'interrogazione.
“Premesso che:
nel luglio 2008 il Consiglio dei ministri ha nominato Antonio Mastrapasqua presidente dell'Istituto nazionale di previdenza sociale (Inps);
risulta all'interrogante che il suddetto abbia totalizzato 54 incarichi societari sia nel settore pubblico sia in quello privato;
in particolare, scorrendo l'elenco delle sue cariche attuali, reperibile presso la Camera di commercio, si evince che Antonio Mastrapasqua risulta essere presidente, oltre che dell'Inps, anche di Equitalia Gerit, Equitalia Etr ed Equitalia Esatri, società controllate da Equitalia, gruppo di cui l'Inps possiede il 49 per cento; inoltre, risulta essere vicepresidente di Equitalia servizi e Equitalia nomos, altre società del gruppo Equitalia. Ricopre, quindi, un paio di incarichi da consigliere semplice, tre da liquidatore, una decina da presidente del collegio sindacale, ventiquattro da revisore dei conti effettivo, otto da revisore supplente. Alcuni di questi incarichi gli sono stati assegnati addirittura dopo che il Governo l'aveva designato, il 4 luglio 2008, alla presidenza dell'Inps,
si chiede di sapere:
se il Governo non ritenga che un numero così elevato di incarichi presidenziali, tra cui quello dell'Istituto nazionale di previdenza sociale, e quelli di società private controllate dall'Inps, non rappresenti un grave caso di incompatibilità;
se non ritenga opportuno revocare l'incarico di presidente dell'Inps al dottor Antonio Mastrapasqua, considerato che le norme sull'incompatibilità, oltre ad assicurare l'imparzialità dell'azione amministrativa, sono finalizzate a tutelare il prestigio dell'amministrazione, ponendola al di sopra di ogni sospetto, indipendentemente dal fatto che la situazione incompatibile abbia creato un concreto pregiudizio all'Istituto.”
Al di là delle incompatibilità ritengo che tutti questi incarichi in capo ad una sola persona rappresentano un paradosso ed un rischio per una gestione corretta degli incarichi stessi.

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