Il senatore Paolo Nerozzi del Partito Democratico ha presentato una interrogazione sugli appalti dell’INPS che si riporta integralmente.
Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali e dell’economia e delle finanze.
Premesso che:
a seguito della grave crisi economica e finanziaria che ha investito negli ultimi anni il Paese, e con essa il massiccio ricorso agli ammortizzatori sociali erogati, il ruolo dell’Istituto nazionale di previdenza sociale (INPS), sia in qualità di erogatore dei contributi di sostegno al reddito dei lavoratori sia in qualità di soggetto di controllo della regolarità delle procedure di finanziamento, riveste funzione centrale nella gestione stessa della crisi;
per svolgere al meglio tali funzioni l’INPS si avvale di un articolato sistema informatico alla cui gestione partecipano con contratti di outsourcing varie aziende di informatica; tali aziende forniscono all’Istituto previdenziale vari servizi, tra cui: la progettazione e la realizzazione di un contact center multicanale con finalità di sportello multicanale unico; fornitura di hardware, software e relativi servizi accessori per il centro elettronico dell’INPS; assistenza informatica sui sistemi dell’Istituto; progetto per l’evoluzione del servizio di Business Continuity e Disaster Recovery; servizi per la realizzazione di iniziative al fine di abilitare l’Istituto al nuovo ruolo nel sistema del Welfare e nel sostegno al reddito dei lavoratori; reingegnerizzazione del parco applicativo esercizio attività periferiche;
il complesso dei servizi e delle consulenze erogate dalle varie aziende all’Istituto previdenziale, per le attività suddette, ammonterebbe alla cifra di 400 milioni di euro circa, per il periodo giugno 2006-ottobre 2010;
l’INPS ha sottoscritto, a seguito di apposite gare, contratti con varie aziende per lo più raggruppate in associazione temporanea di imprese (ATI);
considerato che:
al fine di conseguire gli obiettivi strategici collegati con i contratti di outsourcing l’Istituto ricorre al monitoraggio informatico, ai sensi dell’art. 13, comma 2, del decreto legislativo n. 39 del 1993, e tale monitoraggio è volto a verificare, tra l’altro: il rispetto degli obblighi contrattuali; la verifica dei costi di progetti e servizi; la gestione dei problemi in corso d’opera;
tale monitoraggio può essere condotto da risorse qualificate interne all’Amministrazione oppure da società specializzate individuate con apposite gare;
la normativa prevede che le società esterne non risultino collegate alle imprese erogatrici di servizi all’Istituto e quindi sottoposte al monitoraggio;
recentemente l’INPS avrebbe affidato ad uno specifico raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) DPO/FORMIT le suddette attività di monitoraggio;
nel raggruppamento aggiudicatario è presente una società di consulenza (Processing Organization-DPO) che sarebbe strettamente collegata con molti dei fornitori INPS che dovrebbe controllare, mentre l’altra società, Formit Servizi, ha ricoperto il ruolo di monitore presso l’INPS per un lungo periodo;
la società DPO opera specialmente come consulente dei fornitori di servizi informatici, svolgendo attività di supporto nelle metodologie per la misurazione del software e a questo scopo produce e commercializza un prodotto (Sfera) impiegato per le attività di misurazione e tale prodotto sarebbe stato acquistato da diversi fornitori;
negli ultimi 5 anni la DPO avrebbe instaurato rapporti di lavoro con almeno 7 fornitori dell’INPS oggetto del monitoraggio,
si chiede di sapere se tali notizie corrispondano al vero e se, in caso affermativo, non siano stati posti in essere gravi vizi di legittimità nelle procedure affidatarie; se tale commistione, tra soggetti oggetto di controllo e soggetti addetti al controllo, oltre a rappresentare il rischio di una palese violazione delle normative vigenti, non implichi un grave danno all’efficienza ed alla trasparenza di importanti strumenti informatici a disposizione dell’INPS per l’erogazione dei servizi ai cittadini.
l’INPS ha sottoscritto, a seguito di apposite gare, contratti con varie aziende per lo più raggruppate in associazione temporanea di imprese (ATI);
considerato che:
al fine di conseguire gli obiettivi strategici collegati con i contratti di outsourcing l’Istituto ricorre al monitoraggio informatico, ai sensi dell’art. 13, comma 2, del decreto legislativo n. 39 del 1993, e tale monitoraggio è volto a verificare, tra l’altro: il rispetto degli obblighi contrattuali; la verifica dei costi di progetti e servizi; la gestione dei problemi in corso d’opera;
tale monitoraggio può essere condotto da risorse qualificate interne all’Amministrazione oppure da società specializzate individuate con apposite gare;
la normativa prevede che le società esterne non risultino collegate alle imprese erogatrici di servizi all’Istituto e quindi sottoposte al monitoraggio;
recentemente l’INPS avrebbe affidato ad uno specifico raggruppamento temporaneo di imprese (RTI) DPO/FORMIT le suddette attività di monitoraggio;
nel raggruppamento aggiudicatario è presente una società di consulenza (Processing Organization-DPO) che sarebbe strettamente collegata con molti dei fornitori INPS che dovrebbe controllare, mentre l’altra società, Formit Servizi, ha ricoperto il ruolo di monitore presso l’INPS per un lungo periodo;
la società DPO opera specialmente come consulente dei fornitori di servizi informatici, svolgendo attività di supporto nelle metodologie per la misurazione del software e a questo scopo produce e commercializza un prodotto (Sfera) impiegato per le attività di misurazione e tale prodotto sarebbe stato acquistato da diversi fornitori;
negli ultimi 5 anni la DPO avrebbe instaurato rapporti di lavoro con almeno 7 fornitori dell’INPS oggetto del monitoraggio,
si chiede di sapere se tali notizie corrispondano al vero e se, in caso affermativo, non siano stati posti in essere gravi vizi di legittimità nelle procedure affidatarie; se tale commistione, tra soggetti oggetto di controllo e soggetti addetti al controllo, oltre a rappresentare il rischio di una palese violazione delle normative vigenti, non implichi un grave danno all’efficienza ed alla trasparenza di importanti strumenti informatici a disposizione dell’INPS per l’erogazione dei servizi ai cittadini.
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