lunedì 8 novembre 2010

Giovani veronesi all’assemblea dei circoli PD

Si è svolta a Roma l’assemblea dei coordinatori dei circoli del Partito Democratico. L’avvenimento ha suscitato impegno ed entusiasmo in un momento particolare della vita del paese. Da Verona hanno partecipato tra l'altro Federico Benini, Marco Taietta, Federica Foglia e Matteo Riva, giovani coordinatori di alcuni circoli veronesi.
Per capire l’importanza dell’evento ed il segno lasciato nelle persone che hanno partecipato all’incontro ho chiesto delle dichiarazioni.
Federico Benini, coordinatore del circolo PD Enzo Biagi della terza circoscrizione. “Ha prevalso in me senz’altro la curiosità. Volevo conoscere le problematiche degli altri circoli d’Italia, capire se anche loro hanno gli stessi problemi che abbiamo noi e nel caso, se e come li hanno superati. Devo dire che sono rimasto subito colpito dalla quantità di coordinatori under 30. Questo vuol dire due cose: la prima è che il PD è un partito che attrae i giovani. La seconda è che il nostro partito aiuta i giovani a crescere politicamente, grazie soprattutto a quelli che hanno più esperienza.
Si sono sentiti molti interventi di qualità, dove i coordinatori segnalavano però delle problematiche diverse da regione a regione, segno evidente che è la eterogeneità della cultura del nostro Paese che detta le condizioni ambientali esterne e che i partiti devono saper gestire e guidare questo cambiamento.
L’intervento di Bersani è stato senza ombra di dubbio entusiasmante. Ha saputo dare la grinta e l’energia necessaria di cui tutti avevano bisogno. L’11 dicembre ci sarà la manifestazione nazionale del partito. E’ un’occasione per far sentire la nostra presenza, per farci portavoce dello stato d’animo di molti italiani: “qui non ne possiamo più e vogliamo un’alternativa”. Dobbiamo dimostrare che il PD è l’alternativa.
E nel mio piccolo cercherò di trasmettere l’entusiasmo di Bersani a tutto il circolo.
Marco Taietta, coordinatore del circolo PD di San Giovanni Lupatoto. “Ritorniamo dall’Assemblea di Roma con molto entusiasmo, rinnovando la consapevolezza di come il nostro Partito abbia in Bersani una guida autorevole ed onesta, virtù sconosciuta all’ormai scaduto Berlusconi. Il PD è una forza matura e le sue proposte possono aiutare l’Italia ad emergere dal pantano in cui Lega e Pdl l’hanno portata. Il grande “porta a porta” dei prossimi giorni ci aiuterà a coinvolgere sempre di più persone nel nostro progetto. Perché il mondo corre e l’Italia non può restare bloccata”.
Marco precisa che in assemblea nessuno ha fischiato i “rottamatori”, riuniti a Firenze con Matteo Renzi e Pippo Civati.
Federica Foglia, coordinatrice del circolo PD di Valeggio sul Mincio. “L’incontro dello scorso sabato 6 novembre ha dato la possibilità a noi Coordinatori di ritrovarci dopo un duro anno di lavoro sul territorio e fare il punto della situazione con il nostro Segretario. Non di poco rilievo e soprattutto da non sottovalutare era il parallelo incontro svoltosi a Firenze con Renzi e Civati. Non nascondo le polemiche uscite anche fra di noi che sostenevano che la concomitanza dei due eventi fosse pianificata per mandare un chiaro segno. È pur vero che noi spesso vediamo solamente la punta dell’ iceberg e personalmente non conosco i retroscena degli eventi e delle situazioni poc’anzi descritte. Tuttavia ciò che emerge dagli interventi dei coordinatori presenti a Roma è la richiesta forte alla classe dirigente di unità. Non si parla di un’unità sui contenuti, quanto unità e chiarezza sui metodi che intendiamo usare per fare opposizione a questo governo, perché questo è il punto: l’opposizione la dobbiamo fare al Governo e non all’ interno del nostro partito. Smettiamola di continuare a contarci. Un intervento sottolineava proprio il fatto che “le voci fuori dal coro” vanno a danneggiare e ad indebolire il prezioso lavoro dei nostri dirigenti locali: consiglieri comunali, provinciali, segretari di circolo che in territori come il Nord Italia faticano ad organizzare qualsiasi cosa.
Il Paese soffre, ha problematiche serie, gravi, che richiedono la priorità. I problemi economici, sociali, ambientali e politici ce lo impongono. Per recuperare credibilità all’esterno abbiamo bisogno di lealtà e trasparenza al nostro interno. Positivi sono i dibattiti, ritenuti momenti di crescita e perché no momenti di appassionante confronto e scontro, ma nelle sedi adeguate e con modalità trasparenti, altrimenti creiamo una distorta idea di democrazia, che porta ciascuno di noi a dire ciò che pensa in qualsiasi momento. Personalmente credo che sia giunto il momento di porre fine a questi atteggiamenti che continuamente vogliono mettere in discussione una leadership votata a maggioranza. Lo slogan che propone la mobilitazione del 13, 20, 27 novembre dice che “ È giunto il momento di rimboccarsi le maniche” e aggiungerei che chi vuole impegnarsi lo faccia attivamente e chi ha proposte le presenti e se ne assuma le responsabilità”.
Ritengo che l’assemblea e il discorso di Bersani abbiano entusiasmato i coordinatori dei circolo, i quali ritorneranno nel proprio territorio con entusiasmo e tante idee da realizzare.

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