I medici mettono in crisi l’invio telematico delle richieste di invalidità civile e della relativa certificazione di malattia, la quale si dovrebbe agganciare automaticamente con la domanda.
Il nuovo sistema organizzativo, messo in atto dall’Inps e disciplinato dalla legge n. 102/2009 e finalizzato a ridurre drasticamente i tempi di liquidazione delle domande di invalidità civile, rischia di saltare in quanto i medici nella quasi totalità non hanno ancora richiesto il Pin all’Inps per collegarsi con la procedura informatica che permette loro la trasmissione in via telematica della certificazione di malattia.
I medici richiedono sei mesi di tempo per attuare gli adempimenti richiesti dall’Inps e la possibilità durante questo periodo di trasmettere la certificazione di malattia in via telematica ed in via cartacea.
Il comportamento dei medici non desta alcuna sorpresa perché da diversi anni, nonostante le prescrizioni normative, si sono sempre rifiutati di trasmettere in via telematica la generalità della certificazione di malattia.
L’intervento del Governo in questi anni è stato molto timido e non ha conseguito i risultati sperati.
I medici di base rappresentano una lobby molto potente e sono contrari a qualunque cambiamento che consenta alle istituzioni sanitarie di realizzare un sistema di controlli adeguato ed un processo delle malattie e delle prescrizioni mediche trasparente ed efficace.
Si ricorda che a diversi medici vengono corrisposti emolumenti per gli assistiti deceduti in quanto il sistema attuale non consente di eliminare tale fenomeno, il quale viene scoperto dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza. Anche per tale motivo occorre realizzare un sistema efficace ed autonomo attraverso la trasmissione in via telematica della certificazione di malattia e della prescrizione medica.
Secondo la mia modesta opinione occorre far scadere le convenzioni attuali con i medici di base e stabilire un periodo di sei mesi per la stipula di nuove convenzioni che prescrivano ai medici l’invio telematico della certificazione di malattia e delle prescrizioni mediche al sistema che gestisce tali adempimenti (Inps, Asl, Farmacie). Superata tale scadenza ai medici che non hanno sottoscritto la nuova convenzione non dovranno essere corrisposti gli emolumenti per gli assistiti che hanno avuto in carico in quanto non titolari della nuova convenzione.
Il problema dei medici è quello che non ci guadagnano nulla dai cambiamenti intervenuti e non si pongono il problema che questa operazione migliora il processo dell'invalidità civile.
I medici richiedono sei mesi di tempo per attuare gli adempimenti richiesti dall’Inps e la possibilità durante questo periodo di trasmettere la certificazione di malattia in via telematica ed in via cartacea.
Il comportamento dei medici non desta alcuna sorpresa perché da diversi anni, nonostante le prescrizioni normative, si sono sempre rifiutati di trasmettere in via telematica la generalità della certificazione di malattia.
L’intervento del Governo in questi anni è stato molto timido e non ha conseguito i risultati sperati.
I medici di base rappresentano una lobby molto potente e sono contrari a qualunque cambiamento che consenta alle istituzioni sanitarie di realizzare un sistema di controlli adeguato ed un processo delle malattie e delle prescrizioni mediche trasparente ed efficace.
Si ricorda che a diversi medici vengono corrisposti emolumenti per gli assistiti deceduti in quanto il sistema attuale non consente di eliminare tale fenomeno, il quale viene scoperto dai controlli effettuati dalla Guardia di Finanza. Anche per tale motivo occorre realizzare un sistema efficace ed autonomo attraverso la trasmissione in via telematica della certificazione di malattia e della prescrizione medica.
Secondo la mia modesta opinione occorre far scadere le convenzioni attuali con i medici di base e stabilire un periodo di sei mesi per la stipula di nuove convenzioni che prescrivano ai medici l’invio telematico della certificazione di malattia e delle prescrizioni mediche al sistema che gestisce tali adempimenti (Inps, Asl, Farmacie). Superata tale scadenza ai medici che non hanno sottoscritto la nuova convenzione non dovranno essere corrisposti gli emolumenti per gli assistiti che hanno avuto in carico in quanto non titolari della nuova convenzione.
Il problema dei medici è quello che non ci guadagnano nulla dai cambiamenti intervenuti e non si pongono il problema che questa operazione migliora il processo dell'invalidità civile.
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