mercoledì 27 gennaio 2010

Giuseppe Bortolussi per il Veneto


Lettera aperta di Rosanna Filippin e dichiarazioni di Mariapia Garavaglia e Massimo Cacciari
Dopo la decisione del centro sinistra di candidare Giuseppe Bortolussi alla Presidenza della Regione Veneto i suoi sostenitori si sono mobilitati ed hanno organizzato incontri, convegni e creato in Facebook il gruppo Giuseppe Bortolussi per il Veneto che ha raccolto in poco tempo circa 550 membri.
La segretaria del Partito Democratico del Veneto, Rosanna Filippin, ha pubblicato una lettera aperta agli elettori per sostenere la candidatura di Bortolussi, spiegando le motivazioni e gli obiettivi. Si riporta la lettera di Rosanna Filippin.
"Le prossime elezioni regionali rappresentano una sfida decisiva. Decisiva perché si chiude un ciclo politico, quello che per quindici anni è stato segnato da Giancarlo Galan. E decisiva perché, per la prima volta, la Lega si candida alla guida della nostra regione.
Il Veneto è di fronte a un bivio radicale. Da cui dipende il suo futuro. La scelta è tra un Veneto chiuso, egoista e impaurito, come quello della Lega Nord, e un Veneto aperto, unito e coraggioso, come quello che proponiamo noi. L’identità del Veneto si basa da sempre su alcuni valori chiari: il lavoro, l’autonomia, la solidarietà, l’amore per la concretezza e l’innovazione. Il Partito Democratico, per costruire un’alternativa forte e chiara alla Lega Nord, deve imparare dalla storia della nostra terra. E avere lo stesso coraggio e la stessa determinazione che i veneti hanno dimostrato in passato di fronte alle sfide.
All’indomani delle primarie del 25 ottobre, il Partito Democratico si è dato due obiettivi. Confermare l’alleanza con i partiti che in questi anni hanno condiviso con noi l’opposizione al centrodestra. Ma allo stesso tempo allargare i confini di questo campo, per coinvolgere nella sfida alla Lega tutte le forze che non ne condividono il progetto. Con l’Udc ho avviato, su indicazione dell’assemblea regionale, un dialogo aperto, che però non ha dato frutti. Nella scelta dell’Udc, alla fine, hanno prevalso i calcoli delle convenienze individuali. La scelta della corsa solitaria condanna l’Udc all’irrilevanza. Perché di fronte al pericolo di un Veneto a trazione leghista, non ci sono terze vie da percorrere. O si sta con la Lega, o si costruisce un’alternativa al suo progetto.
Da oggi un’alternativa c’è. È quella che il Partito Democratico, insieme ai suoi alleati, ha scelto di mettere in campo, candidando Giuseppe Bortolussi: il rappresentante di un Veneto autentico, quello del lavoro e dell’impresa. Un Veneto che parla il linguaggio dei fatti, non quello delle promesse e dei falsi allarmi. Un Veneto che guarda al futuro con coraggio, senza paura. Il Partito Democratico ha scelto tra due candidature di grande valore: quella di Laura Puppato, donna e amministratrice di valore, che resta una risorsa preziosa per la nostra battaglia contro la Lega Nord. E quella di Giuseppe Bortolussi, un grande conoscitore dell’economia veneta, Assessore nel Comune di Venezia accanto al sindaco Cacciari. Giuseppe Bortolussi è una figura indipendente, ma da sempre vicino al centrosinistra. La sua concretezza e la sua autonomia ne fanno un candidato autorevole, battagliero, preparato e profondamente in sintonia con il Veneto e i veneti.
Il centrodestra veneto ha subito il baratto romano tra Bossi e Berlusconi. La nostra scelta, invece, è stata affidata al voto. È stato giusto che fosse così.
Adesso tocca a noi. Questo è il momento di parlare ai veneti, questo è il momento di spiegare la posta in gioco, questo, soprattutto, è il momento di coinvolgere le donne e gli uomini di questa nostra terra nella sfida che abbiamo di fronte.
C’è il Veneto in ballo. E questo è il momento di fare, tutti insieme, la nostra parte”.
“Bortolussi è un candidato, ha affermato la senatrice Mariapia Garavaglia, che rende credibile il PD in Veneto, che è stato scelto democraticamente e che, proprio per questo, deve unire e non dividere i democratici. Inoltre, è rappresentativo di un modo di far politica congeniale a questa Regione, attenta al localismo e alla realtà produttiva di cui Bortolussi è appunto espressione. Con un candidato che presenta queste caratteristiche stupisce che l’UDC abbia deciso di non sostenerlo. Questo rifiuto la dice lunga sulla vera natura dell’antileghismo di questo partito, che, alla prova dei fatti, si tira indietro. Non basta essere contro il Carroccio in Piemonte, dove la vittoria è più facile, e poi in realtà dove la Lega è molto forte, come in Veneto, attuare una strategia che di fatto la favorisce”.
La candidatura di Bortolussi è stata proposta e sostenuta dal sindaco di Venezia, Massimo Cacciari, con grande impegno e determinazione. Massimo Cacciari ha dichiarato che “la candidatura di Giuseppe Bortolussi sia davvero rappresentativa della società veneta nelle sue componenti essenziali della piccola e media industria, del commercio, dell'artigianato. Una candidatura, cioè, davvero popolare, che si fa preferire inoltre per la profonda competenza in materia amministrativa e fiscale. Lo sfidante ideale nei confronti del ministro Zaia".
Ritengo che la vittoria di Bortolussi alle prossime elezioni regionali sia importante per il Veneto per non offrire la gestione del regione alla Lega con tutte le sue contraddizioni e discriminazioni che si rovesceranno sulla Regione e per realizzare una svolta qualitativa utilizzando le capacità e competenze di Giuseppe Bortolussi.

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