Un’esperienza fuori dal comune senza ombra di dubbio; fuori dal comune non solo perché a 1400 km dalla mia città ma anche, soprattutto, per il clima che ho avuto la possibilità di vivere. Ambiente amichevole, bella gente, gente determinata, son questi i flash che mi vengono alla mente se penso alle prime impressioni che ho avuto.
Politica, come si suol dire, con la P maiuscola. Politica fatta da gente vera che lo fa per passione e con immensa passione. Persone che si entusiasmano ad un discorso, che decidono di abbracciare una causa perché la condividono pienamente senza secondi fini, che vogliono far parte di un progetto politico, promuoverlo e farne parte integrante.
Grazie alla festa dei Volontari di Abano Terme, ho potuto vivere un’esperienza straordinaria, un’esperienza a cui è valsa la pena partecipare per rendermi davvero conto che la politica in Italia non è finita. Ho toccato con mano che con Debora Serracchiani e il gruppo di Primavera Democratica per Semplicemente Democratici si vive la vera politica.
Ogni componente del gruppo dei volontari si impegna con piacere perché crede in ciò che fa, ognuno è importante per il progetto e la forza del singolo è indispensabile per la forza dell’intero gruppo.Ho preso parte con entusiasmo a questa iniziativa, ho vissuto un sabato sera fatto di giovani e meno giovani accorsi per condividere tutti insieme il successo di Debora che è anche successo di tutti e per seguire un interessantissimo dibattito in cui David Sassoli e la Debora che conosciamo non si sono risparmiati a sottolineare quali dovranno essere le linee programmatiche della politica da mettere in atto ora, in previsione del Congresso e anche dopo, quando si sarà alle prese con imminenti ed importanti scadenze elettorali.Ho deciso di scriver questa nota per coloro che non hanno avuto possibilità di intervenire, per coloro che magari sono ancora scettici nei confronti di Debora, di Primavera Democratica, soprattutto per coloro che sono sfiduciati dalla politica ma che vorrebbero farla attivamente, ma se ne stanno in disparte. Facevo parte anche io di questa larga schiera. Lo sono stato fino al 21 marzo. In questi mesi e sabato sera, Debora mi ha insegnato molto.La realtà politica in cui viviamo non è di certo facile. Per chi, soprattutto, sente di esser di sinistra. Mi rivolgo agli amici della Campania, di tutto il sud Italia che tengono alla loro terra e vogliono impegnarsi per opporsi a quella politica vecchia e sterile, fossilizzata, politica in cui il politico è sicuro dei consensi che riceve e si adagia su tali certezze, politica fatta di interessi personali, accordi trasversali e clienti. Lottiamo per una politica che torni a parlare alla gente, nei territori in cui viviamo, facciamo conoscer loro le nostre intenzioni, le nostre idee. Se vogliamo, possiamo rendere il PD una risorsa in cui crescere e formarci tutti, un partito che coinvolga e consideri tutti, che accolga tutti purché si sia rispettosi della politica, del partito e del simbolo. Torniamo a far vivere i circoli, apriamone di nuovi ma, soprattutto, riapriamo e rendiamo vivi quelli che già ci sono rendendoli luoghi di confronto per esperienze comuni e nuove iniziative. Facciamo capire alle persone che ci siamo, che vogliamo fare, che siamo determinati a voler cambiare la politica per renderla di tutti e dimostrando che al centro dei nostri interessi ci sono uomini e donne che stiano insieme e che camminino insieme. Facciamo capire a tutti che uguaglianza, solidarietà, giustizia sono temi indissolubili, a noi cari, temi che vogliamo far valere nei confronti di coloro che nel nostro partito non la pensano così e nei confronti della destra che è al governo, destra in cui non c’è confronto o discussione ma solo autoritarismo e sudditanza.Questo il messaggio che Debora cerca di diffondere e che mi sento di condividere pienamente.Sentiamoci parte di un Partito Democratico in cui non vi siano più correnti di pensiero diverse, in cui non si facciano più distinzioni e non vi siano più sensi di appartenenza ai DS e alla Margherita.Cerchiamo di essere parte integrante del PD, cerchiamo di esserne parte viva e linfa vitale, con Debora Serracchiani e gli amici Semplicemente Democratici.
Alfonso De Stefano - Napoli
Politica, come si suol dire, con la P maiuscola. Politica fatta da gente vera che lo fa per passione e con immensa passione. Persone che si entusiasmano ad un discorso, che decidono di abbracciare una causa perché la condividono pienamente senza secondi fini, che vogliono far parte di un progetto politico, promuoverlo e farne parte integrante.
Grazie alla festa dei Volontari di Abano Terme, ho potuto vivere un’esperienza straordinaria, un’esperienza a cui è valsa la pena partecipare per rendermi davvero conto che la politica in Italia non è finita. Ho toccato con mano che con Debora Serracchiani e il gruppo di Primavera Democratica per Semplicemente Democratici si vive la vera politica.
Ogni componente del gruppo dei volontari si impegna con piacere perché crede in ciò che fa, ognuno è importante per il progetto e la forza del singolo è indispensabile per la forza dell’intero gruppo.Ho preso parte con entusiasmo a questa iniziativa, ho vissuto un sabato sera fatto di giovani e meno giovani accorsi per condividere tutti insieme il successo di Debora che è anche successo di tutti e per seguire un interessantissimo dibattito in cui David Sassoli e la Debora che conosciamo non si sono risparmiati a sottolineare quali dovranno essere le linee programmatiche della politica da mettere in atto ora, in previsione del Congresso e anche dopo, quando si sarà alle prese con imminenti ed importanti scadenze elettorali.Ho deciso di scriver questa nota per coloro che non hanno avuto possibilità di intervenire, per coloro che magari sono ancora scettici nei confronti di Debora, di Primavera Democratica, soprattutto per coloro che sono sfiduciati dalla politica ma che vorrebbero farla attivamente, ma se ne stanno in disparte. Facevo parte anche io di questa larga schiera. Lo sono stato fino al 21 marzo. In questi mesi e sabato sera, Debora mi ha insegnato molto.La realtà politica in cui viviamo non è di certo facile. Per chi, soprattutto, sente di esser di sinistra. Mi rivolgo agli amici della Campania, di tutto il sud Italia che tengono alla loro terra e vogliono impegnarsi per opporsi a quella politica vecchia e sterile, fossilizzata, politica in cui il politico è sicuro dei consensi che riceve e si adagia su tali certezze, politica fatta di interessi personali, accordi trasversali e clienti. Lottiamo per una politica che torni a parlare alla gente, nei territori in cui viviamo, facciamo conoscer loro le nostre intenzioni, le nostre idee. Se vogliamo, possiamo rendere il PD una risorsa in cui crescere e formarci tutti, un partito che coinvolga e consideri tutti, che accolga tutti purché si sia rispettosi della politica, del partito e del simbolo. Torniamo a far vivere i circoli, apriamone di nuovi ma, soprattutto, riapriamo e rendiamo vivi quelli che già ci sono rendendoli luoghi di confronto per esperienze comuni e nuove iniziative. Facciamo capire alle persone che ci siamo, che vogliamo fare, che siamo determinati a voler cambiare la politica per renderla di tutti e dimostrando che al centro dei nostri interessi ci sono uomini e donne che stiano insieme e che camminino insieme. Facciamo capire a tutti che uguaglianza, solidarietà, giustizia sono temi indissolubili, a noi cari, temi che vogliamo far valere nei confronti di coloro che nel nostro partito non la pensano così e nei confronti della destra che è al governo, destra in cui non c’è confronto o discussione ma solo autoritarismo e sudditanza.Questo il messaggio che Debora cerca di diffondere e che mi sento di condividere pienamente.Sentiamoci parte di un Partito Democratico in cui non vi siano più correnti di pensiero diverse, in cui non si facciano più distinzioni e non vi siano più sensi di appartenenza ai DS e alla Margherita.Cerchiamo di essere parte integrante del PD, cerchiamo di esserne parte viva e linfa vitale, con Debora Serracchiani e gli amici Semplicemente Democratici.
Alfonso De Stefano - Napoli
1 commento:
Condivido pienamente il pensiero di Alfonso...un pomeriggio intenso quello di Abano...solamente dedicando il proprio tempo, le proprie risorse e spendendo minuti preziosi per ascoltare Debora,ci si rende conto che la politica fatta dalla gente e per la gente può ancora esistere...
Patrizia cappellaro
Udine
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