martedì 17 febbraio 2009

Sottoscrivi progetto Ichino sulla Flexsecurity

Il presente post tratta la proposta di sottoscrivere il progetto sulla Flexsecurity ed il dialogo che si è sviluppato tra Donata Gottardi, il sottoscritto ed altri amici di Facebook.
Invito di Antonino Leone. “Vi invito a sostenere il progetto del senatore Pietro Ichino sulla Flexsecurity, inviando una e-mail di sottoscrizione a manuelacampanella@yahoo.com specificando Nome e Cognome, data e luogo di nascita, indirizzo, comune di residenza.
Puoi iscriverti alla causa BASTA CON IL PRECARIATO!!! Si alla Legge sulla FLEXSECURITY!!!
Per informarsi invito a leggere il portale della Flexsecurity nel sito del senatore Ichino ed il libro di Tito Boeri e Pietro Garibaldi "Un nuovo contratto per tutti".
E' molto importante intervenire al più presto.
Vi ringrazio per il vostro impegno a favore del progetto del senatore Pietro Ichino”
Donata Gottardi. Caro Antonino, sai come la penso sul progetto. Credo che dovremmo aprire una riflessione a tutto campo. Da condividere o meno quello è solo una possibile proposta. Che scambia maggiori ammortizzatori sociali in ambito micro con maggiore libertà di licenziamento. Penso che di fronte alla crisi che ci aspetta, dovremmo progettare come radicare davvero una diversa cultura del lavoro, da tutte e due le parti del rapporto. Difficile in un Paese come il nostro in cui la reputazione sembra non avere valore, ma ...
Adelfia Franchi. Sono d’accordo con te cara Donata a forza di vedere solo da una parte in Italia migliaia di aziende hanno chiuso
Antonino Leone. Cara Donata, la riflessione il Pd la sta facendo in vista della conferenza programmatica e la bozza di Ichino comprende anche le osservazioni espresse da diversi esponenti comprese le tue. La riflessione va aperta qui a Verona per prendere coscienza della problematica. Ritengo che la normativa vada adeguata al terzo millennio eliminando il lavoro precario ed a tempo e costruendo una grande riforma del lavoro che comprenda i diritti dei lavoratori e la competitività delle imprese. L'attuale situazione non favorisce i lavoratori e le imprese. Occorre tenere presente che una impresa competitiva nel mercato garantisce il posto di lavoro e che la presenza dei precari non giova a nessuno (impresa, sindacati e lavoratori).Avevo chiesto a Damiano e Treu alla tua presenza in un convegno a Verona una discontinuità con il pacchetto Treu e Biagi purtroppo in quella sede non hanno risposto.
Antonino Leone. Cara Adelfia le aziende piccole chiudono in questo contesto economico e normativo. Non certo per i cambiamenti che ci potranno essere.
Donata Gottardi. Caro Antonino, perché non fare ora riferimento al piano anti-crisi del Pd? In materia di lavoro ci sono proposte interessanti e nulla sulla parte voluta da Ichino sulla liberalizzazione del licenziamento. Ciao
Roberta Papalini. Due interventi molto interessanti, li approvo entrambi. Il primo (Donata) perchè per quanto riguarda la proposta di Ichino non è poi cosi male se non fosse per il fatto che lui ingenuamente crede che dare un contributo del 5% (mi pare) alle aziende per assumere a tempo indeterminato (ho capito bene il papier di normative proposte?) risulti all'azienda più vantaggioso che assumere precari che costano due lire e non si ammalano mai e non hanno vita privata che tenga alla priorità lavoro e che possono licenziare senza giustificazione alla scadenza contrattuale. Non mi pare che un 5% aiuti un ragionamento di capitalismo sociale. Il secondo (Antonino) perchè ribadisce che l'impresa deve essere competitiva e quindi prevedere un certo grado di flessibilità dei lavoratori, il che mi stà bene ma anche qui rispondo che le imprese italiane (quelle grandi intendo, che poi sono in mano sempre ai soliti amici di politici) non hanno la morale del buon capitalismo sociale (etica dell'impresa).
Antonino Leone. Cara Donata, La proposta di Pietro Ichino non prevede la liberalizzazione del licenziamento. Walter Veltroni, Enrico Morando ed altri esponenti autorevoli del PD e del mondo economico hanno già espresso apprezzamenti nei confronti della proposta di Ichino. Se non sei stata soddisfatta della risposta di Ichino alle tue osservazioni potevi replicargli direttamente.
La liberalizzazione dei licenziamenti si ha soprattutto quando le aziende entrano in crisi e devono chiudere e non c'è art. 18 che tenga. Occorre secondo me intervenire per garantire il posto di lavoro creando le condizioni affinché l'impresa sia competitiva. A tal fine serve una maggiore partecipazione dei sindacati al bene comune che è rappresentato dall'impresa. L'impresa non può essere vista in termini tradizionali ed in alternativa ai lavoratori. La libertà di licenziamento esiste adesso nei confronti dei precari quando scade il contratto di lavoro. Non è stato Ichino ad introdurre questa "flessibilità" confermata da Prodi e Damiano.
Donata Gottardi. Caro Antonino, non ho risposto alle controdeduzioni di Ichino perché non ne ho avuto il tempo, ma appena ne avrò lo farò e le pubblicherò anche qui in fb. La proposta di Ichino non è la proposta del PD, è la proposta di un singolo. Io vorrei che discutessimo insieme non della proposta di un singolo, ma della proposta del PD, direttamente collegata alla crisi attuale. Dobbiamo cercare di comprendere se tale proposta sia adeguata alla situazione attuale, se sia sufficiente o vada ulteriormente migliorata. Su questo obiettivo è già al lavoro un gruppo di esperti giuslavoristi. Ciao
Antonino Leone. Cara Donata, Le tue affermazioni trovano riscontro nelle dichiarazioni di Pietro Ichino. Però non bisogna sottovalutare che la proposta di Ichino ha trovato le seguenti conferme:
- Walter Veltroni, nella direzione centrale del Partito Democratico del 19 dicembre 2008;
- Enrico Morando, coordinatore del Governo-ombra, Corriere della Sera 15 dicembre 2008;
- Maurizio Martina, segretario regionale lombardo del PD, Unità del 29 gennaio 2009;
- Sergio Chiamparino, sindaco di Torino e membro del governo-ombra;
- Filippo Penati, Presidente della Provincia di Milano.
Ritengo che occorre preparare qualcosa a Verona. Grazie dei tuoi interventi.
Certo il dialogo tra Donata ed il sottoscritto non si conclude con questo semplice scambio di opinioni condizionate dallo spazio e dal tempo. Spero che rappresenti una occasione per i giovani, i precari ed i lavoratori ad approfondire il progetto del senatore Pietro Ichino e del Partito Democratico dopo la conferenza programmatica perché è in gioco il loro futuro e la costruzione di una nuova democrazia industriale che superi le discriminazioni e l’incertezza nel mondo del lavoro, affermi eguali diritti e doveri per i lavoratori ed esalti la responsabilità sociale dell’impresa.
Adesso propongo la breve intervista a Manuela Campanella, laureata in economia e fondatrice della causa a sostegno del progetto del senatore Ichino.
Il senatore Pietro Ichino ha preparato una proposta di riforma del lavoro in Italia per adattarlo a quello dei paesi del Nord Europa. Ogni volta che interviene Ichino sconvolge gli equilibri esistenti e si prospettano condizioni di cambiamento con posizioni a favore e contro. Tu hai creato una causa in Facebook a favore del progetto con circa 700 membri.
Quali sono gli obiettivi che il senatore Ichino si propone?
Il Senatore Pietro Ichino è promotore di una bozza di progetto di legge sulla FlexSecurity che ha come scopo primario quello di riformare il mercato del lavoro seguendo i principi alla base dei sistemi scandinavi ovvero: protezione dei lavoratori e flessibilità per le aziende
I lavoratori precari che interessi hanno a sostenere il progetto della Flexsecurity?
Se questa legge viene approvata tutti i nuovi assunti e gli occupati che lo preferiranno potranno passare a questo nuovo sistema che gli garantirà un contratto a tempo indeterminato con tutti i diritti annessi (malattia, protezione contro le discriminazioni e altro) ed il pagamento in caso di licenziamento di una indennità di licenziamento ed una di disoccupazione pari al 90% del salario per il primo anno (che diminuisce del 10% negli anni successivi per un max di 3 anni).
I giovani in cerca di prima occupazione perché dovrebbero preferire questo progetto anziché la situazione esistente?
I nuovi contratti saranno a tempo indeterminato e protetti da questa nuova normativa. Inoltre per le imprese sarà più facile assumere e quindi ci sarà maggiore occupazione.
Il sistema di ammortizzatori sociali previsto dal progetto Ichino rispetto ad oggi offre maggiori garanzie anche in termini di rioccupazione?
Si. L'indennità di disoccupazione sarà di fatto pagata da un ente bilaterale finanziato dalle imprese con il compito di riformare e ricollocare il lavoratore presso aziende delle stesso settore il più velocemente possibile. Chiaramente prima questo avverrà meno indennità di disoccupazione l'ente dovrà pagare quindi è interesse di tutti che il lavoratore trovi lavoro rapidamente.
A conclusione di questa breve discussione ritengo che il PD debba discutere al più presto la proposta del senatore Pietro Ichino così finalmente si chiude una fase di dibattito che non sempre è finalizzato a costruire il futuro del lavoro in Italia ma a confermare il sistema vigente che ha causato tanti problemi per i precari, i giovani in cerca di prima occupazione ed anche per il sindacato che in questa fase che dura dal 1995 non rappresenta tutti i lavoratori ma una parte di essi.
Ritengo inoltre che il tema del lavoro vada affrontato non isolatamente ma insieme ai grandi problemi italiani: sviluppo economico, contrattazione sindacale, pubblica amministrazione e impresa. Occorre un rapporto coerente tra le soluzioni proposte ai problemi indicati altrimenti il sistema non funziona a svantaggio, come al solito, dei più deboli.

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