Il Consigliere Regionale del Partito Democratico Mariano Rabino ha presentato il 20 febbraio una interrogazione al Presidente della Giunta Regionale ed all’assessore regionale al Welfare per sapere:
- se non reputi necessario intervenire urgentemente presso gli organi e gli uffici statali competenti per conoscere la quantità e gli importi di tali conguagli, suddivisi per anni di riferimento e classificati per provincia del Piemonte;
- se non ritenga opportuno intervenire presso l’INPS per velocizzare e conseguire un’adeguata gestione corrente del pagamento dei conguagli in questione.
Il Consigliere Regionale Mariano Rabino ha presentato l’interrogazione “perché sono innegabili i danni riportati dai pensionati dalla ritardata o mancata gestione da parte dell’INPS dei conguagli pensionistici, specie in un momento in cui la situazione economica del Paese ed il costo della vita non sono favorevoli ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana.”
“La ritardata o mancata gestione dei conguagli pensionistici, afferma Mariano Rabino nella interrogazione, porta dei danni ai pensionati in un momento in cui la situazione economica del paese ed il costo della vita non è favorevole ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana. Gli importi di tali conguagli partono da poche decine di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Per i pensionati tali importi rappresentano non la risoluzione definitiva dei loro problemi ma almeno un supporto per la gestione della loro sopravvivenza, considerato l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e la perdita del potere d’acquisto delle pensioni.”
Si ricorda che sulla richiesta di velocizzare il pagamento dei conguagli e di conoscere la quantità e gli importi dei conguagli a favore dei pensionati classificati per provincia e per anni di riferimento sono state presentate le seguenti interrogazioni:
- Interrogazione parlamentare del 12 dicembre 2008 presentata dagli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico al Ministro Maurizio Sacconi;
- Interrogazione del 13 gennaio presentata dal consigliere regionale Franco Bonfante al Presidente della Giunta Regionale Veneto ed all’assessore competente;
- Interrogazione del 26 gennaio presentata dal consigliere regionale Giuseppe Civati al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia.
“Mentre la crisi economica, afferma Mariano Rabino, non si è ancora palesata con tutta la sua negatività, credo sia opportuno che lo Stato e le Regioni si facciano promotori di azioni a favore dei pensionati e dei lavoratori a basso reddito affinché possano essere contenuti gli effetti di una crisi che i ceti più deboli sono costretti a subire senza averne responsabilità dirette.”
“La Regione Piemonte, continua il consigliere regionale Mariano Rabino, si sta dotando degli strumenti idonei ad operare a favore delle classi meno abbienti e credo che in quest’ottica sia politicamente rilevante il fatto che, dopo tanti anni, il bilancio di previsione e la legge finanziaria della Regione Piemonte siano stati approvati entro la scadenza del 31 dicembre, segno della preoccupazione con la quale si guarda ai problemi della nostra Regione. Il bilancio e la legge finanziaria sono stati pensati, infatti, proprio con l’obbiettivo di fronteggiare il più possibile la crisi che investe anche il Piemonte, di cui sono espressione il calo della produzione e il forte aumento del ricorso alla cassa integrazione.”
E’ senz’altro positivo che, pur in presenza dell’eredità del passato e di tagli che imporranno al Piemonte di spendere le stesse risorse dell’anno scorso, la Regione, conclude Mariano Rabino, sia riuscita nel difficile tentativo di confermare il graduale superamento dell’addizionale Irpef e dei ticket, di contenere l’indebitamento e di riqualificare la spesa pubblica regionale, destinando maggiori risorse alle politiche a favore delle imprese e a quelle di sviluppo del sistema di protezione sociale. In quest’ottica rientrano i 40 milioni di euro di risorse aggiuntive destinate alle politiche di coesione sociale, a partire dal raddoppio degli stanziamenti destinati al sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in crisi. In momenti come questi l’immissione di liquidità e il sostegno agli investimenti sono i principali motori per evitare che la crisi si aggravi ulteriormente.”
Sui conguagli a favore dei pensionati INPS sono intervenuti tre parlamentari nazionali - Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli- tre consiglieri regionali per il Veneto, la Lombardia ed il Piemonte ed ancora non si conoscono i dati relativi ai conguagli da porre in pagamento.
Il Ministro Maurizio Sacconi e l’INPS, che si presenta come l’ente più efficiente delle Pubbliche Amministrazioni, non hanno dato alcuna risposta e si muovono contro la trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni e non si fanno carico del disagio sociale dei pensionati INPS titolari di pensione rapportata al reddito.
- se non reputi necessario intervenire urgentemente presso gli organi e gli uffici statali competenti per conoscere la quantità e gli importi di tali conguagli, suddivisi per anni di riferimento e classificati per provincia del Piemonte;
- se non ritenga opportuno intervenire presso l’INPS per velocizzare e conseguire un’adeguata gestione corrente del pagamento dei conguagli in questione.
Il Consigliere Regionale Mariano Rabino ha presentato l’interrogazione “perché sono innegabili i danni riportati dai pensionati dalla ritardata o mancata gestione da parte dell’INPS dei conguagli pensionistici, specie in un momento in cui la situazione economica del Paese ed il costo della vita non sono favorevoli ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana.”
“La ritardata o mancata gestione dei conguagli pensionistici, afferma Mariano Rabino nella interrogazione, porta dei danni ai pensionati in un momento in cui la situazione economica del paese ed il costo della vita non è favorevole ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana. Gli importi di tali conguagli partono da poche decine di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Per i pensionati tali importi rappresentano non la risoluzione definitiva dei loro problemi ma almeno un supporto per la gestione della loro sopravvivenza, considerato l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e la perdita del potere d’acquisto delle pensioni.”
Si ricorda che sulla richiesta di velocizzare il pagamento dei conguagli e di conoscere la quantità e gli importi dei conguagli a favore dei pensionati classificati per provincia e per anni di riferimento sono state presentate le seguenti interrogazioni:
- Interrogazione parlamentare del 12 dicembre 2008 presentata dagli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico al Ministro Maurizio Sacconi;
- Interrogazione del 13 gennaio presentata dal consigliere regionale Franco Bonfante al Presidente della Giunta Regionale Veneto ed all’assessore competente;
- Interrogazione del 26 gennaio presentata dal consigliere regionale Giuseppe Civati al Presidente della Giunta Regionale della Lombardia.
“Mentre la crisi economica, afferma Mariano Rabino, non si è ancora palesata con tutta la sua negatività, credo sia opportuno che lo Stato e le Regioni si facciano promotori di azioni a favore dei pensionati e dei lavoratori a basso reddito affinché possano essere contenuti gli effetti di una crisi che i ceti più deboli sono costretti a subire senza averne responsabilità dirette.”
“La Regione Piemonte, continua il consigliere regionale Mariano Rabino, si sta dotando degli strumenti idonei ad operare a favore delle classi meno abbienti e credo che in quest’ottica sia politicamente rilevante il fatto che, dopo tanti anni, il bilancio di previsione e la legge finanziaria della Regione Piemonte siano stati approvati entro la scadenza del 31 dicembre, segno della preoccupazione con la quale si guarda ai problemi della nostra Regione. Il bilancio e la legge finanziaria sono stati pensati, infatti, proprio con l’obbiettivo di fronteggiare il più possibile la crisi che investe anche il Piemonte, di cui sono espressione il calo della produzione e il forte aumento del ricorso alla cassa integrazione.”
E’ senz’altro positivo che, pur in presenza dell’eredità del passato e di tagli che imporranno al Piemonte di spendere le stesse risorse dell’anno scorso, la Regione, conclude Mariano Rabino, sia riuscita nel difficile tentativo di confermare il graduale superamento dell’addizionale Irpef e dei ticket, di contenere l’indebitamento e di riqualificare la spesa pubblica regionale, destinando maggiori risorse alle politiche a favore delle imprese e a quelle di sviluppo del sistema di protezione sociale. In quest’ottica rientrano i 40 milioni di euro di risorse aggiuntive destinate alle politiche di coesione sociale, a partire dal raddoppio degli stanziamenti destinati al sostegno al reddito dei lavoratori di aziende in crisi. In momenti come questi l’immissione di liquidità e il sostegno agli investimenti sono i principali motori per evitare che la crisi si aggravi ulteriormente.”
Sui conguagli a favore dei pensionati INPS sono intervenuti tre parlamentari nazionali - Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli- tre consiglieri regionali per il Veneto, la Lombardia ed il Piemonte ed ancora non si conoscono i dati relativi ai conguagli da porre in pagamento.
Il Ministro Maurizio Sacconi e l’INPS, che si presenta come l’ente più efficiente delle Pubbliche Amministrazioni, non hanno dato alcuna risposta e si muovono contro la trasparenza nelle Pubbliche Amministrazioni e non si fanno carico del disagio sociale dei pensionati INPS titolari di pensione rapportata al reddito.
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