La commissione Affari Costituzionali del Senato ha varato il disegno di legge delega sulla Pubblica Amministrazione. Si prevede che il provvedimento verrà discusso in aula la prossima settimana.
Il ministro Renato Brunetta ha espresso la sua soddisfazione per il clima positivo che c’è stato in Commissione. Il testo originario è stato modificato con il contributo dell’opposizione. Il PD ha votato con la maggioranza gli articoli modificati in commissione grazie al proprio contributo e si è astenuto sul voto finale.
“Il voto finale di astensione, afferma Enzo Bianco, è legato al fatto che trattandosi di una legge delega per un giudizio positivo aspettiamo di vedere i decreti attuativi.”
Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali e relatore del progetto, ha espresso la propria soddisfazione per il clima di collaborazione che ha accompagnato il via libera del provvedimento in commissione al Senato.
I giornali di oggi denominano ancora una volta il disegno di legge delega “ddl antifannulloni” confondendo l’opinione pubblica che può facilmente essere indotta in errore e recepire che si tratti soltanto di un testo contro gli operatori pubblici che non lavorano. Cosi facendo viene alimentata una campagna diffamatoria contro i dipendenti pubblici quando si ha coscienza che le cause del cattivo funzionamento della macchina pubblica sono molteplici.
Hanno svolto un importante lavoro in commissione il Ministro Renato Brunetta, il relatore e presidente della commissione Carlo Vizzini e Enzo Bianco e Pietro Ichino del PD.
Il ddl contiene forti cambiamenti che ridisegnano la Pubblica Amministrazione in materia di:
- Contrattazione collettiva e integrativa;
- Valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni;
- Principi e criteri finalizzati a favorire il merito e la premialità;
- Dirigenza pubblica;
- Sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici.
Il ddl prevede l’istituzione di un’Agenzia indipendente con il compito di indirizzare, coordinare, e sovrintendere all’esercizio delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza, di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale. Inoltre è prevista l’accessibilità da parte dei cittadini dei dati relativi ai servizi pubblici mediante internet. Una parte del monte salari verrà destinata a coloro che conseguiranno i migliori risultati. Verranno introdotti sistemi di valutazione al fine di verificare la corrispondenza dei servizi pubblici ad oggettivi standard di qualità e di indicatori di produttività e di qualità del rendimento del personale, rapportato al rendimento individuale ed al risultato della struttura pubblica.
Dal testo del disegno di legge si evince l’apporto del senatore Pietro Ichino, il quale da molto tempo si è battuto per la trasparenza degli obiettivi e dei risultati conseguiti dalle amministrazioni pubbliche, per il coinvolgimento dei cittadini nella valutazione della qualità dei servizi e per la istituzione di un’Agenzia indipendente che controlli e valuti l’andamento delle strutture pubbliche.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge firmato da Pietro Ichino ed altri si legge “Sulla scorta delle migliori esperienze straniere, questo disegno di legge si fonda sull’idea che (là dove non può essere il mercato a distinguere le strutture efficienti da quelle inefficienti) incrementare gli standard di qualità e quantità dei servizi prodotti dalle amministrazioni pubbliche sia possibile solo coniugando la pratica della trasparenza totale – quindi l’apertura a un controllo penetrante da parte della cittadinanza – e la pratica della valutazione sistematica della gestione da parte di organismi di controllo operanti in regime di effettiva indipendenza. Gran parte dei difetti di efficienza delle strutture pubbliche è resa possibile dal regime di opacità in cui le strutture stesse operano; gran parte delle abdicazioni dei dirigenti alle proprie prerogative e ai propri doveri, gran parte degli abusi e delle negligenze a tutti i livelli, gran parte degli sprechi sono resi possibili dal velo che indebitamente sottrae il funzionamento delle amministrazioni allo sguardo dei cittadini, degli utenti. Come la protezione degli arcana imperii consentiva al sovrano assoluto di sottrarre il proprio operato al controllo dei sudditi, così l’impenetrabilità delle nostre amministrazioni le sottrae indebitamente al controllo diretto dei loro interlocutori.”
In una intervista a cura di Elisabetta Povoledo pubblicata su International Herald Tribune - novembre 2008 – il senatore Pietro Ichino afferma che “In questo testo legislativo la maggioranza ha accolto gran parte dei contenuti più importanti del disegno di legge dell’opposizione: in particolare per quel che riguarda la costituzione dell’Agenzia centrale, la sua indipendenza dal Governo, le sue funzioni di coordinamento e garanzia dell’indipendenza dei nuclei di valutazione periferici, e anche di garanzia della trasparenza totale, cioè visibilità immediata di tutti i dati sui quali la valutazione si svolge. Questo va salutato molto positivamente.” Il senatore Pietro Ichino sul problema dell’efficienza della P.A. afferma che “Il malfunzionamento di molte nostre amministrazioni pubbliche è l’effetto di un circolo vizioso di irresponsabilità: il management abdica alle proprie prerogative direttive e di controllo, poi si difende dalle accuse di inefficienza col fatto che gli mancano i poteri per una gestione rigorosa. I lavoratori tacciono sull’inefficienza dei managers in cambio del silenzio sulla propria inefficienza.”
Ovviamente prima di dare una valutazione definitiva occorre aspettare l’approvazione del ddl da parte dei due rami del parlamento e la valutazione dei decreti attuativi. Un primo passo in avanti in direzione dell’efficienza e dell’efficacia della Pubblica Amministrazione è stato fatto grazie anche alla capacità propositiva del PD e da chi lo ha rappresentato in commissione.
Testo approvato
Il ministro Renato Brunetta ha espresso la sua soddisfazione per il clima positivo che c’è stato in Commissione. Il testo originario è stato modificato con il contributo dell’opposizione. Il PD ha votato con la maggioranza gli articoli modificati in commissione grazie al proprio contributo e si è astenuto sul voto finale.
“Il voto finale di astensione, afferma Enzo Bianco, è legato al fatto che trattandosi di una legge delega per un giudizio positivo aspettiamo di vedere i decreti attuativi.”
Carlo Vizzini, presidente della commissione Affari Costituzionali e relatore del progetto, ha espresso la propria soddisfazione per il clima di collaborazione che ha accompagnato il via libera del provvedimento in commissione al Senato.
I giornali di oggi denominano ancora una volta il disegno di legge delega “ddl antifannulloni” confondendo l’opinione pubblica che può facilmente essere indotta in errore e recepire che si tratti soltanto di un testo contro gli operatori pubblici che non lavorano. Cosi facendo viene alimentata una campagna diffamatoria contro i dipendenti pubblici quando si ha coscienza che le cause del cattivo funzionamento della macchina pubblica sono molteplici.
Hanno svolto un importante lavoro in commissione il Ministro Renato Brunetta, il relatore e presidente della commissione Carlo Vizzini e Enzo Bianco e Pietro Ichino del PD.
Il ddl contiene forti cambiamenti che ridisegnano la Pubblica Amministrazione in materia di:
- Contrattazione collettiva e integrativa;
- Valutazione delle strutture e del personale delle amministrazioni;
- Principi e criteri finalizzati a favorire il merito e la premialità;
- Dirigenza pubblica;
- Sanzioni disciplinari e responsabilità dei dipendenti pubblici.
Il ddl prevede l’istituzione di un’Agenzia indipendente con il compito di indirizzare, coordinare, e sovrintendere all’esercizio delle funzioni di valutazione, di garantire la trasparenza, di assicurare la comparabilità e la visibilità degli indici di andamento gestionale. Inoltre è prevista l’accessibilità da parte dei cittadini dei dati relativi ai servizi pubblici mediante internet. Una parte del monte salari verrà destinata a coloro che conseguiranno i migliori risultati. Verranno introdotti sistemi di valutazione al fine di verificare la corrispondenza dei servizi pubblici ad oggettivi standard di qualità e di indicatori di produttività e di qualità del rendimento del personale, rapportato al rendimento individuale ed al risultato della struttura pubblica.
Dal testo del disegno di legge si evince l’apporto del senatore Pietro Ichino, il quale da molto tempo si è battuto per la trasparenza degli obiettivi e dei risultati conseguiti dalle amministrazioni pubbliche, per il coinvolgimento dei cittadini nella valutazione della qualità dei servizi e per la istituzione di un’Agenzia indipendente che controlli e valuti l’andamento delle strutture pubbliche.
Nella relazione che accompagna il disegno di legge firmato da Pietro Ichino ed altri si legge “Sulla scorta delle migliori esperienze straniere, questo disegno di legge si fonda sull’idea che (là dove non può essere il mercato a distinguere le strutture efficienti da quelle inefficienti) incrementare gli standard di qualità e quantità dei servizi prodotti dalle amministrazioni pubbliche sia possibile solo coniugando la pratica della trasparenza totale – quindi l’apertura a un controllo penetrante da parte della cittadinanza – e la pratica della valutazione sistematica della gestione da parte di organismi di controllo operanti in regime di effettiva indipendenza. Gran parte dei difetti di efficienza delle strutture pubbliche è resa possibile dal regime di opacità in cui le strutture stesse operano; gran parte delle abdicazioni dei dirigenti alle proprie prerogative e ai propri doveri, gran parte degli abusi e delle negligenze a tutti i livelli, gran parte degli sprechi sono resi possibili dal velo che indebitamente sottrae il funzionamento delle amministrazioni allo sguardo dei cittadini, degli utenti. Come la protezione degli arcana imperii consentiva al sovrano assoluto di sottrarre il proprio operato al controllo dei sudditi, così l’impenetrabilità delle nostre amministrazioni le sottrae indebitamente al controllo diretto dei loro interlocutori.”
In una intervista a cura di Elisabetta Povoledo pubblicata su International Herald Tribune - novembre 2008 – il senatore Pietro Ichino afferma che “In questo testo legislativo la maggioranza ha accolto gran parte dei contenuti più importanti del disegno di legge dell’opposizione: in particolare per quel che riguarda la costituzione dell’Agenzia centrale, la sua indipendenza dal Governo, le sue funzioni di coordinamento e garanzia dell’indipendenza dei nuclei di valutazione periferici, e anche di garanzia della trasparenza totale, cioè visibilità immediata di tutti i dati sui quali la valutazione si svolge. Questo va salutato molto positivamente.” Il senatore Pietro Ichino sul problema dell’efficienza della P.A. afferma che “Il malfunzionamento di molte nostre amministrazioni pubbliche è l’effetto di un circolo vizioso di irresponsabilità: il management abdica alle proprie prerogative direttive e di controllo, poi si difende dalle accuse di inefficienza col fatto che gli mancano i poteri per una gestione rigorosa. I lavoratori tacciono sull’inefficienza dei managers in cambio del silenzio sulla propria inefficienza.”
Ovviamente prima di dare una valutazione definitiva occorre aspettare l’approvazione del ddl da parte dei due rami del parlamento e la valutazione dei decreti attuativi. Un primo passo in avanti in direzione dell’efficienza e dell’efficacia della Pubblica Amministrazione è stato fatto grazie anche alla capacità propositiva del PD e da chi lo ha rappresentato in commissione.
Testo approvato
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