sabato 8 novembre 2008

Carovana Antimafie

La Carovana Antimafie continua il suo viaggio iniziato nel 1994 in Sicilia, due anni dopo le stragi Falcone e Borsellino. E’ un viaggio per i diritti di tutti e contro tutte le mafie, contro il lavoro nero, l'usura, il racket, la tratta di esseri umani e ogni forma di sopraffazione e di violenza. L’edizione 2008 metterà l’accento sui diritti negati dei cittadini più deboli: diritti negati dalle mafie multiformi e invisibili, che affliggono anche le zone più economicamente sviluppate, come la Lombardia.
Nel corso degli anni la Carovana Antimafie é passata da un evento regionale a una iniziativa che coinvolge tutto il territorio nazionale. E’ uno strumento itinerante che ogni anno porta in ogni città una riflessione per raccogliere idee, indicare percorsi e suggerire proposte per un rinnovato impegno antimafia. La Carovana antimafie sarà dedicata al 60° anniversario della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti dell'uomo. è una iniziativa organizzata da Libera, Arci e Avviso Pubblico, un lungo viaggio di oltre due mesi, circa 100 tappe che toccheranno tutte le Regioni d’Italia con appuntamenti itineranti, volti a sensibilizzare la cittadinanza sul tema della lotta alle mafie, sulla sicurezza sul lavoro e la lotta a qualsiasi forma di razzismo con modalità di coinvolgimento diverse: dal momento di riflessione ed incontri con magistrati e familiari di vittime di mafie a quello di gioco, dal convegno allo spettacolo, dalla proiezione di film all' animazione per i più piccoli.
La Carovana muove da due diverse aree geografiche del paese: Sud, Centro e Nord, per ricongiungersi a metà dicembre nella tappa finale a Comiso in provincia di Ragusa. Il manifesto appello della Carovana vuole riaffermare i valori della Costituzione e della Dichiarazione universale dei diritti umani e ricordare che la vera emergenza sicurezza in Italia sono mafie e corruzione e chiede in undici punti, pochi ma concreti, provvedimenti per un Italia più libera, più legale, più giusta. L’appello potrà essere sottoscritto dai cittadini durante le varie tappe.Il programma comprende incontri con le scuole, le associazioni, le istituzioni, i sindacati e i rappresentanti delle associazioni imprenditoriali, che sono oggi obiettivo privilegiato, soprattutto nel Nord del nostro Paese, dell’infiltrazione mafiosa. I protagonisti di Carovana sono magistrati, rappresentanti delle forze dell’ordine, testimoni delle associazioni antimafia, familiari delle vittime delle mafie provenienti da tutta Italia, insieme agli operatori delle cooperative che gestiscono i beni confiscati alle mafie in Sicilia a Calabria. I primi firmatari dell’appello sono: don Luigi Ciotti, Paolo Beni, Andrea Campinoti, Caparezza, Giancarlo Caselli, Massimo Cirri e Filippo Solibello, Emma Dante, Guglielmo Epifani, Niccolò Fabi, Claudio Gioè, Flavio Lotti, Carlo Lucarelli, Roberto Morrione, Moni Ovadia, Ulderico Pesce, Andrea Satta e i Tetes de bois, Peppe Servillo, Daniele Silvestri. (Leggi l'appello)
L’appuntamento a Verona è per sabato 8 novembre alle ore 18 presso il Polo Zanotto (aula magna) in via San Francesco. Per l’occasione è stata organizzata una tavola rotonda su “Mafie al nord tra stereotipi e realtà”, moderata Ferruccio Finotti giornalista de L’Arena, alla quale parteciperanno:
Pierpaolo Romani, coordinatore nazionale di Avviso Pubblico;
Enrico Variali, avvocato, esperto di immigrazione;
Salvatore Gibiino, Cooperativa Pio La Torre;
Guido Papalia, Procuratore Generale della Corte d'Appello di Brescia.

1 commento:

Anonimo ha detto...

Caro Antonino ,io sulla lotta contro la mafia ho un mio personale pensiero,un pò come contro l'ideologia fascista messa in pratica,e cioè non bastano le parole e i dibattiti che servono per sensibilizzare l'opinione pubblica,ci vorrebbe un intervento
radicale sul territorio e delle leggi diciamo a parte per agire
nella legalità e con risoluzione,
la fermezza risolutiva tedesca contro il terrorismo,contro le mafie varie ci vuole volere
"POLITICO" e finchè MANGANO è un eroe mi sembra non ci sia,e un intervento radicale, deciso, concreto sul territorio delle forze dell'ordine ma se si continuano a fare tagli monetari
sulle stesse siamo sulla strada opposta,il tutto si riduce a sole parole.
un saluto C.R.
sulle stesse non mi pare
di forze dell'ordine