giovedì 1 marzo 2012

A Verona occorre organizzazione, trasparenza e competenze

Intervista a Antonino Leone, responsabile PA del PD di Verona, a cura di Michele Marcolongo
Accade quasi sempre che durante la campagna elettorale i candidati si focalizzino sui problemi della città e tralasciano la struttura organizzativa del Comune. Ritiene rilevante trattare anche questo argomento? Se sì può indicarne le motivazioni?
L’attuale grave crisi economica del paese ci impone di intraprendere una strada impegnativa, quella del miglioramento continuo dei servizi amministrativi del Comune. Per fare questo occorre ridisegnare l’organizzazione del comune ed adattarla ai cambiamenti avvenuti nel pianeta, tenendo presente l’economicità di gestione dei servizi. Quindi, eliminare i doppioni, gli sprechi, i privilegi e le attività inutili, pensare per processi ed attività e non per adempimenti, valorizzare le conoscenze, le competenze e le capacità delle persone che operano nel comune. Inoltre, occorre analizzare il clima organizzativo del Comune, valorizzare la relazione tra organizzazione e persone ed organizzare il lavoro per farlo diventare più produttivo e gradevole.
I servizi alla città hanno sempre più bisogno di una struttura organizzativa efficiente ed efficace che espliciti gli obiettivi da conseguire e per tale motivo occorre riposizionare l’organizzazione del Comune.
Quali sono le scelte effettuate dalla Giunta di Verona in materia di organizzazione che lei non condivide?
Ritengo che l’Amministrazione Comunale in materia organizzativa è chiusa in se stessa e non vuole intrusi che possano rimettere in discussione l’equilibrio della struttura. Infatti, i fattori sui quali costruire il miglioramento continuo sono utilizzati male o per nulla considerati. Mi riferisco alla trasparenza totale interna ed esterna, alla valutazione indipendente, alle competenze, al benchmarking.
Tali fattori possono essere giustamente applicati attraverso l’introduzione dello strumento del performance management che a sua volta si basa su altri fattori di notevole importanza. Tutto questo l’Amministrazione di Verona non lo ha fatto o lo ha introdotto solo formalmente.
La trasparenza quali effetti produce nei dipendenti e nei cittadini? La trasparenza totale ha un rapporto inversamente proporzionale con la corruzione: più alta è la trasparenza e più basso è il tasso di corruzione. La politica della falsità e delle bugie hanno causato nel tempo effetti devastanti. Si ricorda il crollo dei mercati finanziari causato dalle banche che hanno collocato mutui subprime presentati ai risparmiatori come sicuri.
La trasparenza totale, intesa come accessibilità ai dati ed alle informazioni relative al governo della città, consente di co-creare valore con la partecipazione dei cittadini alla gestione dei servizi. Per realizzare questo obiettivo è necessario che i cittadini siano compiutamente informati dal Comune di Verona, il quale è tenuto a rendere trasparenti tutti i dati e le informazioni inerenti l’organizzazione e la performance dei servizi erogati. In assenza di tale fattore i cittadini ed i soggetti interessati non sono in grado di partecipare alla gestione dei servizi con proposte, interventi, indagini, ricerche e studi.
Occorre introdurre i seguenti strumenti per realizzare un’ampia partecipazione:
- un sistema di rilevazione ed elaborazione in tempo reale delle valutazioni degli utenti sulla qualità del servizio ricevuto (Internet-based Reputation System);
- la realizzazione di un confronto ed un dialogo democratico (pubblic review) tra la valutazione dell’amministrazione del comune, manifestata con l’annual report, e la valutazione dall’esterno, espressa dalla cittadinanza attraverso i propri osservatori qualificati, sull’efficienza, produttività e qualità dei servizi erogati (civil auditing).
Nel sito del Comune non risultano le informazioni riguardanti gli aspetti dell’organizzazione, le fasi del ciclo di gestione della performance, il sistema di misurazione e valutazione, gli indicatori di efficienza e di efficacia, l’utilizzo delle risorse in rapporto agli obiettivi programmati, le attività del nucleo di valutazione (decisioni, relazioni, proposte, pareri) ed altro. Inoltre, occorre ricordare che la società AGSM, controllata dal Comune, si è rifiutata di rendere trasparenti i documenti e gli atti relativi alla sponsorizzazione della squadra di calcio Hellas Verona.
La trasparenza interna è finalizzata ad orientare i comportamenti del management e dei dipendenti al perseguimento degli obiettivi programmati, ad intraprendere le azioni necessarie nel caso in cui si verificassero degli scostamenti per adeguare l’andamento della produzione dei servizi agli obiettivi strategici (esempio introdurre un cruscotto aziendale in tempo reale).
L’Amministrazione Comunale ha confermato l’organismo di valutazione e, pertanto, non è stata inadempiente. Quali sono le sue valutazioni su questo organismo?
La Giunta Comunale ha confermato il Nucleo di valutazione, introdotto negli anni ’90 in condizioni organizzative ed ambientali diverse rispetto a quelle di oggi. Non è stato considerato che la letteratura manageriale nel valutare tale organismo ha espresso opinioni negative (autoreferenzialità, formalismo, impegno insufficiente sotto l’aspetto dell’organizzazione del lavoro e della qualità delle prestazioni).
Il Nucleo di valutazione non è indipendente anche per la presenza del Segretario/Direttore Generale che assume la presidenza dell’organo.
Le nomine dei membri effettuate dal Sindaco non esprimono alte professionalità e competenze. Nel c.v. di uno dei membri risulta soltanto che è stato sindaco del comune di Tregnago.
Occorreva istituire l’Organismo indipendente di valutazione e conformarsi alle direttive della Civit e dell’Anci che stabiliscono requisiti professionali molto elevati per i membri dell’organismo. La professionalità dei membri, l’indipendenza e le competenze dell’Organismo indipendente di valutazione assumono una importanza strategica nell’attuazione della gestione della performance.
La Giunta Comunale ha preferito confermare un organismo dipendente obsoleto al servizio del Sindaco che asseconda le scelte dell’Amministrazione, accantonando l’imparzialità e l’indipendenza.
Il comune di Verona ha introdotto il performance management o il ciclo di gestione della performance? 
Con apposita deliberazione la Giunta Comunale ha sostenuto che gli strumenti di pianificazione e controllo attualmente in uso presso il Comune costituiscono il piano ed il rendiconto della performance e, pertanto, non ha introdotto il ciclo di gestione della performance per assenza degli strumenti fondamentali che lo compongono: il piano della performance, il sistema di misurazione e valutazione della performance organizzativa ed individuale ed il rendiconto della performance. Inoltre, il sistema informatico del comune non è stato adeguato ed implementato per realizzare il sistema di misurazione e valutazione della performance.
Il performance management o ciclo di gestione della performance è collegato con le politiche, le strategie e l’operatività del Comune attraverso l’implementazione degli strumenti manageriali indicati che comprendono gli obiettivi programmati, i risultati conseguiti, gli indicatori di efficienza ed efficacia (ambiente, igiene, trasporti, sicurezza), i target, gli outcome che misurano il valore prodotto nell’erogazione dei servizi per la comunità locale.
La mancata introduzione degli strumenti descritti non consente la trasparenza in ogni fase del ciclo di gestione della performance e non facilita la partecipazione dei cittadini alle scelte del Comune perché non sono informati sull’andamento della performance.
Quali sono le sue proposte per migliorare l’organizzazione del Comune di Verona?
Una proposta di cambiamento e di miglioramento della gestione del Comune di Verona prevede l’utilizzo di strumenti innovativi al fine di elevare la qualità della vita dei cittadini. Il cambiamento radicale ed il miglioramento continuo è possibile a prescindere dagli obblighi di legge che molto spesso sono visti ed applicati come adempimenti formali.
Oggi i comuni si trovano stretti tra le crescenti aspettative dei cittadini e le limitazioni finanziarie imposte dall’alto. Queste ultime sono state causate dai tagli lineari ed indiscriminati adottati dal Governo Berlusconi per far quadrare i conti in un momento di grave crisi economica e dall’assenza di una strategia di crescita per il paese che avrebbe potuto far aumentare le risorse. In tale contesto i comuni dovrebbero reagire con una strategia di cambiamento che renda possibile il miglioramento dei risultati prodotti, la creazione del valore dal punto di vista dei cittadini e la riduzione dei costi. Non mancano esempi di comportamenti virtuosi da parte dei comuni che si ispirano ai seguenti principi: cambiamento, obiettivi strategici, processi, interazione con la comunità locale e creazione del valore per i cittadini.
Ritengo che il modello da realizzare per essere efficace deve considerare le seguenti prospettive: il primo anello della catena è la conoscenza dei bisogni dei cittadini; stabilire di conseguenza gli obiettivi strategici; scegliere le azioni per perseguire gli obiettivi; creare valore per i cittadini; coinvolgere gli stakeholder.
Occorre realizzare un modello di comune aperto ai cittadini, i quali possono individuare gli sprechi e le inefficienze che l’Amministrazione deve colmare e disponibile al confronto con gli altri comuni delle medesime dimensioni territoriali e demografiche al fine di realizzare un processo sistematico di comparazione (benchmarking) che consenta al Comune di Verona di avvalersi della strategia replicativa delle best practice.
Nell’ultimo periodo si sono verificati degli episodi incresciosi nelle società pubbliche di gestione dei servizi pubblici locali. Come si può ovviare a tali problemi con le nomine nei consigli di amministrazione delle società controllate dal Comune di Verona? 
In materia di nomine occorre privilegiare i fattori della trasparenza e delle competenze ed abbandonare la logica della mera spartizione del potere tra i partiti ed applicare la valutazione indipendente delle qualità delle persone che dovranno ricoprire certe cariche. Fino adesso questo non è avvenuto a causa di un regolamento che impedisce la presentazione di candidature indipendenti e della società civile. Infatti, tale regolamento prevede che le candidature possono essere presentate a condizione che siano sottoscritte dai consiglieri comunali. Quindi vengono lasciate fuori dalle nomine le capacità e le competenze presenti nella società civile veronese. La complessità dei problemi di una città richiede persone competenti e probe che si mettano al servizio dei cittadini perché (nel migliore dei casi) la buona volontà e l’impegno non sono sufficienti a risolvere i problemi del territorio.

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