sabato 17 ottobre 2009

Semplicemente deluso

Riporto il pensiero di Renato Fianco pubblicato su Facebook in merito alle liste Semplicemente Democratici presentate a Verona per il congresso del Partito Democratico.
"Vogliamo un Partito Democratico radicato nel territorio, plurale, aperto a storie, tradizioni e sensibilità diverse". Questo ha detto Debora Serracchiani nella conferenza stampa di ieri a Verona. Sono del tutto d'accordo, ma la modalità con cui a Verona è nata la lista "Semplicemente Democratici", mi sembra del tutto in contrasto con quelle parole.
Ho partecipato con convinzione ed entusiasmo alla campagna delle europee a sostegno di Debora, ho condiviso la gioia del risultato ad Abano nella festa per i volontari durante la quale si era cominciato a prospettare l'idea di Semplicemente Democratici, ho sperato che anche a Verona potesse nascere una lista che raccogliesse le idee e i valori che esprime Debora. Proprio per questo, quando ho saputo ieri sera che la lista "Semplicemente Democratici" era stata presentata, sono rimasto semplicemente perplesso, deluso e anche un po' incazzato.
Ma come? nasce una lista senza che venga fatta una riunione, senza invitare tutti quelli che avevano aderito e si erano dichiarati disposti a condividere questo progetto, senza discutere dei criteri e delle disponibilità? Cosa c'è di meno democratico di questo? Una lista deve partire dal basso, cercare di coinvolgere persone nuove (era questo il senso di Semplicemente Democratici), presentarsi in modo trasparente all'esterno. E invece ... Una lista "paracadutata" dall'alto, decisa da non si sa chi, presentata all'ultimo momento senza alcun confronto.
Dico subito che non ero interessato ad alcuna candidatura, non mi interessano cariche e poltrone, ma mi interessa che ci sia un rinnovamento nel Partito, che episodi come questo rendono, purtroppo, più difficile. Le persone nuove, giovani o meno, quelli che vorrebbero fare politica in modo trasparente sono i primi ad essere disgustati quando si fanno operazioni tra "addetti ai lavori".
Anche la conferenza stampa di Debora a Verona, mi ha lasciato perplesso: su Facebook si scrivono tutti gli appuntamenti, si cerca di divulgare le iniziative e, invece, questo incontro appare a cose fatte, con una frase criptica di Causin, che scrive : Conferenza stampa di Debora a Verona, senza luogo e ora (non tutti leggono l'Arena!).A questo punto la reazione mia e di molti del mio Circolo, che avevano appoggiato "Semplicemente democratici", come abbiamo detto espressamente a Debora, è stata di totale distacco e di delusione. Non so come si comporteranno per quanto riguarda le indicazioni di voto. Per quanto mi riguarda io sosterrò Franceschini, ma non voterò Semplicemente Democratici, per tutti i motivi che ho espresso qui. Credo che questa lista, per come è nata e per come si pone, sia un danno anche per Debora e sia contraria allo spirito che stava alla base dell'incontro, così coinvolgente, di Abano."
Renato Fianco
Si riportano alcuni commenti degli amici di Verona
“E' emersa la strategia nascosta di cui i fautori e gli esecutori si conoscono bene fin dall'estate. Per tale motivo avevo richiesto a Debora fin da allora la sua presenza a Verona. Con Debora ci siamo sentiti al telefono dopo la conferenza stampa di Verona e ci siamo promessi di farci una chiacchierata”.
Antonino Leone
“Profondamente delusa anch'io! Ma come Debora Serracchiani viene a Verona e noi che l'abbiamo votata ed aiutata non ne sappiamo nulla! Cos'è una lista segreta? Chi ha interesse a tenerla nascosta per farsene bello ed usarla? Forse Debora dovrebbe cercare di conoscere le persone che la sostengono nei vari territori, altrimenti farà la fine di Bersani: un contenitore di rifiuti! E pensare che mi aveva entusiasmato così tanto! Che delusione se penso ai nomi veronesi che la sostengono!
Donatella Fanini
“Ricorda, non sono per persone che sbagliano, ma lei che non sa valutare chi ha intorno! Debora mi è stata presentata, sono una sua collega, giovane, donna, che si occupa di diritto del lavoro e di discriminazione di genere, mi ero offerta insieme ad altri di creare la lista SemDem qui a Verona...mai più sentita! Allora che si limiti a fare il parlamentare europeo e a farlo bene! Se non fosse stato per Donata Gottardi, non sarei nemmeno in lista!”
Donatella Fanini
“In effetti le persone c'erano, persone nuove e piene di entusiasmo e non capisco proprio per quale motivo sia stata paracadutata questa lista. Penso anch'io che sia stata mal consigliata, ma il danno è stato fatto e ora sta a lei, se lo ritiene opportuno, trovare una soluzione. Personalmente le ho anche scritto, dicendo tutto quello che penso. Ci vuole purtroppo una grande Pazienza Democratica. Grazie Donatella per gli interventi”
Renato Fianco
“Se Debora riesce a fare pulizia, altrimenti ha grandi probabilità di fallire, perché le persone oneste, che non mirano alle poltrone e che fanno politica per passione sottraendo tempo ad altre cose se ne allontaneranno presto! La forza di Debora era il cambiamento, ma cambiare non significa essere giovani anagraficamente significa essere giovani nel modo di far politica! Non c'è nulla di peggio dei ventenni che fanno politica come i vecchi capibastone!”
Donatella Fanini
"Caro Alfonso, una rondine (Verona) non fa primavera, ma due (Napoli) cominciano a porre un problema. Spero che con Debora ci sia l'occasione di parlarne, per evitare che si torni veramente indietro. Se fossi Debora, direi semplicemente: a Verona abbiamo sbagliato (succede!) e quindi votate la lista Franceschini, punto e basta. Questa sì che sarebbe una ventata di novità: avere il coraggio di ammettere gli errori e ripartire."
Renato Fianco
"Facciamo squadra certo, ma non con chi sotto la sigla SemDem si è fatto la lista da solo, roba da vecchia squallida politica, che allontana la gente perbene."
Renato Fianco

3 commenti:

Vincenzo Genovese ha detto...

Sì. E' proprio così la nuova politica, ammesso che sia possibile, non ha bisogno dei giovani/vecchi o di vecchi finti/giovani ma di persone perbene.Prodi incarnava perfettamente la politica in funzione dell'interesse del Paese.
Se non si parte dai "fondamentali" delle sconfitte cercando di capire dove si è sbagliato non può nascere un vero partito democratico.

remo ha detto...

Ho sempre sostenuto che il rinnovamento non e' questione di eta' anagrafica, ma di cuore. Si puo' essere vecchi a 20 anni e giovani a 70. Non sono iscritto, ma andro' sicuramente a votare alla primarie e votero' Dario. Comunque questo congresso ha dimostrato che il partito e' ancora chiuso in se stesso, non riesce a uscire nel vivo, ancorato a vecchi schemi del secolo scorso. Sono un po' anch'io "Semplicemente deluso", ma un po' e' stata colpa della mia euforia e voglia di cambiare, ma dico anche che le persone possono sempre fare marcia indietro e ritornare sulla propria strada. La speranza e' sempre l'ultima a morire. Cordiali saluti. REMO!!!

Luca Soncini ha detto...

Con Debora Serracchiani abbiamo intravisto una luce, poi c'è da scontrarsi con il buio delle segreterie, dei vecchi volponi che tengono le redini del partito, che quando ti sentono lamentarti delle faccende interne, ti emarginano, ti escludono. Ci sono molte persone che si sono spese per le primarie, per portare un messaggio nuovo, poi ci ritroviamo sempre gli stessi che dall'alto decidono ed agiscono. Mi ero iscritto ai sem.dem. l'unico che mi ha contattato è stato antonino Leone, nessun'altro si è fatto vivo, nessuno. Poi con le varie storiacce occorse al PD nazionale e diatribe con il mio circolo ho, in segno di protesta, restituito la tessera, nessuno mi ha detto niente, nessuno ha chiesto perchè.
Luca Soncini