sabato 22 gennaio 2011

Federico Testa, nomine authority per l’energia

Il Consiglio dei ministri ha designato Guido Bortoni presidente dell’Autorità per l’energia, attuale responsabile del dipartimento energia al ministero dello sviluppo economico, ed i nuovi consiglieri nelle persone di Valeria Termini, Luigi Carbone, Alberto Biancardi e Rocco Colicchio. In definitiva ad eccezione di Colicchio tutte le altre nomine sono state confermate.
Adesso occorre il placet dalle commissioni Industria e Attività produttive di Camera e Senato, che con un voto a maggioranza di due terzi dovranno dare rapidamente il via libera definitivo.
Il PD, con una nota ufficiale, garantisce sostegno e quindi il voto positivo nel dibattito in commissione previsto la prossima settimana «per evitare il collasso istituzionale e per assicurare al sistema e agli operatori un quadro di certezze e regole indispensabili».
Ad esprimere giudizi negativi sulle proposte di nomina sono il parlamentare Federico Testa ed il senatore Enrico Morando del PD.
"L'Autorità per l'Energia Elettrica ed il Gas svolge un ruolo fondamentale per garantire la concorrenza nel mercato e tutelare i consumatori che, nel settore energetico, si trovano a dover fronteggiare autentici colossi economici, dotati di un forte potere di condizionamento. Per questo è importante", afferma Federico Testa, che su questa questione lo scorso dicembre ha rassegnato le dimissioni da responsabile nazionale dell'energia del PD " che l'Autorità sia autorevole e indipendente, e che i commissari debbano avere le competenze e la reputazione per non prestarsi, neppure inconsapevolmente, a operazioni gradite ai loro referenti politici ma dannose per il mercato ed i consumatori". Le nomine di oggi, conclude Testa, -senza voler dare giudizi sulle qualità più generali delle persone- non corrispondono a queste caratteristiche: basti pensare che la maggioranza dei componenti designati non è nota nel settore per possedere specifiche competenze in materia energetica"."Si tratta quindi" conclude Testa "di un accordo che privilegia gli assetti di potere e le logiche di appartenenza rispetto all'autorevolezza e alla competenza in materia di energia, prefigurando un grave danno all'Istituzione stessa dell'Authority".
“In quelle cariche, afferma Enrico Morando, occorrono straordinarie competenze tecniche e capacità di influenza sul sistema politico e dei media e le nomine proposte dal governo, al di là delle qualità dei singoli, non sembrano meritare affatto un giudizio positivo”.
La fretta e le scadenze non devono rappresentare per il governo ed il PD la giustificazione per nomine non all’altezza della situazione. Il PD ha, infatti, confermato Alberto Biancardi e Valeria Termini riproponendo gli stessi problemi che si erano presentati nel mese di novembre.

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