sabato 5 aprile 2008

Lotta alla criminalità

Continua l'impegno di Veltroni contro la criminalità organizzata che si frattone al giusto sviluppo sociale ed economico del Sud ed alla crescita complessiva del paese.
Occorre che le istituzioni e le persone che le rappresentano siano presenti in modo efficace nel territorio ed incidano nell'ambiente in maniera visibile, determinante ed alternativo ai condizionamenti che provengono dalla criminalità. Quest'ultima ha realizzato il proprio habitat per crescere e moltiplicarsi utilizzando i fattori negativi da essa stessa creati. Pertanto, l'impegno contro la mafia richiede un intervento complessivo di carattere culturale, formativo, economico e sociale per normalizzare l'ambiente nel quale la criminalità trova linfa vitale.
Condivido il piano in cinque punti di Walter Veltroni e ritengo che la modifica delle procedure di appalto sia la misura più efficace per combattere gli affari della criminalità.
Gli appalti degli enti locali e delle istituzioni sono lo strumento che bisogna porre immediatamente sotto controllo poichè è dalle opere pubbliche che nascono gli appetiti dei mafiosi e le paure, le reticenze ed i condizionamenti dei politici e degli amministratori.
Molte persone oneste del sud vedono restringere ogni giorno di più gli spazi di libertà e di espressione a causa della criminalità organizzata.
Gli eroi che si sono sacrificati nel combattere la mafia e che rappresentano un'alta testimonianza morale e istituzionale non bastano se la macchina complessiva dello stato non interviene o interviene male, lasciando soli i propri figli migliori che credono nel cambiamento ed amano la propria terra a tal punto da rischiare e sacrificare la propria vita.
Questo è un tema che mi coinvolge per i seguenti motivi:
- Sono un calabrese che vive a Verona;
- Sono stato assessore comunale del comune di Villa San Giovanni (RC) negli anni '80.
Ricordo che durante l'iter di approvazione del P.R.G., la sera dopo il consiglio comunale venivo accompagnato a casa da un mio caro amico della polizia di stato per i rischi che correvo in quanto ero favorevole all'approvazione dello strumento urbanistico e non condizionabile.

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