giovedì 24 settembre 2009

Consulta P.A.: Brunetta usa mandato per velleità politiche, è gravissimo

Preoccupazione per il visibile peggioramento della situazione delle amministrazioni pubbliche e della qualità dei servizi. Questo è quanto emerso dalla Consulta delle Pubbliche amministrazioni del Partito Democratico, presieduta da Linda Lanzillotta, alla quale hanno partecipato rappresentati delle associazioni civiche e dei consumatori, dirigenti pubblici, funzionari, operatori delle amministrazioni statali, regionali e locali, rappresentanti delle organizzazioni sindacali dei dipendenti e dei dirigenti, deputati e senatori del Pd componenti delle Commissione Affari Costituzionali e Lavoro e amministratori.
Secondo la consulta si fa propaganda ma il cambiamento non c’è. E non perché basta aspettare gli effetti delle leggi Brunetta. Il fatto è che i vari decreti dell’incontinente ministro, che anche oggi in un’intervista non ci ha risparmiato la dose ormai quasi quotidiana di veleni e farneticazioni, non rispondono affatto agli annunci.
“Molti di quei principi erano stati condivisi dal Pd, convinti come siamo che la P.A. sia un patrimonio del Paese e non possa essere gestita con una logica di contrapposizione – hanno detto i partecipanti alla consulta –. Ma purtroppo la distanza tra la propaganda e i fatti concreti si sta rivelando sempre più grande. Della rivoluzione annunciata da Brunetta, insomma, non solo non si vedono risultati tangibili, ma si va anzi nella direzione opposta. Basti pensare che secondo i dati più recenti, nell’ultimo anno sono aumentati del 25% gli oneri amministrativi a carico delle Pmi e che aumentano le spese per il personale e per gli acquisti. Quanto alla riduzione dell’assenteismo, lo slogan preferito dal ministro, la verità è che la sua entità sarà verificata solo in base ai dati ufficiali della Ragioneria di Stato, ma che finora sembra in linea con trend di riduzione degli ultimi anni.
E intanto, mentre si annuncia una rivoluzione inesistente, si tenta di nascondere situazioni drammatiche: dall’assenza dei soldi per i contratti, all’emergenza di alcuni settori che sono in situazioni quasi di collasso come gli uffici giudiziari, dei quali il ministro si è occupato solo per l’insulsa polemica sui tornelli per i magistrati.
Ciò che è ormai chiaro è che il ministro Brunetta sta utilizzando la pubblica amministrazione per costruire la propria popolarità e lanciarsi in altre imprese politiche.
E’ un comportamento grave che va denunciato. Per questo il Pd, a partire dalle prossime settimane, organizzerà una serie di iniziative per far conoscere, amministrazione per amministrazione, la situazione in cui queste versano e fare emergere in modo chiaro quali siano i problemi e quali i veri risultati dell’azione del governo.

2 commenti:

remo ha detto...

E' tanto che vado dicendo che la riforma Brunetta non ha sortito alcun effetto, se non quello della pubblicita' personale del ministro. Anche nell'intervista di ieri a Zona Severgnini ha dato prova di nullita' e spocchia personale. Quando non si ha una strategia e non riguarda solo lui, ma tutto il governo al completo non si va da nessuna parte, ma si combina solo guai. Le dichiarazioni fuori di testa di Cortina sono sinonimo di difficolta' personale sua, del suo capo e di tutto il governo messo insieme. Sembrava piu' che un ministro uno che si era tracannato tre bottiglie di barbera all'osteria vagando poi per il paese a maledire tutti. Chi come me dipendente pubblico, che vive l'esperienza sul campo, sa di questo bluff e comprende le radici di questo male, radici che non sono state estirpate da hanno generato in quest'anno ancora piu' guasti. Ha ragione la consulta della P.A. a mostrarsi indignata.

Antonino Leone ha detto...

Ciao Remo desidero conoscerti. Mandami la tua e-mail a questo indirizzo cambiamentoorg@gmail.com
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