Gli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli del Partito Democratico hanno presentato al Ministro del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali Maurizio Sacconi una interrogazione per sapere alcune informazioni importanti e sollecitare la risoluzione di alcuni problemi rilevanti per i pensionati INPS con importo della pensione collegato al reddito.
Ecco il testo integrale dell’interrogazione dei deputati Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli.
L’INPS è tenuta a rilevare i redditi per tutti i percettori di prestazioni pensionistiche collegate al reddito (le pensioni integrate al trattamento minimo, maggiorazione sociale, da trattamenti familiari e incumulabilità e le prestazioni concesse agli invalidi civili)
Ne consegue che le pensioni dei soggetti interessati dalle dichiarazioni reddituali vengono ricalcolate e da tale aggiornamento possono scaturire per il periodo a cui si riferiscono i dati reddituali dei conguagli negativi, positivi o la conferma dell’importo della pensione riscossa per effetto rispettivamente dell’aumento, della diminuzione e della conferma dei redditi dei pensionati.
I conguagli negativi, i quali sono degli indebiti a carico degli interessati, vengono gestiti dalle unità periferiche dell’Istituto utilizzando un’apposita procedura. Mentre quelli positivi, che rappresentano degli arretrati per i pensionati, sono comunicati e trasferiti in rete alle unità periferiche dell’Istituto per il controllo, la convalida e la messa in pagamento degli importi a favore dei pensionati interessati.
Ai pensionati viene inviata una lettera generica con indicazione del solo importo del conguaglio; non vengono inviati i prospetti di liquidazione con i dati di dettaglio che generano gli arretrati e, pertanto, non sono in condizione di controllare e di sapere se e quando viene effettuato il pagamento degli importi dovuti. La lavorazione dei dati reddituali, pertanto, difetta di trasparenza nei confronti dei pensionati.
La contraddizione del sistema è rappresentata dal fatto che viene tenuto fuori il tempo che intercorre dal ricalcolo della pensione fino al momento della conferma del pagamento degli arretrati che avviene telematicamente. Inoltre, le giacenze di tale prodotto non vengono rilevati automaticamente e, quindi, non rappresentano un dato credibile e obiettivo.
La ritardata o mancata gestione dei conguagli pensionistici porta dei danni ai pensionati in un momento in cui la situazione economica del paese ed il costo della vita non è favorevole ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana.
Gli importi di tali conguagli partono da poche decine di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Per i pensionati tali importi rappresentano non la risoluzione definitiva dei loro problemi ma almeno un supporto per la gestione della loro sopravvivenza, considerata l’inflazione al 4%, l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e la perdita del potere d’acquisto delle pensioni.
Se non reputi necessario conoscere la quantità e gli importi di tali conguagli, suddivisi per anni di riferimento e classificati per provincia.
Se non ritenga opportuno intervenire presso l’INPS per velocizzare e conseguire una gestione corrente del pagamento dei conguagli in questione supportata da una puntuale e corretta rilevazione statistica automatizzata.”
Dalla quantità e dall’importo dei conguagli che l’INPS dovrebbe porre in pagamento dipende la rilevanza nei confronti dei pensionati la cui pensione è strettamente legata ai redditi personali e del nucleo familiare. Spero che attraverso il pagamento dei conguagli i pensionati INPS interessati possano ricevere un regalo per Natale da utilizzare per risolvere i loro gravi e urgenti problemi, considerato che il Governo Berlusconi ha fatto poco e male a favore dei redditi bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
Gli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli hanno testimoniato concretamente con l'interrogazione il loro interesse verso i pensionati ed i loro problemi quotidiani di sopravvivenza.
Testo dell'interrogazione
Ecco il testo integrale dell’interrogazione dei deputati Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli.
L’INPS è tenuta a rilevare i redditi per tutti i percettori di prestazioni pensionistiche collegate al reddito (le pensioni integrate al trattamento minimo, maggiorazione sociale, da trattamenti familiari e incumulabilità e le prestazioni concesse agli invalidi civili)
Ne consegue che le pensioni dei soggetti interessati dalle dichiarazioni reddituali vengono ricalcolate e da tale aggiornamento possono scaturire per il periodo a cui si riferiscono i dati reddituali dei conguagli negativi, positivi o la conferma dell’importo della pensione riscossa per effetto rispettivamente dell’aumento, della diminuzione e della conferma dei redditi dei pensionati.
I conguagli negativi, i quali sono degli indebiti a carico degli interessati, vengono gestiti dalle unità periferiche dell’Istituto utilizzando un’apposita procedura. Mentre quelli positivi, che rappresentano degli arretrati per i pensionati, sono comunicati e trasferiti in rete alle unità periferiche dell’Istituto per il controllo, la convalida e la messa in pagamento degli importi a favore dei pensionati interessati.
Ai pensionati viene inviata una lettera generica con indicazione del solo importo del conguaglio; non vengono inviati i prospetti di liquidazione con i dati di dettaglio che generano gli arretrati e, pertanto, non sono in condizione di controllare e di sapere se e quando viene effettuato il pagamento degli importi dovuti. La lavorazione dei dati reddituali, pertanto, difetta di trasparenza nei confronti dei pensionati.
La contraddizione del sistema è rappresentata dal fatto che viene tenuto fuori il tempo che intercorre dal ricalcolo della pensione fino al momento della conferma del pagamento degli arretrati che avviene telematicamente. Inoltre, le giacenze di tale prodotto non vengono rilevati automaticamente e, quindi, non rappresentano un dato credibile e obiettivo.
La ritardata o mancata gestione dei conguagli pensionistici porta dei danni ai pensionati in un momento in cui la situazione economica del paese ed il costo della vita non è favorevole ai redditi bassi, rappresentati soprattutto dai pensionati che vivono con estrema difficoltà i problemi della vita quotidiana.
Gli importi di tali conguagli partono da poche decine di euro fino ad arrivare a diverse migliaia di euro. Per i pensionati tali importi rappresentano non la risoluzione definitiva dei loro problemi ma almeno un supporto per la gestione della loro sopravvivenza, considerata l’inflazione al 4%, l’aumento dei prezzi dei beni di prima necessità e la perdita del potere d’acquisto delle pensioni.
Se non reputi necessario conoscere la quantità e gli importi di tali conguagli, suddivisi per anni di riferimento e classificati per provincia.
Se non ritenga opportuno intervenire presso l’INPS per velocizzare e conseguire una gestione corrente del pagamento dei conguagli in questione supportata da una puntuale e corretta rilevazione statistica automatizzata.”
Dalla quantità e dall’importo dei conguagli che l’INPS dovrebbe porre in pagamento dipende la rilevanza nei confronti dei pensionati la cui pensione è strettamente legata ai redditi personali e del nucleo familiare. Spero che attraverso il pagamento dei conguagli i pensionati INPS interessati possano ricevere un regalo per Natale da utilizzare per risolvere i loro gravi e urgenti problemi, considerato che il Governo Berlusconi ha fatto poco e male a favore dei redditi bassi dei lavoratori dipendenti e dei pensionati.
Gli on.li Donata Lenzi, Federico Testa e Lucia Codurelli hanno testimoniato concretamente con l'interrogazione il loro interesse verso i pensionati ed i loro problemi quotidiani di sopravvivenza.
Testo dell'interrogazione
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