giovedì 26 luglio 2012

AGSM Verona: cambiare tutto per non cambiare nulla

L’obiettivo dell’Amministrazione Comunale di Verona è quello di fare cassa con le società di gestione dei servizi pubblici locali ed in particolar modo con Agsm.
La Giunta Tosi non si accontenta più di prelevare gli utili dalle società controllate bensì interviene anche sulle riverse straordinarie di Agsm accumulate negli anni. Pertanto, il fine ultimo di Agsm è quello di finanziare le attività comunali con le entrate di Agsm.
L’obiettivo di offrire agli utenti un servizio di qualità ed  efficiente  che incida positivamente sul sistema tariffario è offuscato dalle esigenze finanziarie del Comune di Verona. Tutto questo avviene in momento di crisi economica che colpisce gli utenti che usufruiscono dei servizi di energia elettrica e gas gestiti da Agsm.
Gli utili conseguiti nel 2011, pari a euro 7.685.494 con un decremento di euro 6.928.141 rispetto al risultato dell’esercizio 2010, verranno incassati dal Comune che li spenderà nella gestione corrente. Inoltre, le riserve straordinarie di Agsm, circa 30 milioni di euro, verranno utilizzate dal Comune. 
Tutte queste operazioni non tengono conto dell’indebitamento finanziario netto, di matrice bancaria ed onerosa, di Agsm che si attesta a 255,69 milioni di euro contro i 247,77 milioni dell’esercizio precedente (vedi tabella). Gli oneri finanziari netti del 2011 si sono attestati a 7,23 milioni di euro  contro 4,72 milioni di euro dell’anno precedente.
Per il 2012 si prevede un ulteriore incremento dell’indebitamento finanziario di Agsm.
L’aumento dell’indebitamento complessivo e la contestuale diminuzione del margine operativo lordo di Agsm, il quale si attesta a 71,11 milioni di euro con un decremento di 14,79 milioni rispetto al 2010, presagisce un andamento finanziario che potrebbe portare ad una non congrua capacità di rimborso. Tutte le pseudo operazioni di sponsorizzazione effettuate da Agsm pesano sul bilancio (campagna pubblicitaria a favore di Agsm negli impianti sportivi gestiti dal Comune per un costo totale 130 mila euro più Iva, la sponsorizzazione della squadra di Calcio Hellas Verona per un costo di 700 mila euro nel 2010 e nel 2011). Bisognava arrivare all’acquisizione di Amia da parte di Agsm con un impegno finalizzato a risolvere i problemi di strategia e di organizzazione di Agsm. Al contrario non è cambiato nulla è l’acquisizione avviene lasciando insoluti i problemi di Agsm: sponsorizzazioni, situazione finanziaria e contenimento dei costi, rilievi dell’autorità per l’energia elettrica e il gas, la quale ha riscontrato violazioni della disciplina in materia di obblighi di separazione funzionale e contabile e in materia tariffaria, unificazione della controllata Agsm Trasmissione. Da parte di Amia si dovrebbe procedere all’acquisizione della controllata Serit che gestisce i medesimi servizi. Per migliorare la situazione finanziaria di Agsm occorre che il consiglio di amministrazione di AGSM prenda almeno le seguenti decisioni: - Il contenimento degli utili da distribuire per dedicare una parte di essi a migliorare il rapporto di indebitamento (esempio: diminuzione dell’esposizione finanziaria a breve) e la liquidità per finanziare il capitale circolante; - La cessazione della prassi consolidata di contribuire a finanziare il comune per attività e servizi che non rientrano nell’attività istituzionale di AGSM. Tali finanziamenti hanno due effetti negativi in quanto AGSM incontra difficoltà di liquidità per investire con mezzi propri nelle attività correnti: - L’aumento dell’esposizione finanziaria; - La crescita degli oneri finanziari; - Unificazione delle società del gruppo la cui disciplina giuridica non prevede la gestione separata in società; - Medesimo consiglio di amministrazione per tutte le società controllate con lo stesso compenso. Il fattore dell’autonomia e delle competenze nelle scelte aziendali dovrebbe essere acquisito dagli organi di Agsm altrimenti si continua a gestire male un’azienda che ha una forte e sensibile finalità sociale.

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