giovedì 3 maggio 2012

Perché votare Michele Bertucco?

Vi sono tanti motivi seri che inducono a non votare Flavio Tosi alle elezioni amministrative di Verona. Le motivazioni di tale scelta sono indicate in modo chiaro da Paolo Biondani, Paolo Fantauzzi e Gian Antonio Stella nei seguenti articoli:
Le colpe che vengono attribuite a Tosi sono la mancanza di trasparenza nella gestione delle attività amministrative del Comune, le amicizie  con  i rappresentanti della destra estrema e radicale  tutti candidati nella lista del Sindaco, le gare di appalto per le grandi opere (traforo delle Torricelle, il nuovo campo sportivo) dove figurano interessate società (Mazzi costruzioni, Technital)  controllate da società fiduciarie di cui non si conoscono i proprietari o gli investitori e le nomine nelle società controllate dal Comune effettuate rispettando il solo criterio della fedeltà e dell’appartenenza politica e non della conoscenza e delle competenze. In quest’ultimo caso viene preclusa ai cittadini veronesi in possesso dei requisiti di candidarsi nei consigli di amministrazione. Inoltre, occorre sottolineare che alcuni finanziatori della scorsa campagna elettorale  sono le medesime persone interessate agli appalti.  
L’aspetto più grave è rappresentato dal fatto che una città come Verona con i suoi cittadini rimane tagliata fuori dalle scelte politiche dell’Amministrazione Comunale in un momento di preoccupante crisi economica  caratterizzata da una bassa fiducia nelle istituzioni e nei partiti. La Giunta Tosi non si è nemmeno posto il problema di ricostruire il rapporto di fiducia tra le istituzioni, i partiti ed i cittadini veronesi  con comportamenti ispirati alla trasparenza ed alla partecipazione.
Questi sono i motivi principali per cui non bisogna votare Tosi.
Adesso bisogna porsi la conseguente domanda: Perché votare per Michele Bertucco, candidato Sindaco per il centro sinistra?
Il deputato Pd Gianni Dal Moro, sostenitore di Michele Bertucco, ha rilasciato la seguente dichiarazione: “La realtà di questi anni ci rimanda l'immagine di una città bloccata, isolata sul piano nazionale e internazionale sulle scelte strategiche economiche, vittima di un provincialismo che isola  le nostre aziende pubbliche principali a livello nazionale ed internazionale, malata di un "presenzialismo" soffocante.
Se guardiamo alle condizioni economiche delle principali società pubbliche durante la gestione del sindaco Tosi ci troviamo di fronte ad un passo indietro rispetto a quanto ereditato dalla precedente amministrazione e in alcuni casi siamo a rischio fallimento.
Nel progetto di Michele Bertucco c'e l'idea di  rilanciare il ruolo di Verona, nel nord del Paese, in Europa, proponendo la città come la capitale baricentrica di nuova città metropolitana, Verona, Vicenza, Trento, Brescia, Mantova, Rovigo un'area tra le più dinamiche d'Europa, che può competere con le grande aree di sviluppo europeo.
L' idea di città metropolitana non e' un sogno di lungo periodo, è un'idea che può provocare da subito importanti sinergie e ricadute per lo sviluppo di Verona sul piano economico, turistico e infrastrutturale.
Bertucco parte da una visione solidale e concreta della società e dell’economia contrapposta all'individualismo cinico e ad un pragmatismo senza valore. 
Con Michele Bertucco tornano al centro i problemi della città, dei cittadini e delle imprese  in una nuova dimensione europea e internazionale”.
Roberto Fasoli, consigliere regionale Pd, indica le qualità di Michele Bertucco: “è persona di sicura fede democratica, conosciuta e stimata a Verona, e non solo, per il suo pluriennale impegno sui temi del lavoro e dell’ambiente; è persona preparata che proviene da una lunga esperienza associativa nel sindacato e in Lega Ambiente; conosce molto bene i problemi della nostra città e ha dato prova, negli anni, e nel corso della campagna elettorale, di piena consapevolezza delle delicate questioni amministrative di Verona; ha attitudine al dialogo e all’ascolto, rispetta le persone e si rapporta agli altri in modo sorridente; si candida per favorire un processo di autentico rinnovamento della politica e della vita amministrativa impegnandosi, come lui stesso ha dichiarato, per costruire nuove e solide relazioni nel partito e nell’alleanza di centrosinistra; è consapevole della responsabilità che si è assunto rinunciando subito ad ogni altro importante incarico. Dimostrerà con i fatti di essere la persona in grado di rappresentare al meglio il nostro partito e la nostra città. Quindi votiamolo con grande convinzione e portiamo Tosi al ballottaggio per fargli capire, con i fatti, che lui è solo il sindaco, pro tempore, e non il padrone della città”.
"Michele Bertucco aveva convinto La Conferenza delle Donne Democratiche già durante il percorso verso le primarie, poiché aveva dimostrato una particolare attenzione verso le tematiche di genere”, afferma Stefania Bozzi Portavoce Conferenza Donne Democratiche Verona.
“Nel corso della campagna elettorale, conclude Stefania Bozzi, collaborando alla stesura del programma e conoscendo meglio la sua competenza sui temi della città, la profondità e l'apertura verso le persone, e i valori umani di Michele Bertucco, ci siamo convinte che egli meritava tutto il nostro supporto, come candidate e cittadine. Il suo progetto di città è vicino alle nostre corde, sensibili all'inclusione, alla solidarietà, al rispetto delle persone, alla promozione della cultura e dello sviluppo, nella sostenibilità e nella tutela del territorio. La speranza è che i veronesi e le veronesi sappiano cogliere l'opportunità di credere in una Verona migliore".
 “A vent'anni non ci si può accontentare, sarebbe troppo facile”, dichiara Miriam Romano segretaria dei giovani Pd di Verona. “Noi giovani dobbiamo essere i primi a scomodarci per esigere di meglio. Il voto a Michele Bertucco è un voto da giovani. Infatti, continua Miriam Romano, scegliere Bertucco come sindaco significa avere il coraggio di guardare avanti, vuol dire scalfire la parete di gomma che ci impedisce il cambiamento e ci costringe a rimanere immobili privandoci degli strumenti per farci sentire. Solo con una nuova amministrazione potremmo ricostruire quel filo diretto, reciso in questi cinque anni, che collega noi giovani ad una politica autentica, che ci permette di esprimerci e conquistare i nostri spazi e la nostra identità all'interno della città in cui viviamo. Solo con Bertucco sindaco, infine, Verona potrà tornare a concretizzare anche i nostri interessi andati perduti nel miscuglio indifferenziato di un'amministrazione piatta e sorda alle nostre esigenze”.
Io voto Michele Bertucco perché ha dimostrato di conoscere le problematiche di Verona e gli errori della gestione Tosi, ha una visione innovativa, crede nel coinvolgimento dei cittadini, è competente nelle materie di competenza del comune ed è molto sensibile  ai fattori della trasparenza e delle competenze. I cittadini veronesi farebbero bene a liberarsi di Tosi per contare di più ed esprimere liberamente i propri diritti di cittadinanza.

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