mercoledì 4 aprile 2012

Sergio Carollo, candidato Pd al consiglio comunale di Verona

Notizie: Sono nato a Roverbella (Mn), ho 58 anni, sono sposato con Carla, ho tre figli e vivo a San Massimo, ho lavorato in qualità di capotecnico presso una primaria società di telecomunicazioni, da qualche mese sono in mobilità. Attualmente Consigliere capogruppo del Partito Democratico in 3^ Circoscrizione e vicesegretario cittadino del  PD. Oltre all’impegno politico, sono attivo nel volontariato presso Lega Italiana Fibrosi Cistica Associazione Veneta, Comitato di Verona della quale sono anche Segretario. Mantengo rapporti costruttivi con la realtà scolastica dopo aver coperto per alcuni anni il ruolo di Presidente dell’Associazione Genitori dell’I.C. di S. Massimo; sono membro del Gruppo Alpini di S. Massimo e del Gruppo  AVIS cittadino. Oggi sono candidato Pd al consiglio comunale di Verona.
Quali sono le motivazioni che l’hanno spinta a candidarsi?
Le problematiche affrontate in questi anni sono state tante e tali che mi hanno permesso di  accumulare un’esperienza che è corretto e doveroso mettere a disposizione di tutti i veronesi.
In questi cinque anni, personalmente come Capogruppo o assieme agli altri validi Consiglieri del PD, ho presentato in Circoscrizione o in Comune più di un centinaio fra Ordini del Giorno, Interrogazioni, Richieste, Proposte, tutte in forma scritta in modo tale che restino documentate.
In questa  maniera le nostre iniziative sono sempre risultate da pungolo verso la maggioranza e non accantonabili.
Come giudica l’amministrazione uscente guidata da Tosi?
La definirei “latitante e superficiale” incapacità di affrontare in maniera concreta i veri problemi di Verona come la viabilità l’urbanistica i trasporti.
Quali sono i problemi che le stanno più a cuore e che intende risolvere?
Viabilità e traffico: completamento dell’intervento su Corso Milano con l’esecuzione della rotonda su Via Fava e prolungamento di Via Pitagora su Via Fava.
Collegamento fra Via Anselmi e Via Friuli.
Collegamento fra Via San Marco e la rotonda di Via Sogare.
Realizzazione di nuove piste ciclabili per raggiungere i vari quartieri, collegamento fra le esistenti e loro messe in sicurezza.
Anziani e politiche sociali: promuovere l’integrazione degli anziani e il territorio individuando strutture idonee in ogni quartiere. Sollecitare l’intervento di ristrutturazione del Teatro di B.go Nuovo, come realtà culturale per una vera integrazione utilizzabile per ogni fascia di età.
Salvaguardia e valorizzazione del territorio: recupero di forte Procolo come polmone verde per il quartiere Navigatori.
Valorizzazione e recupero per la cittadinanza di villa Pullè.
Monitoraggio e controllo della cava Speziala, perché rimanga un’area verde e il suo utilizzo sia finalizzato come spazio per la comunità e realizzazione delle necessarie rotatorie.
Politiche giovanili e promozione dello sport: recuperare spazi da mettere a disposizione dei giovani per le loro iniziative culturali e musicali.
Sicurezza: potenziare un controllo più attento e puntuale del territorio da parte della Polizia Municipale, lasciando alle forze dell’ordine il loro ruolo istituzionale.
Perché Verona nonostante gli eventi culturali che offre rimane una città provinciale?
Perché manca un raccordo con altre realtà sia a livello regionale che nazionale.
Così il singolo evento resta fine a se stesso con il pericolo di risultare magari un doppione rispetto ad altre iniziative.
Quali fattori occorre utilizzare per avviare la crescita di Verona e renderla rilevante a livello Europeo ed Internazionale?
Aprire seriamente un tavolo fra tutte le realtà culturali, imprenditoriali e della società civile per fare una squadra comune da presentare sia a livello nazionale che internazionale.
Perché il nostro territorio a tre realtà immense: il lago, la montagna e i teatri, che tutti ci invidiano.
Le capacità e le intelligenze possedute dai cittadini Veronesi sono state valorizzate dalla Giunta Tosi o sono state effettuate scelte che hanno privilegiato la fedeltà al potere e non i cittadini?
Assolutamente no, vi sono cariche che sono frutto esclusivamente di una appartenenza politica e nulla anno a che fare con capacità organizzative.
Quale equilibrio occorre realizzare per ampliare la partecipazione dei cittadini alla vita politica ed amministrativa del Comune?
La partecipazione inizia dalle Circoscrizioni perché rappresentano il primo anello di congiunzione fra il cittadino e l’amministrazione. Bisogna dunque valorizzarle con deleghe precise su urbanistica locale, cultura e sport.
Vuole lanciare un messaggio ai cittadini veronesi per le prossime elezioni amministrative?
La mia candidatura vuole essere un apporto di conoscenze ed esperienze per formare una squadra che assieme al candidato Sindaco Michele Bertucco potrà dare un vero cambiamento alla nostra città, che è vissuta in questi cinque anni solo di promesse per grandi opere, lontane però dalla realtà dei cittadini. Ho creato anche una sorta di slogan che penso mi rappresenti: “l’impegno e la coerenza fanno la differenza”.

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