lunedì 31 ottobre 2011

Inchiesta sul lavoro

Inchiesta sul lavoro. Perché non dobbiamo avere paura di una grande riforma del lavoro, Pietro Ichino, Mondadori, 2011
Da sindacalista della Cgil, poi da ricercatore, professore di diritto del lavoro, avvocato, editorialista del «Corriere della Sera», e per qualche tratto anche come politico in Parlamento, Pietro Ichino ha spesso sostenuto tesi scomode per l’establishment, di sinistra e di destra, contribuendo in modo incisivo all’evoluzione del sistema italiano delle relazioni industriali e raccogliendo tanto consensi ed entusiasmo quanto critiche e contestazioni. Per via delle sue proposte è stato accusato di eresia e addirittura di «intelligenza con il nemico», di essere cioè un portatore di idee liberiste infiltrato nel centrosinistra. Attraverso un’avvincente inchiesta, un vero e proprio interrogatorio senza esclusione di colpi, Ichino risponde a tutte le obiezioni e le accuse ricevute in questi ultimi anni, messe in bocca a un immaginario interlocutoreinquisitore, affrontando i temi fondamentali del lavoro in Italia. E grazie ad analisi precise ed esempi concreti mette a nudo i meccanismi segreti di un sistema drammaticamente ingessato, prigioniero dei propri tabù e delle proprie caste. Un paese in cui vige un regime di vero apartheid tra lavoratori protetti e non protetti, dove agli stabili regolari è riconosciuta una sorta di job property, mentre agli outsiders e ai new entrants, ben che vada, si offrono soltanto i posti di serie B, C e D, con un futuro pensionistico misero, destinato a maturare soltanto dopo i settant’anni. Un sistema chiuso da un tacito accordo protezionistico tra vecchia destra e vecchia sinistra, incapace di attrarre quegli investimenti stranieri che, invece, oggi costituiscono la sola opportunità per tornare a crescere.

2 commenti:

ivana genova ha detto...

Leggerò con curiosità l'inchiesta, anche se spero che il principio ispiratore sia quello dell'espansione dei diritti, perchè convinta che questo principio sia alla base di qualsiasi sviluppo economico e di benessere sociale. Il lavoro è un valore ed è per questo che sono contraria a qualsiasi forma di sfruttamento del "volontariato" (vedi assoc.ni, partiti, cooperative).

Antonino Leone ha detto...

Ivana il primo problema in Italia è il lavoro. Occorre intervenire per eliminare il lavoro precario erestituire il futuro ai giovani precari.