domenica 5 settembre 2010

Nomine a Verona

Oggi nei giornali locali sono stati pubblicati alcuni articoli che riguardano la gestione delle società partecipate dal Comune di Verona. Uno di questi riguarda Gianluigi Soardi che si è dimesso da Presidente dell’Atv in quanto indagato dalla Procura della Repubblica per rimborsi e spese di rappresentanza e l'altro riguarda Aldo Brancher, il quale ha riunito gli esponenti politici a lui vicini per accelerare sulle nomine nelle società partecipate dal Comune di Verona. Nonostante le ben note vicende giudiziarie di Aldo Brancher sembra che a Verona non si dia importanza a tali avvenimenti.
Le due notizie sono correlate in quanto la prima avrebbe dovuto far riflettere il centro destra, Aldo Brancher e le persone a lui vicine che la probità, la trasparenza e la competenza sono fattori essenziali per procedere alle nomine nelle società partecipate dal Comune di Verona nell’interesse dei cittadini. Al contrario gli avvenimenti per il centro destra sono indipendenti e prosegue nella lottizzazione del potere tra i partiti e le componenti dei partiti di maggioranza.
Abbiamo assistito quest’estate ad un dibattito politico prolungato, stucchevole e di basso profilo sulle nomine nelle società partecipate del Comune di Verona in quanto è stato caratterizzato dall’occupazione del potere ed in questo contesto nessuna voce si è alzata ad invocare le competenze professionali delle persone che andranno a ricoprire le cariche nei consigli di amministrazione.
I criteri seguiti nelle nomine sono la fedeltà, l’appartenenza, lo scambio di favori e altro.
Lo spoils system introdotto assegna al Sindaco il potere di nomina nelle società partecipate e, quindi, la responsabilità di scegliere persone capaci professionalmente. Il Sindaco Tosi nonostante i poteri che gli sono stati attribuiti dalla legge aspetta che i partiti del centro destra si mettano d’accordo e gli consegnino l’elenco dei designati senza alcuna valutazione nel merito delle candature.
Un altro problema non meno grave è rappresentato dal fatto che gli esponenti nominati dal centro destra ricoprono una pluralità di incarichi e spesso tutti retribuiti. Il cumulo delle cariche per il centro destra non rappresenta un problema etico. La regola che vale è quella della fedeltà ai potentati di turno al fine di fare carriera politica magari in molti casi retribuita.
- Giovanni Miozzi: Presidente della Provincia, Sindaco di Isola della Scala e consigliere di amministrazione della società Acque Veronesi;
- Fabio Venturi: vice-presidente della Giunta Provinciale e Presidente della 5^ Circoscrizione;
- Gianluigi Soardi: Sindaco del Comune di Sommacampagna e Presidente dimissionario di Atv;
- Loris Marini: vice-presidente della 6^ circoscrizione e amministratore unico di Agsm distribuzione Srl;
- Luca Zanotto: Presidente della 3^ circoscrizione e vice-presidente della società Auto-brennero.
- Simone Falco: sindaco di Nogara e consigliere della Provincia di Verona;
- Gualtiero Mazzi: sindaco di Sona e assessore provinciale.
Questi sono solo alcuni casi ma ve ne sono tanti altri.
E’ possibile che la Lega nonostante il vasto consenso ricevuto gestisce il potere attraverso il cumulo delle cariche?
Forse vi sono poche persone competenti oppure ci si affida alle persone più fedeli che eseguono gli ordini del Sindaco Tosi senza riflettere o discutere.
Da indiscrezioni giornalistiche si è appreso che i presidenti delle società partecipate dal Comune non verranno riconfermati. Qual’è il motivo?
Sono stati tutti capaci e, quindi, verranno promossi o hanno gestito male l’incarico che gli è stato conferito.
Nonostante che le nomine nei consigli di amministrazione siano scadute ed il caso Soardi si continua come prima senza alcun cambiamento.

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