L’Inps ha ridisegnato il processo dell’invalidità civile a partire dal 1° gennaio 2010 con circolare n. 131 del 28/12/2009. L’obiettivo dell’Istituto previdenziale è quello di contenere i tempi di liquidazione entro i 120 giorni e di rendere trasparente le fasi del processo di definizione delle richieste di invalidità civile.:
Per attuare questi obbiettivi l’Inps ha introdotto:
- Il fascicolo elettronico delle prestazioni, evitando cosi il trasferimento delle pratiche cartacee tra gli uffici con notevole perdita di tempo;
- Il monitoraggio delle fasi di lavorazione del processo;
- La trasparenza dei parametri di qualità e quantità delle prestazioni in oggetto cosi come avviene per le altre prestazioni pensionistiche. Questo punto poteva essere realizzato anche prima delle nuove disposizioni normative in quanto l’Istituto era nelle condizioni di poterlo fare avendo a disposizione i dati relativi alle richieste;
- La presentazione per via telematica delle richieste di invalidità civile.
Le commissioni di accertamento sanitario sono integrate da un medico del’Inps. Questo adempimento potrebbe causare dei ritardi nei tempi di definizioni delle domande di invalidità da lavoro nel caso in cui l’Istituto non provveda a reclutare altri medici.
E’ prevista la costituzione del Comitato tecnico con le Regioni e della Consulta nazionale, aperta a tutti i soggetti che si attivano nel processo, per poter monitorare l'avvio della riforma.
All'Inps spetterà l'accertamento definitivo dello stato invalidante e anche la presenza nei procedimenti giurisdizionali civili relativi a prestazioni sanitarie previdenziali ed assistenziali.
L’invalidità civile pesa notevolmente nel bilancio dell’Inps:
- 2006 = 13,5 miliardi con 2,2 milioni di beneficiari
- 2009 = 16 miliardi
- 2010 = 17 miliardi con 2,8 milioni di beneficiari.
Le ultime verifiche straordinarie dell’Inps sulle prestazioni di invalidità civile presentano i seguenti risultati:
- l’11% delle prestazioni non sono state confermate;
- il 10% di soggetti non si è presentato a visita e rischia la revoca della prestazione.
Il nuovo processo invalidità civile è sostenuto da una procedura informatica che consente trasparenza e tracciabilità, con una semplificazione delle fasi di lavorazione che permetteranno di ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e di erogazione delle provvidenze economiche.
La necessità di avviare il nuovo processo dell’invalidità civile dimostra ancora una volta che quando un processo di produzione di un servizio interessa più enti non è facile realizzare rapporti di collaborazione e di integrazione al fine di realizzare una offerta di servizi efficace ed efficiente. Per esempio il fascicolo elettronico delle prestazioni ed il monitoraggio del processo potevano essere realizzati prima senza aspettare una legge che imponga comportamenti e disegni un nuovo processo.
In questo caso il patrimonio di conoscenze e di nuove tecnologie dell’Inps aiuta molto a realizzare efficienza ed efficacia nel processo dell’invalidità civile.
Invalidità civile: tempi troppo lunghi
Per attuare questi obbiettivi l’Inps ha introdotto:
- Il fascicolo elettronico delle prestazioni, evitando cosi il trasferimento delle pratiche cartacee tra gli uffici con notevole perdita di tempo;
- Il monitoraggio delle fasi di lavorazione del processo;
- La trasparenza dei parametri di qualità e quantità delle prestazioni in oggetto cosi come avviene per le altre prestazioni pensionistiche. Questo punto poteva essere realizzato anche prima delle nuove disposizioni normative in quanto l’Istituto era nelle condizioni di poterlo fare avendo a disposizione i dati relativi alle richieste;
- La presentazione per via telematica delle richieste di invalidità civile.
Le commissioni di accertamento sanitario sono integrate da un medico del’Inps. Questo adempimento potrebbe causare dei ritardi nei tempi di definizioni delle domande di invalidità da lavoro nel caso in cui l’Istituto non provveda a reclutare altri medici.
E’ prevista la costituzione del Comitato tecnico con le Regioni e della Consulta nazionale, aperta a tutti i soggetti che si attivano nel processo, per poter monitorare l'avvio della riforma.
All'Inps spetterà l'accertamento definitivo dello stato invalidante e anche la presenza nei procedimenti giurisdizionali civili relativi a prestazioni sanitarie previdenziali ed assistenziali.
L’invalidità civile pesa notevolmente nel bilancio dell’Inps:
- 2006 = 13,5 miliardi con 2,2 milioni di beneficiari
- 2009 = 16 miliardi
- 2010 = 17 miliardi con 2,8 milioni di beneficiari.
Le ultime verifiche straordinarie dell’Inps sulle prestazioni di invalidità civile presentano i seguenti risultati:
- l’11% delle prestazioni non sono state confermate;
- il 10% di soggetti non si è presentato a visita e rischia la revoca della prestazione.
Il nuovo processo invalidità civile è sostenuto da una procedura informatica che consente trasparenza e tracciabilità, con una semplificazione delle fasi di lavorazione che permetteranno di ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e di erogazione delle provvidenze economiche.
La necessità di avviare il nuovo processo dell’invalidità civile dimostra ancora una volta che quando un processo di produzione di un servizio interessa più enti non è facile realizzare rapporti di collaborazione e di integrazione al fine di realizzare una offerta di servizi efficace ed efficiente. Per esempio il fascicolo elettronico delle prestazioni ed il monitoraggio del processo potevano essere realizzati prima senza aspettare una legge che imponga comportamenti e disegni un nuovo processo.
In questo caso il patrimonio di conoscenze e di nuove tecnologie dell’Inps aiuta molto a realizzare efficienza ed efficacia nel processo dell’invalidità civile.
Invalidità civile: tempi troppo lunghi
3 commenti:
se nelle commissioni ci fossero' dei medici competenti in materia sicuramente avrebbero evitato di lanciare le visite nel bel mezzo del periodo di incubazione dell'influenza invernale, creando un vero problema alle famiglie dei disabili.
Con riferimento alla frase: "Il nuovo processo invalidità civile è sostenuto da una procedura informatica che consente trasparenza e tracciabilità, con una semplificazione delle fasi di lavorazione che permetteranno di ridurre i tempi di riconoscimento dello stato invalidante e di erogazione delle provvidenze economiche.", si richiede come si deve procedere per pratiche già autorizzate dall'U.O. di Medicina legale della ASL RM C di Via Ignazio Silone, 100, ovvero, a titolo esemplificativo si riporta il seguente caso concreto: Trasmissione del verbale modello 72 A/SAN - RL1/06, in data 2 dic 2009, relativo all'accertamento dell'invalidità di minore di anni 18 con difficoltà persistenti a svolgere i compiti e le funzioni proprie della sua età (Art.1 L.289/90) e che dà diritto alla "indennità di frequenza". Dove si compila la domanda e si forniscono i documenti richiesti?
Le richieste di invalidità civile dal 1° gennaio 2010 devono presentate in via telematica presso la Sede Inps di competenza. I medici sono tenuti a trasmettere on line la certificazione di malattia che si collegherà automaticamente con la richiesta. Ritengo che si incontreranno delle difficoltà in quanto i medici che hanno richiesto il Pin per collegarsi con la procedura e trasmettere la certificazione di malattia sono pochi. Quindi consiglio agli interessati di presentare la richiesta cartacea con allegata la certificazione di malattia personalmente all'Inps e di farsi assistere da un Ente di Patronato. Il sistema introdotto rischia di creare molti problemi in quanto la maggior parte dei medici non hanno richiesto alcuna autorizzazione per trasmettere in via telematica la certificazione di malattia relativa ai soggetti che intendono richiedere la prestazione.
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