Si è svolto a Caprino Veronese un convegno del PD sul tema “Come Ripartire per essere un punto di riferimento della società e per costruire una nuova proposta di governo”. Il convegno è stato coordinato dall’on.le Giampaolo Fogliardi e sono intervenuti l'on.le Giorgio Merlo, l'on.le Enzo Carra, l'on.le Donata Gottardi e il consigliere regionale Franco Bonfante.
Il convegno è stato aperto da alcuni interventi da parte di esponenti del PD di Caprino, i quali hanno sottoposto alla attenzione dei relatori alcune riflessioni.
Il convegno è stato ricco di valutazioni e proposte operative al fine di realizzare un’alternativa al centro destra nei prossimi appuntamenti elettorali, comprese le amministrative del prossimo anno che si svolgeranno a Caprino Veronese.
Giorgio Merlo è stato il primo dei relatori ad intervenire sottolineando che le scelte del PD hanno determinato una semplificazione del sistema politico e che occorre costruire delle alleanze con le forze dell’opposizione. L’on.le Enzo Carra ha posto l’accento su alcuni problemi che non possono essere classificati di destra o di sinistra, quale la famiglia, e si è lamentato del fatto che i cattolici democratici del PD siano poco visibili su alcuni temi rilevanti per la società. L’on.le Donata Gottardi ha sottolineato le contraddizioni del centro destra in materia di sicurezza e la inosservanza dei diritti fondamentali della persona compiuta con le ultime norme in materia di immigrazione, riferendosi al reato di clandestinità. L’on.le Franco Bonfante ha indicato una strada operativa affinché il PD si radichi nel territorio e rappresenti nel Veneto una forza che approfondisce i problemi dei cittadini e li affronta con proposte alternative, serie ed efficaci nelle sedi istituzionali rispetto a quelle del centro destra ( piano regionale della sanità, riorganizzazione delle comunità montane, la razionalizzazione delle spese regionali).
Alla fine del convegno abbiamo posto delle domande all'on.le Giorgio Merlo.
On.le Merlo cosa pensa delle alleanze che il PD dovrà pur realizzare per essere un'alternativa al centro destra?
"Il quadro delle alleanze è un tema strategico per il futuro del Parito Democratico. Io credo che noi dobbiamo essere su questo versante molto seri e trasparenti. Il Partito Democratico ha avuto il coraggio di aprire una fase politica nuova a livello nazionale superando la vecchia unione e deve continuare su questa strada perché se noi pensassimo di riproporre quello che è fallito con il voto del 13 e 14 aprile rischieremmo di fare un salto all'indietro. Confido nella bontà, nella saggezza e nel coraggio di Walter Veltroni".
Oggi il sistema delle alleanze non è suffiente a garantire la maggioranza nel paese al Partito Democratico.
"Si difatti occorre fare una scelta. Credo che sotto questo aspetto occorre privilegiare il tema programmatico. Noi possiamo aprire un grande collegamentro con le forze centrali dello schieramento politico italiano".
Ritengo che il territorio ed i problemi delle persone rappresentano i contenuti di una strategia che può in prospettiva dare risposte in positivo in termini di consenso al PD. Occorre ascoltare i cittadini nelle periferie, vivere i loro problemi e trovare delle soluzioni operative. Un grande ruolo strategico può essere svolto dal partito periferico se viene dotato di capacità e di autonomia organizzativa e strategica.
Il convegno è stato aperto da alcuni interventi da parte di esponenti del PD di Caprino, i quali hanno sottoposto alla attenzione dei relatori alcune riflessioni.
Il convegno è stato ricco di valutazioni e proposte operative al fine di realizzare un’alternativa al centro destra nei prossimi appuntamenti elettorali, comprese le amministrative del prossimo anno che si svolgeranno a Caprino Veronese.
Giorgio Merlo è stato il primo dei relatori ad intervenire sottolineando che le scelte del PD hanno determinato una semplificazione del sistema politico e che occorre costruire delle alleanze con le forze dell’opposizione. L’on.le Enzo Carra ha posto l’accento su alcuni problemi che non possono essere classificati di destra o di sinistra, quale la famiglia, e si è lamentato del fatto che i cattolici democratici del PD siano poco visibili su alcuni temi rilevanti per la società. L’on.le Donata Gottardi ha sottolineato le contraddizioni del centro destra in materia di sicurezza e la inosservanza dei diritti fondamentali della persona compiuta con le ultime norme in materia di immigrazione, riferendosi al reato di clandestinità. L’on.le Franco Bonfante ha indicato una strada operativa affinché il PD si radichi nel territorio e rappresenti nel Veneto una forza che approfondisce i problemi dei cittadini e li affronta con proposte alternative, serie ed efficaci nelle sedi istituzionali rispetto a quelle del centro destra ( piano regionale della sanità, riorganizzazione delle comunità montane, la razionalizzazione delle spese regionali).
Alla fine del convegno abbiamo posto delle domande all'on.le Giorgio Merlo.
On.le Merlo cosa pensa delle alleanze che il PD dovrà pur realizzare per essere un'alternativa al centro destra?
"Il quadro delle alleanze è un tema strategico per il futuro del Parito Democratico. Io credo che noi dobbiamo essere su questo versante molto seri e trasparenti. Il Partito Democratico ha avuto il coraggio di aprire una fase politica nuova a livello nazionale superando la vecchia unione e deve continuare su questa strada perché se noi pensassimo di riproporre quello che è fallito con il voto del 13 e 14 aprile rischieremmo di fare un salto all'indietro. Confido nella bontà, nella saggezza e nel coraggio di Walter Veltroni".
Oggi il sistema delle alleanze non è suffiente a garantire la maggioranza nel paese al Partito Democratico.
"Si difatti occorre fare una scelta. Credo che sotto questo aspetto occorre privilegiare il tema programmatico. Noi possiamo aprire un grande collegamentro con le forze centrali dello schieramento politico italiano".
Ritengo che il territorio ed i problemi delle persone rappresentano i contenuti di una strategia che può in prospettiva dare risposte in positivo in termini di consenso al PD. Occorre ascoltare i cittadini nelle periferie, vivere i loro problemi e trovare delle soluzioni operative. Un grande ruolo strategico può essere svolto dal partito periferico se viene dotato di capacità e di autonomia organizzativa e strategica.
2 commenti:
Anche noi del PD di vicenza ci siamo riunito d'urgenza ieri sera, sul tema: NO DAL MOLIN contro l'allargamento della base nato a Vicenza o meglio !costruzione di una nuova base" mi farebbe un vostro commento al post anche x sentire il parere fuori vicenza. Buona giornata da Tiziano
Solo uniti (anche solo parzialmente), si "riparte".
Gia dopo le ultime elezioni nazionali (e regionali qui in Sicilia) avevo inviato da modesto cittadino, una “accorata” email (appresso riportata) ai due leader, del pd nazionale e della sinistra l’arcobaleno siciliana, chiedendo loro di rivedere la situazione.
Non mi pare, a mio avviso, che ci siano altre strade “oculate”.
L'email:
==Cortese Att. Rita Borsellino e Walter Veltroni - "così come "si può fare", si può anche rimediare"- giovedì 17 aprile 2008.
mi permetto da comune cittadino quale sono, di scrivere brevemente ad Entrambi, in quanto, abitando in Sicilia, sono preoccupato dell'esito elettorale che abbiamo avuto in questa regione e soprattutto delle conseguenze sociali che ne deriveranno.
In sostanza, anni di lotta alla mafia e alla mafiosità, con anche tante vite sacrificate, rischiano di essere adesso vanificati. E questa, consentitemi, è l'opinione di una persona che "conosce", purtroppo, gli "squali vestiti da prete" che sono andati al governo della Nazione e della Sicilia.
Però, permettetemi di aggiungere pure, che il PD e la Sinistra l’Arcobaleno, sostenendo da un lato un candidato in Sicilia che forse non era sentito vicino al popolo e dall'altro manifestando tra loro un’aggressiva divisione, hanno di fatto "regalato" la Sicilia agli "squali".
Tuttavia, così come "si può fare", si può anche rimediare fino a quando c'è vita, possibilità e speranza.
La mia modesta ricetta è: tornare indietro sui propri passi e che si rincontrino nuovamente il PD con quella parte di Sinistra non oltranzista.
Questo, forse, potrebbe significare ridare un nuovo riferimento non solo agli italiani, ma soprattutto a quella grande parte di popolo siciliano che non vuole “nuotare con gli squali vestiti da prete”==
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