sabato 6 maggio 2017

Trasparenza e velocità per l’inserimento dei disabili nelle PA

Diego Zardini si è reso promotore, insieme ad altri deputati, a partire dal 24 luglio 2013 di numerose interrogazioni, di una proposta di legge e di un ordine del giorno approvato dalla Commissione Lavoro della Camera dei Deputati e condivido dal Governo al fine di sbloccare le assunzioni delle categorie protette nelle pubbliche amministrazioni, di semplificare la normativa vigente e realizzare la trasparenza con la pubblicazione nei siti istituzionali del monitoraggio e delle quote di riserva riservate ai soggetti disabili. Il D. L. n. 101/2013 ha provveduto a sbloccare le assunzioni nelle pubbliche amministrazioni e ad introdurre il monitoraggio del processo di ricalcolo dei posti vacanti riservate alle categorie protette e delle relative assunzioni. Purtroppo il monitoraggio non è andato a buon fine per responsabilità delle pubbliche amministrazioni che non hanno comunicato i dati e le informazioni. Per superare le difficoltà descritte il Governo si è reso promotore della legge delega n. 124/2015 e del conseguente schema di D. Lgs. di modifica ed integrazione del Testo Unico del pubblico impiego. All’art. 10 dello schema vengono previsti i seguenti nuovi strumenti: - Consulta nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità; - Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità per le pubbliche amministrazioni con un numero di dipendenti superiori a 200 unità; - Potere sostitutivo da parte dei Centri per l’impiego nei confronti delle pubbliche amministrazioni inadempienti.
Per accelerare l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro pubblico Diego Zardini e Irene Tinagli hanno presentato delle osservazioni sull’art. 10 dello schema di D. Lgs..

Tali osservazioni prendono in considerazione i seguenti fattori: - Trasparenza, tale fattore è rilevante in quanto dispone la pubblicazione sui siti istituzionali dei dati e delle informazioni relative ai posti vacanti delle pubbliche amministrazioni riservate ai disabili con effetti positivi nei confronti degli enti di controllo e dei cittadini che potranno conoscere l’andamento delle assunzioni ed intervenire con contestazioni, solleciti e condivisione; - Velocità, si tratta di utilizzare le nuove tecnologie della comunicazione e delle informazioni per trasmettere i dati e le informazioni relative ai disabili alla Funzione Pubblica, responsabile del monitoraggio, ed agli altri enti, semplificando tutti quelli adempimenti cartacei che fanno perdere tempo e non risolvono il problema.
Grazie all’impegno tenace e determinato di Irene Tinagli in Commissione lavoro, alla disponibilità della relatrice Valentina Paris e degli altri membri della commissione ed all’ascolto ed alla sensibilità del sottosegretario Angelo Rughetti le osservazioni riformulate dalla stessa Tinagli sono state approvate all’unanimità.
Nel parere favorevole allo schema del D. Lgs. viene chiesto al Governo di valutare la possibilità di "prevedere un obbligo per le amministrazioni pubbliche di rendere tempestivamente disponibili nel proprio sito istituzionale le informazioni relative alla copertura della quota di riserva e ai posti vacanti riservati ai disabili, verificando altresì la possibilità di ridurre i tempi previsti per le comunicazioni di cui all’articolo 39-quater del decreto legislativo. n. 165 del 2001, inserito dallo schema in esame".
Sono molto felice, dichiara Irene Tinagli, che sia stato inserito nel parere la mia osservazione sulla necessità di prevedere una maggiore trasparenza nei processi di inserimento lavorativo delle persone disabili e l’impegno di ridurre i tempi delle comunicazioni”. Da parte sua Diego Zardini dichiara “di essere soddisfatto dell’approvazione dell’osservazione che permetterà un processo di reclutamento dei soggetti disabili nel mondo del lavoro pubblico meno farraginoso e più veloce”. “Dopo un impegno costante e continuo, conclude Diego Zardini, finalmente siamo arrivati ad una conclusione positiva per i soggetti disabili”.
Adesso occorre verificare che il Governo in sede di approvazione del Decreto Legislativo tenga conto dell'osservazione approvata dalla Commissione Lavoro della Camera.

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