martedì 30 maggio 2017

Diego Zardini e Orietta Salemi a sostegno dei disabili

L’impegno del Partito Democratico di Verona a tutela ed a sostegno dei soggetti disabili si estrinseca lungo tre linee di intervento: - Abbattimento delle barriere architettoniche; - Servizi alla persona; - Inserimento lavorativo ai sensi della legge 12 marzo 1999, n. 68. Diego Zardini e Orietta Salemi hanno presentato il programma del P.D. per il comune di Verona in tema di disabilità ed inserimento nel lavoro pubblico dei disabili.
Barriere architettoniche
“Serve un deciso passo avanti nell'abbattimento delle barriere architettoniche perché solo una città senza barriere è davvero una città di tutti, hanno sottolineato Salemi e Zardini. La nuova Amministrazione dovrà, ascoltando anche il parere delle associazioni, condividere un ordine di priorità, per avviare un programma di interventi che richiedono di individuare coperture adeguate per quelli prioritari. Il Comune può e deve inoltre svolgere un importante ruolo di promotore di azioni da parte di soggetti terzi, anche con possibili convenzioni pubblico-privato con gli esercizi commerciali, l’aumento dei mezzi del trasporto pubblico con accessibilità per tutti;l’istituzione di un tavolo di coordinamento per la promozione di un turismo accessibile, che potrebbe vedere coinvolta la stessa Agec, con alcune unità del suo patrimonio immobiliare. Altre azioni possono vedere il sostegno del Comune nel mettere a disposizione interpreti per gli impegni legati all'amministrazione e nel garantire la possibilità di accedere a spazi pubblici più grandi per incontri plenari o di tesseramento".
I servizi alla persona
Orietta Salemi ha incluso nel suo programma elettorale, nella parte dedicata a “Prendersi cura della persona”, le problematiche relative ai soggetti disabili, i quali hanno bisogno di attenzione con servizi socio-sanitari all'altezza dei problemi che tale categoria vive sulla propria pelle. “Una persona con disabilità deve ottenere prestazioni e servizi il più possibili personalizzati e flessibili, ha sottolineato Orietta Salemi. L’approccio della nostra Amministrazione da un lato, di promuovere l’integrazione e l’autonomia, rimuovendo tutti gli ostacoli purtroppo ancora presenti, dall'altro di supportare le famiglie rispetto al carico assistenziale che ne condiziona spesso in modo pesante la quotidianità. In questo senso intendiamo sostenere, in un sistema sempre più integrato con i servizi socio-sanitari territoriali e con il privato sociale, le capacità delle persone disabili con interventi, strutture e progetti specifici, sostenere e sollevare le famiglie e, più in generale, promuovere una nuova e più diffusa cultura della disabilità”.
Inserimento dei disabili nel mondo del lavoro pubblico
“Il Partito Democratico si è impegnato, ha dichiarato il deputato Diego Zardini, ad accelerare l’inserimento dei disabili nel mondo del lavoro pubblico. Prima con la deroga al blocco delle assunzioni (D. L. n. 101/ 2013) e dopo con l’introduzione di nuovi strumenti che facilitano e controllano la copertura dei posti vacanti riservati ai disabili (D. Lgs. sul pubblico impiego)”.
L’inserimento nel mondo del lavoro pubblico e privato delle categorie protette rappresenta un grande problema a causa delle lungaggini burocratiche, del non rispetto delle disposizioni di legge e della convinzione errata, proveniente da una sotto cultura di diffidenza, che vede nell’assunzione dei disabili un motivo di inefficienza. “Secondo l’Organizzazione internazionale per il lavoro, continua Zardini, il non impiego delle categorie protette produce una perdita di ricchezza valutabile tra l’1% e il 7% del PIL mondiale. L'ultima indagine condotta dall'Istat, confermata dall'ufficio per i diritti dei portatori di handicap delle Nazioni Unite, rileva che la disoccupazione tra i portatori di disabilità è tra il 50 e il 70 per cento nei paesi industrializzati e in Italia raggiunge una punta dell'80 per cento, nonostante la legislazione in vigore preveda percorsi specifici per l'inserimento nel mercato del lavoro”.
“In coerenza con quanto effettuato a livello nazionale, ha aggiunto Zardini, il PD veronese si impegna a dare attuazione alle disposizioni di legge per l’inserimento dei disabili nel comune. Personalmente ho contribuito con atti parlamentari a sensibilizzare il Governo al fine di velocizzare il processo di reclutamento dei disabili nelle pubbliche amministrazioni con interrogazioni, la prima nel 2013, una proposta di legge, un ordine del giorno approvato dalla commissione lavoro della Camera e condiviso dal Governo e le osservazioni al D. Lgs. sul pubblico impiego. La vittoria di Orietta Salemi alle elezioni amministrative garantisce la realizzazione del programma esposto a tutela e sostegno delle persone”.
Con il D. Lgs sul pubblico impiego approvato di recente il Governo ha preso in seria considerazione i contenuti espressi con gli atti parlamentari presentati ed ha migliorato il quadro normativo esistente con i seguenti istituti al fine di garantire le quote di riserva scoperte a favore dei disabili, disciplinate dalla legge 12 marzo 1999, n. 68, e portare a soluzione una problematica essenziale per i soggetti disabili:
- Istituzione Consulta Nazionale per l’integrazione in ambiente di lavoro delle persone con disabilità;
- Nomina del Responsabile dei processi di inserimento delle persone con disabilità;
- Un’efficace sistema di monitoraggio per controllare il processo di reclutamento dei disabili;
- Potere sostitutivo dei Centri per l’impiego, i quali avviano numericamente i lavoratori disabili attingendo alla graduatoria vigente in caso di mancata osservanza delle disposizioni o di mancato rispetto dei tempi concordati.
Nel quadro normativo che si è rappresentato il comune di Verona è tenuto a rispettare i seguenti obblighi ai sensi delle vigenti disposizioni di legge:
- Rideterminazione della pianta organica;
- Ridefinizione dei posti vacanti in pianta organica riservati ai disabili;
- Avvio del processo di reclutamento dei disabili;
- Nomina del responsabile del processo di inserimento dei disabili;
- Comunicazione dei dati e delle informazioni relative a tali obblighi al Dipartimento della funzione pubblica, al Ministero del lavoro e delle politiche sociali ed al Centro per l’impiego, comprensive dei tempi e modalità di copertura delle quote di riserva.

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