martedì 15 novembre 2011

Appello di Roberto Fasoli a sostegno di Michele Bertucco

In vista delle primarie per la carica di sindaco di Verona per la coalizione di centrosinistra, il PD ha scelto Michele Bertucco quale suo candidato unitario. Bertucco raccoglie un consenso vasto e trasversale nel partito e la sua candidatura è condivisa anche da altre forze della coalizione e da ampi settori dell’associazionismo cattolico e laico.
Michele Bertucco
- ha 48 anni e lavora presso un importante istituto bancario;
- è persona di sicura fede democratica, conosciuta e stimata a Verona, e non solo, per il suo pluriennale impegno sui temi del lavoro e dell’ambiente;
- è persona preparata che proviene da una lunga esperienza associativa nel sindacato e in Lega Ambiente;
- conosce molto bene i problemi della nostra città e ha dato prova, negli anni, di piena consapevolezza delle delicate questioni amministrative di Verona;
- ha attitudine al dialogo e all’ascolto e non porta su di sé i segni delle battaglie tra le vecchie e le nuove appartenenze interne al PD;
- si candida per favorire un processo di autentico rinnovamento impegnandosi, come lui stesso ha dichiarato, per costruire nuove e solide relazioni nel partito e nell’alleanza di centrosinistra;
- è consapevole della responsabilità che si assume rinunciando, per questa scelta, anche agli importanti incarichi cha attualmente ricopre.
Dimostrerà con i fatti di essere la persona in grado di rappresentare al meglio il nostro partito, valorizzando il pluralismo interno come ricchezza e non come fonte di divisione o di esclusione.
La candidatura di Michele è un fatto molto positivo che ci permette di tenere unito il partito e di dialogare non solo con la coalizione ma anche con tutti i cittadini veronesi. Ora ci aspettano le primarie che sono per noi un passaggio fondamentale. Gli altri candidati meritano rispetto e attenzione. Per parte nostra, però, dobbiamo valorizzare la storia personale di Michele Bertucco, espressione genuina dell’associazionismo veronese, che sa salvaguardare la propria autonomia ed essere, al tempo stesso, aperto al dialogo e al confronto costruttivo e schietto con i partiti e le istituzioni. Dovremo far comprendere bene a tutti le ragioni forti della nostra scelta, legata al progetto che intendiamo portare avanti. Noi pensiamo ad una Verona alternativa a quella della amministrazione di Tosi, che si è caratterizzata più per gli annunci ad effetto che per le realizzazioni concrete. Vogliamo un sindaco che si occupi della città a tempo pieno e non la usi per le proprie ambizioni personali, che abbia ben chiare in testa alcune priorità che per noi sono il lavoro, l’ambiente, la scuola e la cultura, la mobilità sostenibile, l’accoglienza e l’integrazione, un sistema di welfare che tuteli tutti e in particolare le persone più deboli.
Verona è una città bellissima e merita una amministrazione che sappia guardare al futuro. Dobbiamo essere in grado di riaccendere l’entusiasmo e di promuovere la più ampia partecipazione.
Michele Bertucco è il nostro candidato
.
Sosteniamolo con convinzione e impegno, non solo in occasione delle primarie del 4 dicembre prossimo, ma anche e soprattutto se sarà, come mi auguro, il candidato sindaco per tutto il centrosinistra nella competizione contro Tosi.
Roberto Fasoli
consigliere regionale Veneto
del Partito Democratico

1 commento:

Damiano ha detto...

Michele da sicurezza. Quella che ti da il pensare ad un gruppo che si sveglia ogni mattina con il pensiero del lavoro che ha lasciato il giorno prima, per continuarlo, per costruire, per unire e dar forza ad un progetto in cui la piccola forza di ognuno diventa la base del cambiamento.
Si cambia solo quando ci si muove, quando si studia e si lavora per un obiettivo comune. E lo si fa solo quando si ha la garanzia che qualcosa si sta costruendo.
Bertucco ha la faccia, per la vita e l’esperienza che ha vissuto, di chi, come un fedele contadino, cura la sua terra. Per questo mi sento sicuro, sicuro che le formiche si metteranno al lavoro, per costruire una nostra alternativa, per avere finalmente un progetto condiviso.