giovedì 13 maggio 2010

Intervista a Davide Zoggia su enti locali e nomine

Davide Zoggia è stato Presidente della Provincia di Venezia ed è responsabile Enti Locali del Partito Democratico
Ho intervistato Davide Zoggia al fine di avere un suo contributo sulle nomine negli enti locali, problema che interessa le comunità locali ed un nuovo modo di essere del PD nel territorio nell’interesse dei cittadini utenti che permetta un rapporto di fiducia tra i cittadini ed il partito.

Le autonomie locali con la gestione dei servizi pubblici locali e altre attività assumono notevole importanza per l’economia locale e per la qualità della vita dei cittadini utenti. Nello stesso tempo nominano le persone nei consigli di amministrazione delle società partecipate. Il PD territoriale che comportamenti deve assumere nella designazione delle persone nei consigli di amministrazione al fine di recuperare il rapporto di fiducia con i cittadini?
Sempre più il ruolo delle autonomie locali diventa fondamentale e determinante per quanto riguarda la gestione dei servizi pubblici e locali di conseguenza la vita dei cittadini utenti. Infatti in molte realtà locali (penso ad esempio al Comune di Torino) si sono create delle vere e proprie Agenzie che hanno il compito di monitorare il livello di soddisfazione dei cittadini in merito al servizio erogato. Questo tende a far si che il gestore migliori e implementi il servizio, sempre in un una ottica di trasparenza e professionalità, almeno così dovrebbe essere! Il comportamento da assumere nella designazione delle persone nei cda delle partecipate è molto semplice: i principi di competenza (comprovata), trasparenza (nei meccanismi di nomina), onestà. Come si vede, non ne faccio una questione di appartenenza politica. Infatti credo non vada demonizzato il fatto che un Sindaco, un Presidente di Provincia quando assume la guida di un Ente, possa pensare ad una sorta di spoil system per le aziende partecipate. L’importante è mantenere saldi i principi cui accennavo poco fa.

Al momento non esiste una legge che disciplina tali nomine ed i regolamenti comunali si presentano inadeguati con la conclusione di non entrare nel merito delle candidature. Il PD cosa dovrebbe fare affinché la lottizzazione del potere praticata venga superata?
Il PD potrebbe lavorare ad una sorta di codice di comportamento che dovrebbe essere applicato da tutti i nostri amministratori. Servono scelte che abbiano la stessa valenza da Milano a Potenza. Non si può continuare a dare l’idea che ognuno fa a modo suo. È vero che si viene eletti dal popolo, ma questo non autorizza a creare modelli diseguali di tutto il Paese, soprattutto in un tema così delicato come quello dei servizi.

La trasparenza e le competenze sono degli strumenti idonei per realizzare un rapporto di fiducia con gli iscritti al Partito e con gli elettori?
Si, se gli elettori e gli iscritti, comprendono che le modalità di nomina e di individuazione delle candidature sarà quella che ho indicato sopra e ne capiscono soprattutto i meccanismi che hanno portato a quella scelta, credo che contribuiremo a ricreare un clima di fiducia tra cittadini e politica.

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