lunedì 14 maggio 2018

Quali prospettive dall’Assemblea PD

Sembra che nel PD vi sia una chiara volontà di celebrare il congresso entro il mese di ottobre o al massimo entro il 2018. Io non sono d’accordo con questa impostazione in quanto è necessario rifondare il Partito Democratico (regole, schemi, metodi) e non bastano pochi mesi per cambiare un partito così complesso. Occorre tempo, almeno un anno. Occorre riflettere, valutare e creare le prospettive di un partito di centro sinistra. Dopo i risultati negativi del referendum e delle ultime elezioni politiche è necessario superare le posizioni di bottega e creare partito rinnovato nei metodi e nei contenuti. Altrimenti si corre il rischio di superare questa fase senza alcun contributo per il futuro dell’Italia e del Partito Democratico. Chi pensa di avere la maggioranza dei delegati all’assemblea nazionale di sabato e pensa di imporre, anche con metodo democratico, di effettuare il congresso nel giro di pochi mesi senza cambiare nulla e di non eleggere il segretario che porterà al congresso il PD sbaglia perché non pensa al futuro del Partito ma alla propria sopravvivenza.
Sabato è necessario realizzare l’unità del PD e realizzare le condizioni per un vero cambiamento. Il cambiamento può essere affidato a Martina, il quale ha dimostrato ampiamente di essere sensibile, responsabile ed al di sopra delle parti. In caso contrario andremo a sbattere il prossimo anno (elezioni europee) contro un pessimo risultato. Il PD nelle strutture periferiche non è grado supportare un congresso senza cambiamento. Si vuole fare solo una conta? Penso proprio di no.   

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