Vi sono tanti motivi seri che inducono
a non votare Flavio Tosi alle elezioni amministrative di Verona. Le motivazioni
di tale scelta sono indicate in modo chiaro da Paolo Biondani, Paolo Fantauzzi
e Gian Antonio Stella nei seguenti articoli:
Le colpe che vengono attribuite a Tosi sono la mancanza di trasparenza
nella gestione delle attività amministrative del Comune, le amicizie con i
rappresentanti della destra estrema e radicale
tutti candidati nella lista del Sindaco, le gare di appalto per le
grandi opere (traforo delle Torricelle, il nuovo campo sportivo) dove figurano
interessate società (Mazzi costruzioni, Technital) controllate da società fiduciarie di cui non
si conoscono i proprietari o gli investitori e le nomine nelle società
controllate dal Comune effettuate rispettando il solo criterio della fedeltà e
dell’appartenenza politica e non della conoscenza e delle competenze. In
quest’ultimo caso viene preclusa ai cittadini veronesi in possesso dei
requisiti di candidarsi nei consigli di amministrazione. Inoltre, occorre
sottolineare che alcuni finanziatori della scorsa campagna elettorale sono le medesime persone interessate agli
appalti.
L’aspetto più grave è
rappresentato dal fatto che una città come Verona con i suoi cittadini rimane
tagliata fuori dalle scelte politiche dell’Amministrazione Comunale in un
momento di preoccupante crisi economica caratterizzata da una bassa fiducia nelle
istituzioni e nei partiti. La
Giunta Tosi non si è nemmeno posto il problema di ricostruire
il rapporto di fiducia tra le istituzioni, i partiti ed i cittadini veronesi con comportamenti ispirati alla trasparenza ed
alla partecipazione.
Questi sono i motivi principali per cui non bisogna votare
Tosi.
Adesso bisogna porsi la
conseguente domanda: Perché votare per Michele Bertucco ,
candidato Sindaco per il centro sinistra?
Il deputato PdGianni
Dal Moro , sostenitore di Michele Bertucco , ha
rilasciato la seguente dichiarazione: “La realtà di questi anni ci rimanda
l'immagine di una città bloccata, isolata sul piano nazionale e internazionale
sulle scelte strategiche economiche, vittima di un provincialismo che isola le nostre aziende pubbliche principali a
livello nazionale ed internazionale, malata di un "presenzialismo"
soffocante.
Il deputato Pd
Se guardiamo alle condizioni economiche delle principali
società pubbliche durante la gestione del sindaco Tosi ci troviamo di fronte ad
un passo indietro rispetto a quanto ereditato dalla precedente amministrazione
e in alcuni casi siamo a rischio fallimento.
Nel progetto di Michele Bertucco c'e
l'idea di rilanciare il ruolo di Verona,
nel nord del Paese, in Europa, proponendo la città come la capitale
baricentrica di nuova città metropolitana, Verona, Vicenza, Trento, Brescia,
Mantova, Rovigo un'area tra le più dinamiche d'Europa, che può competere con le
grande aree di sviluppo europeo.
L' idea di città metropolitana non e' un sogno di lungo
periodo, è un'idea che può provocare da subito importanti sinergie e ricadute
per lo sviluppo di Verona sul piano economico, turistico e infrastrutturale.
Bertucco parte da una visione solidale e concreta della
società e dell’economia contrapposta all'individualismo cinico e ad un
pragmatismo senza valore.
Con Michele
Bertucco tornano al centro i problemi della città, dei
cittadini e delle imprese in una nuova
dimensione europea e internazionale”.
"Michele Bertucco aveva
convinto La Conferenza delle Donne Democratiche già durante il percorso verso
le primarie, poiché aveva dimostrato una particolare attenzione verso le
tematiche di genere”, afferma Stefania Bozzi
Portavoce Conferenza Donne Democratiche Verona.
“Nel corso della campagna
elettorale, conclude Stefania
Bozzi , collaborando alla stesura del programma e conoscendo
meglio la sua competenza sui temi della città, la profondità e l'apertura verso
le persone, e i valori umani di Michele Bertucco , ci siamo convinte che egli
meritava tutto il nostro supporto, come candidate e cittadine. Il suo progetto
di città è vicino alle nostre corde, sensibili all'inclusione, alla
solidarietà, al rispetto delle persone, alla promozione della cultura e dello
sviluppo, nella sostenibilità e nella tutela del territorio. La speranza è che
i veronesi e le veronesi sappiano cogliere l'opportunità di credere in una
Verona migliore".
“A vent'anni non ci si può accontentare,
sarebbe troppo facile”, dichiara Miriam Romano
segretaria dei giovani Pd di Verona. “Noi giovani dobbiamo essere i primi a
scomodarci per esigere di meglio. Il voto a Michele Bertucco è un
voto da giovani. Infatti, continua Miriam Romano , scegliere Bertucco come sindaco
significa avere il coraggio di guardare avanti, vuol dire scalfire la parete di
gomma che ci impedisce il cambiamento e ci costringe a rimanere immobili
privandoci degli strumenti per farci sentire. Solo con una nuova
amministrazione potremmo ricostruire quel filo diretto, reciso in questi cinque
anni, che collega noi giovani ad una politica autentica, che ci permette di
esprimerci e conquistare i nostri spazi e la nostra identità all'interno della
città in cui viviamo. Solo con Bertucco sindaco, infine, Verona potrà tornare a
concretizzare anche i nostri interessi andati perduti nel miscuglio
indifferenziato di un'amministrazione piatta e sorda alle nostre esigenze”.
Io voto Michele
Bertucco perché ha dimostrato di conoscere le problematiche
di Verona e gli errori della gestione Tosi, ha una visione innovativa, crede
nel coinvolgimento dei cittadini, è competente nelle materie di competenza del
comune ed è molto sensibile ai fattori
della trasparenza e delle competenze. I cittadini veronesi farebbero bene a
liberarsi di Tosi per contare di più ed esprimere liberamente i propri diritti
di cittadinanza.
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