Il FMI afferma che in Italia "l'incertezza politica" ha portato a "una rinnovata attenzione al nesso tra banche e debito sovrano". “Se dovessero riemergere preoccupazioni sul mercato sulla politica di bilancio, il rischio è quello di riaccendere il legame fra banche e debito sovrano. Lo ha sottolineato Tobias Adrian, direttore del dipartimento Mercati monetari e dei capitali del Fondo monetario internazionale.
Intanto in questi giorni tutte le istituzioni nazionali ed
internazionali (Banca d’Italia, Ufficio parlamentare bilancio, Corte dei Conti,
Commissione Europea, FMI , OCSE) hanno espresso un giudizio negativo sul DEF.
In Italia la crescita è prevista rallentare all'1,4% nel 2018 e all'1,1% nel 2019. Così il nuovo
'Economic Outlook' dell'Ocse, che rivede al ribasso le precedenti stime sul
Pil, dato al +1,5% quest'anno e al +1,3% il prossimo. Secondo l'organizzazione
parigina la crescita degli investimenti, sebbene ancora robusta, si andrebbe
attenuando mentre il rilancio dei consumi privati perderà vigore a causa di un
indebolimento della ripresa occupazionale e della perdita, a seguito del rialzo
dell'inflazione, del potere d'acquisto delle famiglie. "L'incertezza
politica potrebbe avere un impatto sullo sviluppo economico". La
crescita stimata per l'Italia nel 2018 (+1,4%) e nel 2019 (+1,1%) risulta tra
le più basse di tutta l'area Ocse insieme a quella del Giappone (1,2% per
entrambi gli anni).