Nuove polemiche riguardano AGSM e la proposta del Comune di Verona, firmata dal sindaco Flavio Tosi e dall’Assessore allo Sport Federico Sboarina, di una campagna pubblicitaria a favore dell’azienda per un costo totale 130mila euro più Iva.
La campagna pubblicitaria a favore di AGSM si svolgerà negli impianti sportivi gestiti dal comune e fino al 30 giugno 2010.
Le critiche alla proposta del Comune, espresse prima della decisione di AGSM di aderire alla proposta, sono le seguenti:
“- l'Azienda non dispone di un piano della comunicazione e il Comune non può deciderne la strategia comunicativa a un mese dalle elezioni, anche perché non ha alcuna competenza in materia;
- Le finalità proposte dal Comune (riduzione delle spese di gestione degli impianti sportivi) non hanno nulla a che vedere con le finalità aziendali;
- Tali risorse potrebbero venire più utilmente impiegate per la riduzione delle tariffe per le famiglie bisognose, il che avrebbe tra l'altro un ritorno d'immagine paragonabile se non superiore alla pubblicità”.
Critiche giuste che condivido, tranne la terza che non tiene presente la situazione finanziaria di AGSM che non è per nulla rosea e non consente di ridurre le tariffe.
Inoltre, occorre considerare che da diverso tempo parte delle entrate provenienti dal pagamento delle tariffe sono utilizzate dal Comune per attività e servizi che non rientrano negli scopi istituzionali di AGSM. In definitiva AGSM riscuote dagli utenti le tariffe per i servizi forniti e parte di queste entrate sono utilizzate dal Comune per finanziare altri centri di costo.
Successivamente al 2005 in poi le Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo hanno beneficiato di tali entrate per finanziare altri servizi ed altre attività.
L’indebitamento finanziario di AGSM è aumentato negli ultimi anni passando da 215,18 milioni di euro del 2006 a 243,48 milioni di euro nel 2007 e a 258,61 milioni di euro nel 2008. Per il 2009 si prevede un ulteriore aggravamento dell’indebitamento finanziario di AGSM.
Gli oneri finanziari sostenuti da AGSM sono aumentati negli ultimi anni passando da 5,90 milioni di euro del 2006 a 10,27 milioni di euro nel 2007 e a 12,53 milioni di euro nel 2008.
“- l'Azienda non dispone di un piano della comunicazione e il Comune non può deciderne la strategia comunicativa a un mese dalle elezioni, anche perché non ha alcuna competenza in materia;
- Le finalità proposte dal Comune (riduzione delle spese di gestione degli impianti sportivi) non hanno nulla a che vedere con le finalità aziendali;
- Tali risorse potrebbero venire più utilmente impiegate per la riduzione delle tariffe per le famiglie bisognose, il che avrebbe tra l'altro un ritorno d'immagine paragonabile se non superiore alla pubblicità”.
Critiche giuste che condivido, tranne la terza che non tiene presente la situazione finanziaria di AGSM che non è per nulla rosea e non consente di ridurre le tariffe.
Inoltre, occorre considerare che da diverso tempo parte delle entrate provenienti dal pagamento delle tariffe sono utilizzate dal Comune per attività e servizi che non rientrano negli scopi istituzionali di AGSM. In definitiva AGSM riscuote dagli utenti le tariffe per i servizi forniti e parte di queste entrate sono utilizzate dal Comune per finanziare altri centri di costo.
Successivamente al 2005 in poi le Amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo hanno beneficiato di tali entrate per finanziare altri servizi ed altre attività.
L’indebitamento finanziario di AGSM è aumentato negli ultimi anni passando da 215,18 milioni di euro del 2006 a 243,48 milioni di euro nel 2007 e a 258,61 milioni di euro nel 2008. Per il 2009 si prevede un ulteriore aggravamento dell’indebitamento finanziario di AGSM.
Gli oneri finanziari sostenuti da AGSM sono aumentati negli ultimi anni passando da 5,90 milioni di euro del 2006 a 10,27 milioni di euro nel 2007 e a 12,53 milioni di euro nel 2008.
Dai dati sull’indebitamento finanziario e sugli oneri finanziari sostenuti da AGSM si evince chiaramente che i due fattori sono peggiorati dal 2007 in poi, cioè dalla presidenza di Gian Paolo Sardos Albertini, in assenza di decisioni che avrebbero potuto mutare il trend negativo rilevato.
Dal bilancio del gruppo AGSM del 2008 si deduce che l’ammontare dell’indebitamento finanziario (258,61 milioni di euro) si avvicina sempre di più all’importo del patrimonio netto del gruppo rappresentato da 293,77 milioni di euro.
Per invertire la tendenza di espansione dell’indebitamento finanziario e dei relativi oneri finanziari occorre che il consiglio di amministrazione di AGSM prenda almeno le seguenti decisioni:
- Il contenimento degli utili da distribuire per dedicare una parte di essi a migliorare il rapporto di indebitamento (esempio: diminuzione dell’esposizione finanziaria a breve) e la liquidità per finanziare il capitale circolante;
- La cessazione della prassi consolidata di contribuire a finanziare il comune per attività e servizi che non rientrano nell’attività istituzionale di AGSM. Tali “finanziamenti” hanno due effetti negativi in quanto AGSM incontra difficoltà di liquidità per investire con mezzi propri nelle attività correnti: - L’aumento dell’esposizione finanziaria; - La crescita degli oneri finanziari;
- Unificazione delle società del gruppo la cui disciplina giuridica non prevede la gestione separata in società;
- Medesimo consiglio di amministrazione per tutte le società controllate con lo stesso compenso.
- Il contenimento degli utili da distribuire per dedicare una parte di essi a migliorare il rapporto di indebitamento (esempio: diminuzione dell’esposizione finanziaria a breve) e la liquidità per finanziare il capitale circolante;
- La cessazione della prassi consolidata di contribuire a finanziare il comune per attività e servizi che non rientrano nell’attività istituzionale di AGSM. Tali “finanziamenti” hanno due effetti negativi in quanto AGSM incontra difficoltà di liquidità per investire con mezzi propri nelle attività correnti: - L’aumento dell’esposizione finanziaria; - La crescita degli oneri finanziari;
- Unificazione delle società del gruppo la cui disciplina giuridica non prevede la gestione separata in società;
- Medesimo consiglio di amministrazione per tutte le società controllate con lo stesso compenso.
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