Una grande manifestazione partecipata, quella di piazza dei Signori a Verona, organizzata da tutti i partiti del centro sinistra per contestare il decreto salva-liste approvato dal governo per risolvere i casi del Lazio e della Lombardia.
Le donne presenti alla manifestazione hanno festeggiato in piazza l'8 marzo (festa delle donne) a difesa dei valori della Costituzione calpestati dal decreto.
Tanto popolo ed una grande unità a favore della democrazia e contro la deriva democratica che il governo Berlusconi asseconda con provvedimenti di parte e a difesa dei loro interessi personali.
Molti sono i problemi che in questa manifestazione vengono comunicati: dall’attacco all’art 18 dello Statuto dei Lavoratori con le nuove regole riguardanti l’arbitrato alle spese elettorali, utilizzate dal centro destra, superiori ai limiti imposti dalla legge.
Giandomenico Allegri, segretario provinciale del Partito Democratico, invita "a partecipare alla manifestazione di Roma per testimoniare che ai cittadini sta a cuore la democrazia e per contestare il decreto e le altre misure governative che calpestano i valori della Costituzione".
E’ intervenuto Giuseppe Bortolussi, candidato alla Presidenza del Veneto, il quale ha sottolineato che le affermazioni della Lega in periferia si scontrano con i provvedimenti presi dal Governo e dai ministri leghisti. Bortolussi ha lanciato lo slogan “meno lega, più legalità”.
“Con il decreto salva-PDL, ha affermato Matteo Avogaro dei giovani del Partito Democratico, il Governo ha scelto di compiere un atto di notevole gravità, per gli equilibri istituzionali del Paese e nei confronti della legalità Costituzionale. Si è scelto di modificare la legislazione elettorale alla vigilia delle elezioni, mettendo a rischio il corretto svolgimento delle consultazioni del 28-29 marzo. E’, questo, un sopruso, verso i cittadini che rispettano e devono rispettare le regole. E’ l’affermazione di un principio molto pericoloso, secondo cui la legge, per tutti si applica, ma per gli amici si può sempre fare un’”interpretazione autentica”. E’ soprattutto, un comportamento preoccupante del Governo Berlusconi che, per tutelare il partito di maggioranza relativa, ha scelto di mettere con le spalle al muro il Paese, l’Italia intera”. “Noi siamo qui, stasera, conclude Matteo Avogaro, per difendere ancora una volta le istituzioni e la Costituzione. Perché siamo convinti che si tratti di valori fondamentali, che non si possono sacrificare per un puro interesse elettorale".
Sono intervenuti Giorgio Gabanizza di Sinistra, Ecologia e Libertà, e Sonia Milan, capogruppo dell’Idv in consiglio provinciale, che ha ribadito “la presenza in consiglio provinciale e comunale di persone condannate per istigazione all’odio razziale”.
Franco Bonfante ha dichiarato che il centro destra ha fallito “nella sfida dell’economia e del lavoro ed ora anche nel rispetto delle regole che è l’essenza stessa della democrazia”. Bonfante ha sottolineato che “il futuro del paese e dei nostri figli richiede un grande cambiamento dalle prossime elezioni regionali”.
In più occasioni ho affermato che Berlusconi è senza limiti e gestisce lo Stato come se fosse casa sua e per tali motivi è pericoloso per il paese. Occorre effettuare alle prossime lezioni regionali una scelta per la costituzione e per i valori che essa rappresenta e contro il centro destra e la lega, la quale predica in periferia ed assume comportamenti contrastanti con i suoi ministri in sede di approvazione dei provvedimenti governativi.
Molti sono i problemi che in questa manifestazione vengono comunicati: dall’attacco all’art 18 dello Statuto dei Lavoratori con le nuove regole riguardanti l’arbitrato alle spese elettorali, utilizzate dal centro destra, superiori ai limiti imposti dalla legge.
Giandomenico Allegri, segretario provinciale del Partito Democratico, invita "a partecipare alla manifestazione di Roma per testimoniare che ai cittadini sta a cuore la democrazia e per contestare il decreto e le altre misure governative che calpestano i valori della Costituzione".
E’ intervenuto Giuseppe Bortolussi, candidato alla Presidenza del Veneto, il quale ha sottolineato che le affermazioni della Lega in periferia si scontrano con i provvedimenti presi dal Governo e dai ministri leghisti. Bortolussi ha lanciato lo slogan “meno lega, più legalità”.
“Con il decreto salva-PDL, ha affermato Matteo Avogaro dei giovani del Partito Democratico, il Governo ha scelto di compiere un atto di notevole gravità, per gli equilibri istituzionali del Paese e nei confronti della legalità Costituzionale. Si è scelto di modificare la legislazione elettorale alla vigilia delle elezioni, mettendo a rischio il corretto svolgimento delle consultazioni del 28-29 marzo. E’, questo, un sopruso, verso i cittadini che rispettano e devono rispettare le regole. E’ l’affermazione di un principio molto pericoloso, secondo cui la legge, per tutti si applica, ma per gli amici si può sempre fare un’”interpretazione autentica”. E’ soprattutto, un comportamento preoccupante del Governo Berlusconi che, per tutelare il partito di maggioranza relativa, ha scelto di mettere con le spalle al muro il Paese, l’Italia intera”. “Noi siamo qui, stasera, conclude Matteo Avogaro, per difendere ancora una volta le istituzioni e la Costituzione. Perché siamo convinti che si tratti di valori fondamentali, che non si possono sacrificare per un puro interesse elettorale".
Sono intervenuti Giorgio Gabanizza di Sinistra, Ecologia e Libertà, e Sonia Milan, capogruppo dell’Idv in consiglio provinciale, che ha ribadito “la presenza in consiglio provinciale e comunale di persone condannate per istigazione all’odio razziale”.
Franco Bonfante ha dichiarato che il centro destra ha fallito “nella sfida dell’economia e del lavoro ed ora anche nel rispetto delle regole che è l’essenza stessa della democrazia”. Bonfante ha sottolineato che “il futuro del paese e dei nostri figli richiede un grande cambiamento dalle prossime elezioni regionali”.
In più occasioni ho affermato che Berlusconi è senza limiti e gestisce lo Stato come se fosse casa sua e per tali motivi è pericoloso per il paese. Occorre effettuare alle prossime lezioni regionali una scelta per la costituzione e per i valori che essa rappresenta e contro il centro destra e la lega, la quale predica in periferia ed assume comportamenti contrastanti con i suoi ministri in sede di approvazione dei provvedimenti governativi.
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