in materia di lavoro, di pubbliche amministrazioni e servizi pubblici locali
In occasione della partecipazione di Pietro Ichino e Federico Testa al convegno di Verona del 1° marzo su “Il cambiamento delle politiche del lavoro, delle PA e dei servizi pubblici locali nella Regione Veneto” ho ritenuto essenziale approfondire gli argomenti al fine di predisporre una proposta per la Regione Veneto nelle materie sopra specificate. La regione Veneto nella prossima legislatura deve assumere un ruolo di programmazione, di sostegno e di coordinamento per guidare le amministrazioni locali alla realizzazione del cambiamento nei servizi ai cittadini, ai lavoratori, alle imprese ed all’economia.
La grave crisi economica e sociale che l’Italia vive ci insegna che tali interventi sono necessari per sostenere l’economia veneta, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per sopportare le piccole e micro imprese venete e sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti ed autonomi della Regione Veneto.
Politica del Lavoro.
In materia di lavoro condivido le proposte di Boeri e Ichino e ritengo necessario e urgente riorganizzare e potenziare la politica attiva del lavoro della Regione Veneto che al momento è insoddisfacente poiché sono stati trascurati i servizi di rioccupazione, di riqualificazione professionale e di sostegno alle imprese ed ai lavoratori in difficoltà attraverso la flexsecurity.
Pertanto occorre:
- Introdurre un sistema di valutazione indipendente per tali servizi;
- Realizzare attraverso la rete la trasparenza dell’offerta di informazione ai lavoratori, dell’assistenza, della formazione professionale e del sostegno alle imprese ed ai lavoratori;
- Sperimentare modelli di flexsecurity, già collaudati nei paesi nord-europei, nel senso indicato da Boeri ed Ichino, al fine di rafforzare la sicurezza dei lavoratori attraverso la riallocazione nelle imprese in crescita e la flessibilità delle imprese nel caso in cui si trovino coinvolte nei processi di aggiustamento industriale;
- Correlare l’offerta di lavoro con la domanda ed attivare servizi di rioccupazione in settori e servizi la cui domanda al momento risulta sommersa e l’offerta potrebbe rilevarsi ampia.
Amministrazioni territoriali.
La qualità della vita dei cittadini e la competitività delle piccole e micro imprese del Veneto può essere elevata se i servizi offerti dalle PA in regime di monopolio vengono gestiti in modo efficiente ed efficace utilizzando gli strumenti e le metodologie proposte da Pietro Ichino per le regioni (debiti delle PA verso le imprese, costi della burocrazia).
A tale scopo è necessario introdurre alcuni istituti e strumenti:
1) Autorità indipendente regionale costituita da membri indipendenti e autonomi dai dirigenti, dal potere politico, dalla Giunta regionale e dal Consiglio Regionale che:
- Garantisca la trasparenza totale attraverso la rete degli obiettivi e dei risultati dalle strutture;
- Controlli e valuti gli obiettivi assegnati ed i risultati conseguiti dalle strutture pubbliche;
- Sostenga la introduzione della misurazione del lavoro e delle tecniche di management per valutare la produttività e l’efficienza di ciascuna struttura;
- Controlli affinché la valutazione dei dipendenti venga effettuata dal management in modo serio e responsabile;
- Promuova ogni anno un confronto pubblico tra la valutazione dell’Autorità e le valutazioni dei cittadini attraverso le associazioni dei consumatori, i ricercatori e gli studiosi.
2) Merito, premi e disincentivi. Le strutture pubbliche che conseguono gli obiettivi dei piani devono essere premiate con incentivi. Al contrario le strutture che non rispettano i piani non hanno diritto al salario accessorio. Ai dirigenti che risultano incapaci di conseguire gli obiettivi prestabiliti per la struttura deve essere revocato l’incarico. Inoltre deve essere facilitata la mobilità tra gli enti.
3) Benchmarking. Tale tecnica va utilizzata da tutte le strutture particolarmente da quelle che hanno bisogno di migliorare la performance ed allinearsi agli obiettivi del piano. La comparazione deve essere effettuata tra strutture omogenee ed è finalizzata ad applicare le best practice nella struttura che la effettua.
Servizi pubblici locali.
Un primo problema da affrontare è quello di riconsiderare lo spoils system, il quale in Italia deve essere utilizzato per attrarre nel settore pubblico talenti e manager di successo puntando sulla trasparenza, rigore e merito cosi come avviene in Gran Bretagna. Utilizzare lo spoils system per occupare posizioni di potere porta a nominare persone incompetenti ed a conseguire risultati di gestione diversificati ed inadeguati rispetto alla domanda dei cittadini clienti.
La proposta di Federico Testa di prevedere l’istituzione di Autorità indipendenti di regolazione per superare i conflitti fra ruolo di indirizzo politico, ruolo regolatorio e ruolo gestionale è condivisibile. Si ritiene necessario, cosi come prospetta Testa, disegnare un ruolo delle Regioni per sostenere ed assistere le Amministrazioni locali nella predisposizione dei bandi di gara e nella valutazione delle offerte. Si registra una frammentarietà nei risultati e nelle tariffe delle aziende che gestiscono i servizi pubblici locali ed un utilizzo dei profitti da parte degli enti per finalità diverse da quelle dei settori da cui provengono con conseguenti rischi per gli investimenti e per il livello delle tariffe. Occorre anche in questo caso rendere trasparenti le scelte, gli obiettivi ed i risultati conseguiti dalle aziende pubbliche ed organizzare momenti di confronto tra gli Amministratori ed i cittadini.
Franco Bonfante
Il documento è stato realizzato sulla base degli studi e delle proposte fatte sugli argomenti trattati da:
- Tito Boeri e Pietro Ichino, Linee di una politica regionale del lavoro;
- Pietro Ichino, Trasparenza, valutazione indipendente e benchmarking per ridare prestigio ed efficienza all’amministrazione regionale e alle amministrazioni locali;
- Federico Testa, Servizi Pubblici Locali;
- Franco Bonfante, Proposta di legge regionale “Misure a favore dei lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati in difficoltà a seguito della crisi economica. modifiche alla legge regionale 13 agosto 2004, n 19 “interventi di ingegneria finanziaria per il sostegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese”;
- Antonino Leone e Mita Marra, Frantumi da ricomporre, Libri Este, 2009.
La grave crisi economica e sociale che l’Italia vive ci insegna che tali interventi sono necessari per sostenere l’economia veneta, per migliorare la qualità della vita dei cittadini, per sopportare le piccole e micro imprese venete e sostenere il reddito dei lavoratori dipendenti ed autonomi della Regione Veneto.
Politica del Lavoro.
In materia di lavoro condivido le proposte di Boeri e Ichino e ritengo necessario e urgente riorganizzare e potenziare la politica attiva del lavoro della Regione Veneto che al momento è insoddisfacente poiché sono stati trascurati i servizi di rioccupazione, di riqualificazione professionale e di sostegno alle imprese ed ai lavoratori in difficoltà attraverso la flexsecurity.
Pertanto occorre:
- Introdurre un sistema di valutazione indipendente per tali servizi;
- Realizzare attraverso la rete la trasparenza dell’offerta di informazione ai lavoratori, dell’assistenza, della formazione professionale e del sostegno alle imprese ed ai lavoratori;
- Sperimentare modelli di flexsecurity, già collaudati nei paesi nord-europei, nel senso indicato da Boeri ed Ichino, al fine di rafforzare la sicurezza dei lavoratori attraverso la riallocazione nelle imprese in crescita e la flessibilità delle imprese nel caso in cui si trovino coinvolte nei processi di aggiustamento industriale;
- Correlare l’offerta di lavoro con la domanda ed attivare servizi di rioccupazione in settori e servizi la cui domanda al momento risulta sommersa e l’offerta potrebbe rilevarsi ampia.
Amministrazioni territoriali.
La qualità della vita dei cittadini e la competitività delle piccole e micro imprese del Veneto può essere elevata se i servizi offerti dalle PA in regime di monopolio vengono gestiti in modo efficiente ed efficace utilizzando gli strumenti e le metodologie proposte da Pietro Ichino per le regioni (debiti delle PA verso le imprese, costi della burocrazia).
A tale scopo è necessario introdurre alcuni istituti e strumenti:
1) Autorità indipendente regionale costituita da membri indipendenti e autonomi dai dirigenti, dal potere politico, dalla Giunta regionale e dal Consiglio Regionale che:
- Garantisca la trasparenza totale attraverso la rete degli obiettivi e dei risultati dalle strutture;
- Controlli e valuti gli obiettivi assegnati ed i risultati conseguiti dalle strutture pubbliche;
- Sostenga la introduzione della misurazione del lavoro e delle tecniche di management per valutare la produttività e l’efficienza di ciascuna struttura;
- Controlli affinché la valutazione dei dipendenti venga effettuata dal management in modo serio e responsabile;
- Promuova ogni anno un confronto pubblico tra la valutazione dell’Autorità e le valutazioni dei cittadini attraverso le associazioni dei consumatori, i ricercatori e gli studiosi.
2) Merito, premi e disincentivi. Le strutture pubbliche che conseguono gli obiettivi dei piani devono essere premiate con incentivi. Al contrario le strutture che non rispettano i piani non hanno diritto al salario accessorio. Ai dirigenti che risultano incapaci di conseguire gli obiettivi prestabiliti per la struttura deve essere revocato l’incarico. Inoltre deve essere facilitata la mobilità tra gli enti.
3) Benchmarking. Tale tecnica va utilizzata da tutte le strutture particolarmente da quelle che hanno bisogno di migliorare la performance ed allinearsi agli obiettivi del piano. La comparazione deve essere effettuata tra strutture omogenee ed è finalizzata ad applicare le best practice nella struttura che la effettua.
Servizi pubblici locali.
Un primo problema da affrontare è quello di riconsiderare lo spoils system, il quale in Italia deve essere utilizzato per attrarre nel settore pubblico talenti e manager di successo puntando sulla trasparenza, rigore e merito cosi come avviene in Gran Bretagna. Utilizzare lo spoils system per occupare posizioni di potere porta a nominare persone incompetenti ed a conseguire risultati di gestione diversificati ed inadeguati rispetto alla domanda dei cittadini clienti.
La proposta di Federico Testa di prevedere l’istituzione di Autorità indipendenti di regolazione per superare i conflitti fra ruolo di indirizzo politico, ruolo regolatorio e ruolo gestionale è condivisibile. Si ritiene necessario, cosi come prospetta Testa, disegnare un ruolo delle Regioni per sostenere ed assistere le Amministrazioni locali nella predisposizione dei bandi di gara e nella valutazione delle offerte. Si registra una frammentarietà nei risultati e nelle tariffe delle aziende che gestiscono i servizi pubblici locali ed un utilizzo dei profitti da parte degli enti per finalità diverse da quelle dei settori da cui provengono con conseguenti rischi per gli investimenti e per il livello delle tariffe. Occorre anche in questo caso rendere trasparenti le scelte, gli obiettivi ed i risultati conseguiti dalle aziende pubbliche ed organizzare momenti di confronto tra gli Amministratori ed i cittadini.
Franco Bonfante
Il documento è stato realizzato sulla base degli studi e delle proposte fatte sugli argomenti trattati da:
- Tito Boeri e Pietro Ichino, Linee di una politica regionale del lavoro;
- Pietro Ichino, Trasparenza, valutazione indipendente e benchmarking per ridare prestigio ed efficienza all’amministrazione regionale e alle amministrazioni locali;
- Federico Testa, Servizi Pubblici Locali;
- Franco Bonfante, Proposta di legge regionale “Misure a favore dei lavoratori dipendenti, autonomi e parasubordinati in difficoltà a seguito della crisi economica. modifiche alla legge regionale 13 agosto 2004, n 19 “interventi di ingegneria finanziaria per il sostegno e lo sviluppo delle piccole e medie imprese”;
- Antonino Leone e Mita Marra, Frantumi da ricomporre, Libri Este, 2009.
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