L’Istituto Alberghiero Angelo Berti che si trova a Chievo (VR) è presente a Soave con una sede associate da circa 8 anni a Soave. La sede di Soave ha iniziato ad operare con 54 studenti ed oggi conta 378 studenti. L’ambiente favorevole e la vocazione territoriale influiscono positivamente sullo sviluppo dell’Istituto. Da 8 anni persiste un grande problema non ancora risolto nonostante gli impegni dei vari enti: l’Istituto di Soave non ha una sede e gli studenti sono frazionati e divisi in alloggi vari con conseguenze negative sul piano didattico ed organizzativo.
Questa situazione che si è protratta nel tempo ha indotto il consigliere regionale Franco Bonfante ha presentare una nuova interrogazione il 1° dicembre 2009 alla Giunta Regionale ed all’assessore competente. Si fa presente che Bonfante aveva già presentato una prima interrogazione n. 662 in data 10 dicembre 2008.
“Dopo le ripetute promesse fatte dall’assessore regionale all’edilizia scolastica, dopo i 25 milioni di euro messi a bilancio dalla Regione per gli istituti superiori del Veneto e dopo l’apertura di un apposito tavolo di discussione, per il nuovo istituto alberghiero di Soave siamo ancora all’anno zero e a finanziamenti zero. Perché?” A chiederlo con un’interrogazione rivolta alla Giunta Galan è il consigliere regionale del Partito Democratico, Franco Bonfante.
L’esponente veronese ricorda di aver “già chiesto nel dicembre 2008 un intervento urgente per realizzare una nuova struttura in grado di ospitare l’istituto alberghiero e dotata di aule, laboratori e palestra, mentre attualmente la scuola è polverizzata in diversi edifici e Comuni. Inoltre, in sede di Finanziaria 2009 avevo ritirato un mio specifico emendamento dopo la dichiarazione in aula dell’assessore regionale all’edilizia pubblica che poneva l’istituto alberghiero di Soave fra gli interventi prioritari”.
“Eppure nell’elenco dei finanziamenti - denuncia ancora Bonfante - non risulta esserci l’alberghiero di Soave. Un istituto, questo, che vede aumentare ogni anno il numero delle iscrizioni anche per merito della qualità dell’insegnamento, nonostante la totale inadeguatezza delle strutture”.
“E come se non bastasse - aggiunge il consigliere democratico - la Giunta nel marzo scorso aveva comunicato, in risposta alla mia interrogazione di un anno fa, di aver attivato un apposito tavolo di discussione con Regione, Provincia, Comune di Soave, Ulss 20 e Ater di Verona con l’ipotesi di ricorso alle risorse approvate con la Finanziaria 2009”.
“Perché non sono stati erogati i finanziamenti promessi? Qual è lo stato della procedura per arrivare in tempi ragionevolmente rapidi all’approvazione del progetto e al conseguente avvio dei lavori di realizzazione della nuova sede? Il tavolo di discussione - chiede infine Bonfante - ha deciso qualcosa oppure no in merito al crono programma e alla ripartizione dei costi fra gli enti interessati?”.
Alla interrogazione di Franco Bonfante non seguiti risposte e fatti concreti.
Intanto è stato costituito un Comitato di genitori che organizzato una assemblea pubblica sabato 6 febbraio presso il Palazzetto dello Sport di Soave alle ore 20,30 con in programma l’esame della situazione ed una manifestazione pubblica per 21 febbraio.
Il Comitato genitori di Soave, presieduto da Sabina Castegna, ha costituito un gruppo in Facebook per sensibilizzare l’opinione pubblica su tale problematica.
“I nostri figli, dichiara Attilio Bertuzzo, ogni giorno devono spostarsi in stabili diversi: scuole medie, aule parrocchiali, e cambiando ulteriormente paese, aule presso un altro istituto, che gentilmente li ospita. Una soluzione a questo problema potrebbe esserci, ma ne il comune ne la Provincia e quanto meno la Regione e ASL20 intendono risolvere, o meglio si accusano l'un l'altro rimbalzandosi la patata bollente”.
Questa situazione che si è protratta nel tempo ha indotto il consigliere regionale Franco Bonfante ha presentare una nuova interrogazione il 1° dicembre 2009 alla Giunta Regionale ed all’assessore competente. Si fa presente che Bonfante aveva già presentato una prima interrogazione n. 662 in data 10 dicembre 2008.
“Dopo le ripetute promesse fatte dall’assessore regionale all’edilizia scolastica, dopo i 25 milioni di euro messi a bilancio dalla Regione per gli istituti superiori del Veneto e dopo l’apertura di un apposito tavolo di discussione, per il nuovo istituto alberghiero di Soave siamo ancora all’anno zero e a finanziamenti zero. Perché?” A chiederlo con un’interrogazione rivolta alla Giunta Galan è il consigliere regionale del Partito Democratico, Franco Bonfante.
L’esponente veronese ricorda di aver “già chiesto nel dicembre 2008 un intervento urgente per realizzare una nuova struttura in grado di ospitare l’istituto alberghiero e dotata di aule, laboratori e palestra, mentre attualmente la scuola è polverizzata in diversi edifici e Comuni. Inoltre, in sede di Finanziaria 2009 avevo ritirato un mio specifico emendamento dopo la dichiarazione in aula dell’assessore regionale all’edilizia pubblica che poneva l’istituto alberghiero di Soave fra gli interventi prioritari”.
“Eppure nell’elenco dei finanziamenti - denuncia ancora Bonfante - non risulta esserci l’alberghiero di Soave. Un istituto, questo, che vede aumentare ogni anno il numero delle iscrizioni anche per merito della qualità dell’insegnamento, nonostante la totale inadeguatezza delle strutture”.
“E come se non bastasse - aggiunge il consigliere democratico - la Giunta nel marzo scorso aveva comunicato, in risposta alla mia interrogazione di un anno fa, di aver attivato un apposito tavolo di discussione con Regione, Provincia, Comune di Soave, Ulss 20 e Ater di Verona con l’ipotesi di ricorso alle risorse approvate con la Finanziaria 2009”.
“Perché non sono stati erogati i finanziamenti promessi? Qual è lo stato della procedura per arrivare in tempi ragionevolmente rapidi all’approvazione del progetto e al conseguente avvio dei lavori di realizzazione della nuova sede? Il tavolo di discussione - chiede infine Bonfante - ha deciso qualcosa oppure no in merito al crono programma e alla ripartizione dei costi fra gli enti interessati?”.
Alla interrogazione di Franco Bonfante non seguiti risposte e fatti concreti.
Intanto è stato costituito un Comitato di genitori che organizzato una assemblea pubblica sabato 6 febbraio presso il Palazzetto dello Sport di Soave alle ore 20,30 con in programma l’esame della situazione ed una manifestazione pubblica per 21 febbraio.
Il Comitato genitori di Soave, presieduto da Sabina Castegna, ha costituito un gruppo in Facebook per sensibilizzare l’opinione pubblica su tale problematica.
“I nostri figli, dichiara Attilio Bertuzzo, ogni giorno devono spostarsi in stabili diversi: scuole medie, aule parrocchiali, e cambiando ulteriormente paese, aule presso un altro istituto, che gentilmente li ospita. Una soluzione a questo problema potrebbe esserci, ma ne il comune ne la Provincia e quanto meno la Regione e ASL20 intendono risolvere, o meglio si accusano l'un l'altro rimbalzandosi la patata bollente”.
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