Provvedimento ad personam per il presidente di AGSM Gian Paolo Sardos Albertini
L’ordine degli avvocati vieta ai propri iscritti, tra cui il Presidente di AGSM, di assumere cariche gestionali in aziende e, quindi, da due anni e mezzo Sardos Albertini è incompatibile con la iscrizione all’ordine professionale degli avvocati di Trieste.
La maggioranza di centro destra del comune di Verona per superare tale ostacolo ed in vista del rinnovo delle nomine nelle aziende partecipate propone alcune modifiche dello statuto di AGSM per salvaguardare la posizione di Sardos Albertini.
Ieri la proposta di deliberazione relativa alle modifiche dello statuto di AGSM è stata discussa nella 7^ commissione ed è stata approvata con i voti della sola maggioranza.
Le proposte di modifica riguardano i poteri del Presidente di AGSM che sono state circoscritte alle sole funzioni di rappresentanza legale ed istituzionale dell’Ente.
“Avevamo ragione noi, dichiara Giancarlo Montagnoli. La discussione in commissione consiliare della delibera che azzoppa il Presidente di AGSM è proprio ad personam. Anzi, doppiamente. Una prima volta perché vale solo per lui e per nessun altro Presidente che continuerà ad esercitare i poteri straordinari e ad avere un budget a disposizione. Una seconda perché tende a mettere al riparo lo stesso Presidente dal aut aut a cui l'ha sottoposto l'Ordine degli avvocati di Trieste a cui è iscritto: o avvocato o Presidente senza incarichi gestionali”.
“Abbiamo sfidato l'Amministrazione, conclude Montagnoli consigliere comunale del PD, a fare analogo provvedimento anche per AMIA, AMT e AGEC: hanno assicurato che lo faranno. Scommettiamo che non se ne farà niente perché nessuno ha interesse a crearsi problemi con Alleanza nazionale (AMT), con la Lega (AMIA) o con Forza Italia (AGEC)”.
Prima della riunione della 7^ commissione Giancarlo Montagnoli aveva citato su Facebook Giovanni Giolitti a proposito dell’abito su misura.
La delibera approvata dalla Commissione prevede di poter ricorrere a figure professionali di legali, qualificate per dirigere la società.
Ritengo che la delibera di modifica dello Statuto non nasce dalle esigenze gestionali di AGSM ma esclusivamente dalla necessità di superare lo stato di incompatibilità del presidente e che la possibilità di ricorrere a figure professionali per dirigere l’azienda è pericolosa in quanto crea le condizioni per moltiplicare gli incarichi esterni ed introduce in AGSM un tipo di gestione frammentaria e circoscritta a singoli fatti gestionali. I contenuti della delibera non affrontano i problemi relativi alla governance di AGSM e delle altre aziende controllate ma si limitano a risolvere un problema di carattere personale.
La Governance dell’aziende controllate dal Comune e, quindi, di AGSM va affrontata nella prospettiva di un miglioramento dei servizi attraverso una valutazione seria e responsabile dei seguenti temi:
- Introduzione della figura dell’Amministratore Delegato;
- Redistribuzione delle funzioni e delle responsabilità tra il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato;
- Riconsiderazione del ruolo e delle funzioni del Direttore Generale, il quale ricopre delle responsabilità previste per una azienda municipalizzata e non per una società per azioni;
- La revisione dei compensi in rapporto alle responsabilità, compresi quelli del presidente di AGSM;
- La creazione di un quadro coerente e chiaro di riattribuzioni delle responsabilità tra gli organi.
Purtroppo la maggioranza di Tosi nel comune di Verona si preoccupa soltanto di mantenere gli accordi di potere in vista delle regionali e del rinnovo delle nomine.
Una cosa accomuna Berlusconi e Tosi: i provvedimenti ad personam.
L’ordine degli avvocati vieta ai propri iscritti, tra cui il Presidente di AGSM, di assumere cariche gestionali in aziende e, quindi, da due anni e mezzo Sardos Albertini è incompatibile con la iscrizione all’ordine professionale degli avvocati di Trieste.
La maggioranza di centro destra del comune di Verona per superare tale ostacolo ed in vista del rinnovo delle nomine nelle aziende partecipate propone alcune modifiche dello statuto di AGSM per salvaguardare la posizione di Sardos Albertini.
Ieri la proposta di deliberazione relativa alle modifiche dello statuto di AGSM è stata discussa nella 7^ commissione ed è stata approvata con i voti della sola maggioranza.
Le proposte di modifica riguardano i poteri del Presidente di AGSM che sono state circoscritte alle sole funzioni di rappresentanza legale ed istituzionale dell’Ente.
“Avevamo ragione noi, dichiara Giancarlo Montagnoli. La discussione in commissione consiliare della delibera che azzoppa il Presidente di AGSM è proprio ad personam. Anzi, doppiamente. Una prima volta perché vale solo per lui e per nessun altro Presidente che continuerà ad esercitare i poteri straordinari e ad avere un budget a disposizione. Una seconda perché tende a mettere al riparo lo stesso Presidente dal aut aut a cui l'ha sottoposto l'Ordine degli avvocati di Trieste a cui è iscritto: o avvocato o Presidente senza incarichi gestionali”.
“Abbiamo sfidato l'Amministrazione, conclude Montagnoli consigliere comunale del PD, a fare analogo provvedimento anche per AMIA, AMT e AGEC: hanno assicurato che lo faranno. Scommettiamo che non se ne farà niente perché nessuno ha interesse a crearsi problemi con Alleanza nazionale (AMT), con la Lega (AMIA) o con Forza Italia (AGEC)”.
Prima della riunione della 7^ commissione Giancarlo Montagnoli aveva citato su Facebook Giovanni Giolitti a proposito dell’abito su misura.
La delibera approvata dalla Commissione prevede di poter ricorrere a figure professionali di legali, qualificate per dirigere la società.
Ritengo che la delibera di modifica dello Statuto non nasce dalle esigenze gestionali di AGSM ma esclusivamente dalla necessità di superare lo stato di incompatibilità del presidente e che la possibilità di ricorrere a figure professionali per dirigere l’azienda è pericolosa in quanto crea le condizioni per moltiplicare gli incarichi esterni ed introduce in AGSM un tipo di gestione frammentaria e circoscritta a singoli fatti gestionali. I contenuti della delibera non affrontano i problemi relativi alla governance di AGSM e delle altre aziende controllate ma si limitano a risolvere un problema di carattere personale.
La Governance dell’aziende controllate dal Comune e, quindi, di AGSM va affrontata nella prospettiva di un miglioramento dei servizi attraverso una valutazione seria e responsabile dei seguenti temi:
- Introduzione della figura dell’Amministratore Delegato;
- Redistribuzione delle funzioni e delle responsabilità tra il Presidente, il Consiglio di Amministrazione e l’Amministratore Delegato;
- Riconsiderazione del ruolo e delle funzioni del Direttore Generale, il quale ricopre delle responsabilità previste per una azienda municipalizzata e non per una società per azioni;
- La revisione dei compensi in rapporto alle responsabilità, compresi quelli del presidente di AGSM;
- La creazione di un quadro coerente e chiaro di riattribuzioni delle responsabilità tra gli organi.
Purtroppo la maggioranza di Tosi nel comune di Verona si preoccupa soltanto di mantenere gli accordi di potere in vista delle regionali e del rinnovo delle nomine.
Una cosa accomuna Berlusconi e Tosi: i provvedimenti ad personam.
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