Il comitato genitori di Soave ha confermato la manifestazione del 21 febbraio che si svolgerà a Soave. La manifestazione è stata confermata in quanto le conclusioni dell’assemblea del 6 febbraio, alla quale hanno partecipato il sindaco, Lino Gambaretto, l’assessore alla sanità, Sandro Sandri, l’assessore provinciale all’istruzione e all’edilizia scolastica, Marco Luciani, ed il consigliere regionale, Franco Bonfante, non hanno soddisfatto le aspettative dei genitori e degli studenti dell’Istituto Professionale di Soave.
Occorre esaminare l'Istituto Alberghiero di Soave secondo i tempi di risoluzione dei problemi:
- Breve termine. L’assessore provinciale ha confermato che le aule disponibili presso la scuola media per l’Alberghiero sono sette per le classi più una per i servizi vari. Luciani ha sottolineato la necessità di bloccare le iscrizioni alle prime classi per adeguare le iscrizioni alle aule disponibili. Il numero chiuso sostenuto da Luciani è stato contestato dagli interventi di genitori e studenti per i seguenti motivi:
- Gli studenti che intendono dopo le medie iscriversi all’Alberghiero potranno farlo altrove per esempio Lonigo o Montagnana;
- La crescita dell’Istituto Alberghiero viene soffocata per adeguare le nuove iscrizioni alle aule disponibili;
Dagli interventi dei genitori (Sabina Castegna, Ottorina Danese ed altri) si evince chiaramente che il numero chiuso ribadito da Marco Luciani viene responsabilmente contestato.
L’assessore provinciale non si pone il problema di soddisfare l’offerta dell’Alberghiero alla domanda degli studenti attraverso una seria programmazione di interventi finalizzati alla risoluzione del problema.
- Medio termine. L’assessore alla sanità Sandro Sandri ha sottolineato la disponibilità della Regione di concedere in comodato al Comune di Soave il fabbricato dell’ex ospedale. Questa proposta è l’unico fatto concreto. Il comune venendo in possesso del fabbricato potrà stipulare una convenzione con la Provincia al fine di utilizzare il fabbricato per l’Istituto Alberghiero. Non si comprende il giro di questi rapporti quando il fabbricato dell’ex ospedale può essere concesso in uso gratuito direttamente alla Provincia.
Per rendere utilizzabile il fabbricato dell’ex ospedale da parte dell’Istituto Alberghiero è necessario intervenire con una seria e completa ristrutturazione poiché i locali sono fatiscenti. Sul finanziamento della ristrutturazione la Regione e la Provincia non hanno assunto impegni.
- Lungo termine. Il consigliere regionale, Franco Bonfante, dopo aver illustrato i suoi interventi a livello regionale a favore dell’Istituto Alberghiero di Soave (interrogazioni ed emendamenti presentati negli ultimi anni) ha proposto di fare dell’Alberghiero di Soave un Istituto di eccellenza attraverso una seria programmazione dell’edilizia scolastica da parte della Provincia. L’assessore provinciale, Marco Luciani, non ha accettato la sfida e non ha preso tempo per valutare l’importanza strategica di tale proposta. Una seria programmazione dell’Amministrazione Provinciale che consideri la proposta Bonfante significherebbe per Soave una riqualificazione del territorio e la realizzazione di un polo di attrazione per l’est veronese in un settore molto importante per la provincia di Verona.
Di fronte a tali problematiche l’unica strada che rimane è quella di continuare la lotta con obiettivi chiari e di vigilare sulle poche promesse fatte in assemblea.
In definitiva si è rimasti fermi sulle posizioni assunte dall’assessore provinciale, Marco Luciani, di fronte alla interrogazione presentata dal consigliere Vincenzo D’Arienzo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, che accusava la provincia e la regione di aver fatto poco o nulla rispetto ai problemi dell’Istituto Alberghiero di Soave.
Sabina Castegna, presidente del Comitato genitori di Soave, invita i cittadini e gli studenti affinché partecipino tutti alla manifestazione del 21 febbraio che si terrà a Soave perché è importante controllare e vigilare affinché i problemi dell’Istituto Alberghiero vengano affrontati seriamente dalla Regione e dalla Provincia”.
Il corteo della manifestazione di Soave partirà alle ore 10,00 dalla scuola media di Soave.
Non condivido l'ottimismo del Sindaco di Soave, Lino Gambaretto, che dichiara inutile la manifestazione del 21 febbraio in quanto i problemi dell'Istituto sono ancora irrisolti in particolare il numero chiuso delle iscrizioni e l'avvio del prossimo anno scolastico.
- Breve termine. L’assessore provinciale ha confermato che le aule disponibili presso la scuola media per l’Alberghiero sono sette per le classi più una per i servizi vari. Luciani ha sottolineato la necessità di bloccare le iscrizioni alle prime classi per adeguare le iscrizioni alle aule disponibili. Il numero chiuso sostenuto da Luciani è stato contestato dagli interventi di genitori e studenti per i seguenti motivi:
- Gli studenti che intendono dopo le medie iscriversi all’Alberghiero potranno farlo altrove per esempio Lonigo o Montagnana;
- La crescita dell’Istituto Alberghiero viene soffocata per adeguare le nuove iscrizioni alle aule disponibili;
Dagli interventi dei genitori (Sabina Castegna, Ottorina Danese ed altri) si evince chiaramente che il numero chiuso ribadito da Marco Luciani viene responsabilmente contestato.
L’assessore provinciale non si pone il problema di soddisfare l’offerta dell’Alberghiero alla domanda degli studenti attraverso una seria programmazione di interventi finalizzati alla risoluzione del problema.
- Medio termine. L’assessore alla sanità Sandro Sandri ha sottolineato la disponibilità della Regione di concedere in comodato al Comune di Soave il fabbricato dell’ex ospedale. Questa proposta è l’unico fatto concreto. Il comune venendo in possesso del fabbricato potrà stipulare una convenzione con la Provincia al fine di utilizzare il fabbricato per l’Istituto Alberghiero. Non si comprende il giro di questi rapporti quando il fabbricato dell’ex ospedale può essere concesso in uso gratuito direttamente alla Provincia.
Per rendere utilizzabile il fabbricato dell’ex ospedale da parte dell’Istituto Alberghiero è necessario intervenire con una seria e completa ristrutturazione poiché i locali sono fatiscenti. Sul finanziamento della ristrutturazione la Regione e la Provincia non hanno assunto impegni.
- Lungo termine. Il consigliere regionale, Franco Bonfante, dopo aver illustrato i suoi interventi a livello regionale a favore dell’Istituto Alberghiero di Soave (interrogazioni ed emendamenti presentati negli ultimi anni) ha proposto di fare dell’Alberghiero di Soave un Istituto di eccellenza attraverso una seria programmazione dell’edilizia scolastica da parte della Provincia. L’assessore provinciale, Marco Luciani, non ha accettato la sfida e non ha preso tempo per valutare l’importanza strategica di tale proposta. Una seria programmazione dell’Amministrazione Provinciale che consideri la proposta Bonfante significherebbe per Soave una riqualificazione del territorio e la realizzazione di un polo di attrazione per l’est veronese in un settore molto importante per la provincia di Verona.
Di fronte a tali problematiche l’unica strada che rimane è quella di continuare la lotta con obiettivi chiari e di vigilare sulle poche promesse fatte in assemblea.
In definitiva si è rimasti fermi sulle posizioni assunte dall’assessore provinciale, Marco Luciani, di fronte alla interrogazione presentata dal consigliere Vincenzo D’Arienzo, capogruppo del Partito Democratico in Consiglio provinciale, che accusava la provincia e la regione di aver fatto poco o nulla rispetto ai problemi dell’Istituto Alberghiero di Soave.
Sabina Castegna, presidente del Comitato genitori di Soave, invita i cittadini e gli studenti affinché partecipino tutti alla manifestazione del 21 febbraio che si terrà a Soave perché è importante controllare e vigilare affinché i problemi dell’Istituto Alberghiero vengano affrontati seriamente dalla Regione e dalla Provincia”.
Il corteo della manifestazione di Soave partirà alle ore 10,00 dalla scuola media di Soave.
Non condivido l'ottimismo del Sindaco di Soave, Lino Gambaretto, che dichiara inutile la manifestazione del 21 febbraio in quanto i problemi dell'Istituto sono ancora irrisolti in particolare il numero chiuso delle iscrizioni e l'avvio del prossimo anno scolastico.
1 commento:
Si vuole distruggere la scuola pubblica partendo dalla ministra Gelmini e adottando in provincia di Verona a Soave il numero chiuso: ma senza incentivare innovvazione, scuola, cultura e ricerca questo povero paese già in crisi è destinato ad un inesorabile declino.
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